Rispondiamo alle domande più frequenti sugli yogurt
Che benefici ha lo yogurt?
Lo yogurt è un ottimo alimento perché contiene diversi nutrienti necessari a una dieta sana: è infatti un prezioso alleato per chi vuole assumere il calcio utile per le ossa senza eccedere con gli alimenti grassi (come i formaggi) ed è anche una buona fonte di vitamine del gruppo B, oltre che di proteine.
Non c’è nulla di provato invece sull’effetto benefico che i due fermenti tipici dello yogurt (Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus) avrebbero a livello intestinale, anche perché questi batteri non resistono all’azione dei succhi gastrici e la maggior parte muore prima di arrivare all’intestino.
In alcuni studi epidemiologici si è visto che diete ricche di yogurt sono associate a un rischio ridotto di sindrome metabolica; in altri si è visