Acqua frizzante e salute: miti, realtà e benefici
Stuzzica il palato, ma anche la curiosità: l’acqua frizzante continua a essere oggetto di tanti dubbi sulla salute. Gonfia? Fa digerire? Va bene se si è a dieta? Fa dimagrire? Ecco quali sono davvero fondati e quali no.

In questo articolo
- Meglio acqua naturale o acqua frizzante?
- In gravidanza si può bere?
- L'acqua frizzante gonfia la pancia?
- L'acqua frizzante fa digerire?
- Può dare acidità, bruciore di stomaco o reflusso?
- L'acqua frizzante fa dimagrire?
- Si può bere se si è a dieta?
- Fa male ai denti?
- Fa venire i calcoli renali?
- Chi ha il diabete può bere acqua frizzante?
- Chi ha la pressione alta può bere acqua frizzante?
- C’è una relazione tra acqua frizzante e tumori?
Diciamolo subito: l’acqua con le bolle, che sia effervescente naturale o addizionata di anidride carbonica (CO2), non fa male alla salute. Bere acqua frizzante può dare soltanto sintomi fastidiosi ad alcune persone (eruttazione, sensazione di gonfiore, fastidio allo stomaco, bruciore e reflusso), ma non a tutti, non sempre.
Circolano però da sempre molti falsi miti sull’acqua frizzante e non sempre in chiave negativa: anzi, a volte le vengono attribuite proprietà che tanto ci piacerebbe avesse, come ad esempio, quella di favorire il metabolismo degli zuccheri e la perdita di peso.
In questo speciale proviamo a dare una risposta ai dubbi più comuni: l’acqua frizzante gonfia la pancia? Fa digerire? A dieta, va bene? Fa dimagrire? Si può bere in gravidanza? Ma partiamo dalla prima: meglio acqua naturale o acqua frizzante?
Torna all'inizioMeglio acqua naturale o acqua frizzante?
Se sia meglio l’una o l’altra è solo una questione di gusto, perché dal punto di vista della salute, non c’è alcun problema. Le acque effervescenti naturali e quelle gassate contengono anidride carbonica, una sostanza innocua per l’organismo, presente alla sorgente nelle prime e addizionata artificialmente nelle seconde. L’aggiunta di anidride carbonica non costituisce alcun rischio per l’organismo, semmai un piccolo vantaggio, in quanto la presenza di CO2 in bottiglia migliora la conservabilità del prodotto.
In quanto a capacità idratante, invece, non c’è alcuna differenza tra i due tipi di acqua. L’effetto più dissetante delle acque frizzanti è solo un inganno del palato. L’effervescenza e il sapore leggermente acido dell’acqua con le bolle – più interessante di quella dell’acqua liscia, almeno per alcuni di noi - possono però facilitare l’assunzione di acqua da parte di chi fatica a idratarsi a sufficienza.
C’è anche un potenziale vantaggio in più: l’acqua gassata può aiutarci a ridurre l’introito calorico se prende il posto delle bevande zuccherate gassate
Torna all'inizioIn gravidanza si può bere?
Sì, si può bere l’acqua frizzante in gravidanza. A questo riguardo, infatti, non ci sono controindicazioni al consumo di acqua frizzante né per le donne incinta, né per le donne che allattano. Le linee guida nutrizionali in gravidanza e allattamento delle società scientifiche italiane di ambito ginecologico non evidenziano rischi.
Torna all'inizioL'acqua frizzante gonfia la pancia?
No, non gonfia la pancia o lo stomaco, non davvero. Le acque effervescenti e frizzanti contengono anidride carbonica: è proprio questo gas a dare forma alle bolle che la bevanda libera fin dall’apertura della bottiglia. La liberazione dell’anidride carbonica avviene anche nello stomaco, causando eruttazione, distensione gastrica e sensazione di gonfiore. La distensione dello stomaco può dare un senso di pienezza, per alcuni poco piacevole, per altri per nulla fastidioso. Anzi, questa sensazione potrebbe accompagnarsi a un seppur fugace senso di sazietà, in quanto la distensione dello stomaco è uno dei segnali usati dal cervello per regolare l’appetito e l’assunzione di cibo. Questo effetto è fisiologico e non dà problemi a lungo termine: passa nel giro di poco. Di certo non è la causa di un ventre prominente, dovuto più probabilmente a una dieta poco equilibrata, che porta all’accumulo di grasso a livello addominale e alla scarsa attività fisica.
Torna all'inizioL'acqua frizzante fa digerire?
Bere acqua gasata durante il pasto non aiuta la digestione più di quanto aiuti bere acqua naturale. Nella giusta quantità l’acqua facilita il lavoro dello stomaco. Spesso si pensa erroneamente che l’eruttazione provocata dall’acqua velocizzi la digestione: in realtà si tratta solo della fuoriuscita rumorosa dallo stomaco di anidride carbonica e aria. Più studi mostrano che l’aggiunta di anidride carbonica a una bevanda non ha effetti rilevanti sul tempo necessario allo stomaco per svuotarsi. Un piccolo studio su alcune volontarie suggerisce che il consumo di acqua minerale frizzante può aiutare a ridurre i sintomi di cattiva digestione più dell’acqua liscia, ma prima di generalizzare qualunque consiglio servirebbero studi di dimensioni più ampie che confermino questi risultati.
Torna all'inizioPuò dare acidità, bruciore di stomaco o reflusso?
La reazione ai cibi che ingeriamo è sempre molto personale. Lo stesso vale per l’acqua gassata e le bevande frizzanti in generale: in alcune persone possono provocare sintomi gastrici fastidiosi, come senso di acidità e di gonfiore, bruciore e reflusso acido. Ma questo non vale per tutti.
Bere acqua frizzante o bevande gassate è spesso sconsigliato a chi soffre di reflusso gastroesofageo. L’anidride carbonica può stimolare la produzione di acido da parte dello stomaco e causando l’eruttazione, può far risalire nell’esofago una parte del contenuto acido dello stomaco. Inoltre, distendendo le pareti dello stomaco, può avere un temporaneo effetto negativo sulla tenuta della valvola che separa stomaco ed esofago, favorendo potenzialmente il reflusso acido. Chi soffre di reflusso può provare a limitare o eliminare l’acqua frizzante e vedere se ne trae beneficio, ma non deve necessariamente rinunciarci, in quanto non tutti coloro che soffrono di reflusso mal tollerano l’acqua gassata.
Chi non soffre di problemi di stomaco o reflusso non deve avere grosse preoccupazioni. La natura più acida dell’acqua frizzante non è un rischio per il nostro stomaco o per l’organismo in generale. L’anidride carbonica disciolta nell’acqua dà infatti origine ad un acido debole, l’acido carbonico, che può abbassare il pH dell’acqua e quindi renderla un po’ acida. Questo però non è un problema, in quanto la bocca tampona almeno in parte l’acidità grazie alla saliva e l’esofago tollera normalmente il passaggio di sostanze ben più acide. Infine una volta raggiunto lo stomaco l’acqua frizzante incontra un ambiente decisamente più acido (lo stomaco per digerire il cibo secerne acido cloridrico, creando un ambiente estremamente acido). L’acidità dell’acqua, dunque, non deve preoccuparci. Gran parte della CO2 presente nell’acqua non raggiunge neppure lo stomaco, evaporando dalla bottiglia dopo l’apertura e dal bicchiere o venendo eruttata poco dopo l’ingestione: la poca anidride carbonica che arriva allo stomaco e all’intestino viene rapidamente assorbita e in buona parte convertita in utile bicarbonato.
Torna all'inizioL'acqua frizzante fa dimagrire?
Purtroppo, no. Non c’è alcuna prova scientifica che l’acqua frizzante aiuti in qualche modo a dimagrire. L’ipotesi che l’acqua frizzante aiuti a perdere peso e controllare meglio la glicemia è stata avanzata di recente in un articolo pubblicato sulla rivista BMJ Nutrition, Prevention and Health, rivista del gruppo a cui appartiene anche il celebre British Medical Journal, ma di cui non condivide il prestigio. In questo breve elaborato, che non ha valenza di studio, l’autore suggerisce che l’anidride carbonica contenuta nell’acqua gasata potrebbe migliorare il metabolismo del glucosio e contribuire al mantenimento del peso.
La Stampa lo ha scambiato per uno studio scientifico, dandogli un risalto che non merita, cavalcando l’attenzione del pubblico su glicemia e dimagrimento. Purtroppo, il ragionamento portato avanti nell’articolo (che parte in realtà da alcune osservazioni riguardanti i trattamenti di emodialisi) rimane puramente teorico, come di fatto ammette lo stesso studioso quando conclude che, riportato nella pratica, l’impatto sul metabolismo degli zuccheri, sulla glicemia e sul peso dell’anidride carbonica assunta bevendo acqua gasata, sarebbe più che irrisorio. Eppure la stampa ha dato un risalto a questo articolo, che non ha fatto altro.
Torna all'inizioSi può bere se si è a dieta?
Bere acqua frizzante o effervescente non compromette gli sforzi per perdere peso. L’anidride carbonica presente nell’acqua gassata o effervescente naturale non apporta alcuna caloria. La presenza di CO2 potrebbe anche dare un maggior – seppur fugace - senso di sazietà rispetto al consumo di bevande identiche ma lisce, anche se su questo effetto non si ci sono prove certe.
Qualche dubbio sul fatto che l’acqua frizzante non sia adatta alla dieta può essere erroneamente nato dai risultati di uno studio molto ripreso dalla stampa internazionale, che mostrava come l’assunzione di bevande addizionate di anidride carbonica causasse nelle cavie di laboratorio un aumento dell’appetito e del peso.
L’ipotesi suggerita dalle prove di laboratorio, è che l’anidride carbonica aumenti i livelli ematici di grelina, un ormone secreto principalmente dallo stomaco, i cui livelli nel sangue salgono quando lo stomaco è vuoto per poi ridursi quando lo stomaco è pieno. L’anidride carbonica, stimolando determinati recettori dello stomaco, potrebbe essere la colpevole dell’aumento della grelina nel sangue e, a ruota, dell’aumento di appetito e di peso dei ratti esposti.
Un aumento della grelina dopo il consumo di bevande gasate è stato riscontrato anche in alcuni giovani volontari, che dopo aver bevuto bevande gassate hanno anche consumato più calorie del previsto, a riprova (sostiene lo studio) che bevande frizzanti, stimolando la grelina, inducano a mangiare di più.
Basta questo a stabilire che bere acqua gassata faccia ingrassare o mini gli sforzi di una dieta? Neanche lontanamente. A mettere a rischio il girovita è ben altro: cibi ultra calorici e bevande zuccherate in primis. E a dirla tutta, l’acqua frizzante potrebbe pure aiutarci con la dieta, perché potrebbe prendere il posto delle bevande gassate zuccherate, che spesso beviamo quando l’acqua (naturale) proprio non va giù.
Torna all'inizioFa male ai denti?
No, l’acqua frizzante non fa male ai denti. Il fraintendimento potrebbe nascere dal fatto che l’acqua gassata è frizzante come le bibite zuccherate gassate, che sappiamo mettere a rischio i denti. L’acqua gassata però manca dei due elementi che rendono le bevande gassate rischiose per i denti: lo zucchero e l’acido fosforico, presente in alcune di queste. L’acqua gassata invece contiene solo anidride carbonica, che non costituisce un rischio per i denti e per il loro smalto. Sebbene le acque frizzanti siano più acide delle acque naturali (per via dell’acido carbonico che si forma dall’anidride carbonica) la capacità di corrodere lo smalto viene limitata dalla nostra saliva, che è in grado di tamponare l’acidità di cibi e bevande. Inoltre, la nostra bocca è spesso esposta a sostanze ben più acide dell’acqua gassata.
E alle ossa in generale?
Anche questo è una falsa credenza, quella per cui bere acqua gasata favorirebbe l’osteoporosi. Il timore potrebbe essere nato dalla ricerca sull’associazione tra il consumo abituale di bevande a base di cola, zuccherate gassate, e una minor densità ossea. Questa associazione potrebbe essere dovuta al contenuto in acido fosforico di alcune di queste bevande, il cui consumo porterebbe ad una maggiore perdita di calcio dalle ossa. Le prove però non sono così chiare. Non è escluso che le ragioni siano altre e più complesse, legate agli stili di vita, che il consumo eccessivo di bevande alla cola in qualche modo implica. Non c’è invece differenza in termini di massa ossea o rischio di frattura nelle donne che bevono acqua frizzante a confronto con chi non la beve.
Torna all'inizioFa venire i calcoli renali?
Il consumo di acqua frizzante non è correlato ad un maggior rischio di sviluppare calcoli renali. La presenza o meno di anidride carbonica nell’acqua frizzante non influenza il rischio di calcoli renali, così come non lo influenza la concentrazione più o meno elevata di alcuni minerali nell’acqua, come il calcio, il cui quantitativo derivato dall’acqua è irrisorio rispetto a quello derivato dalla dieta. Per questo stesso motivo, l’acqua di bottiglia non è migliore dell’acqua di rubinetto. Il primo nemico dei calcoli è proprio l’acqua, da qualunque fonte essa arrivi: bere tanta acqua è il primo modo per difendersi dalla formazione dei calcoli renali.
Fa male per la cistite?
Non ci particolari controindicazioni per chi soffre di cistite. Come abbiamo visto, la presenza di anidride carbonica non ha un impatto rilevante sul nostro organismo.
Torna all'inizioChi ha il diabete può bere acqua frizzante?
Non ci sono particolari controindicazioni. L’acqua frizzante non comporta svantaggi per le persone diabetiche. Come abbiamo visto, l’effetto della CO2 sul nostro apparato digestivo è minimo e l’anidride carbonica assorbita non ha particolari conseguenze.
Torna all'inizioChi ha la pressione alta può bere acqua frizzante?
Sì, perché la presenza di anidride carbonica non comporta svantaggi per chi soffre di ipertensione. Spesso chi soffre di pressione alta teme che un’acqua che contiene troppi sali minerali - più precisamente troppo sodio - possa annullare gli sforzi fatti per tenere bassa la pressione. Questa credenza errata è instillata anche dalla pubblicità, che insiste sul tenore di sodio dell’acqua, spingendo chi è attento alla pressione tende a selezionare acque povere di sodio. Questa preoccupazione è però davvero ingiustificata. Il motivo è molto semplice: la quantità di sodio introdotta con l’acqua in bottiglia è irrilevante rispetto a quella introdotto con gli alimenti. E questo vale per le acque frizzanti e per quelle naturali, anche con alti tenori di sodio.
Ad esempio, un’acqua gassata può avere una quantità di sodio nell’ordine dei 5 mg per ogni litro. Se ne beviamo due litri, l’apporto arriva a 10 mg. Questa quantità è un problema? Facciamo un confronto con quello che mangiamo. Stando ai dati del Centro di ricerca alimenti e nutrizione (CREA), una porzione da 100 grammi di pane integrale contiene indicativamente mezzo grammo di sodio, mentre una porzione da 50 grammi di prosciutto cotto ne conta poco meno (indicativamente 400 mg). Se a pranzo mangiamo un panino al prosciutto cotto, introduciamo circa 100 volte la quantità di sodio che possiamo introdurre bevendo 2 litri di acqua. E se scegliessimo del prosciutto crudo, che è ben più salato, la conta del sodio salirebbe alle stelle.
Torna all'inizioC’è una relazione tra acqua frizzante e tumori?
Il consumo di acqua frizzante non è associato allo sviluppo di tumori. La ricerca epidemiologica ha chiarito, ad esempio, che le bevande gassate non costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro dell’esofago. L’acqua gasata non è annoverata neanche tra i fattori di rischio del cancro dello stomaco o dell’intestino. Se il timore è legato alle voci sui pericoli di acidificare l’organismo, possiamo stare tranquilli: non solo l’ambiente dello stomaco è normalmente ed enormemente più acido di qualunque sostanza acida possiamo introdurre con la dieta (acqua gassata compresa), ma una volta superata la barriera gastrica l’organismo riporta subito il pH nei ranghi e il pH del sangue è mantenuto strettamente sotto controllo intorno al suo normale valore di 7,4 da meccanismi molto efficienti. Insomma, la basicità o acidità dell’acqua non è in grado di influenzare davvero il nostro pH. E per questi stessi motivi non hanno senso le cosiddette diete alcaline. Attenzione ai messaggi pubblicitari sugli effetti benefici sull'organismo dell'acqua alcalina ionizzata: mancano le evidenze scientifiche che l'acqua alcalinizzata abbia effetti positivi sulla salute.
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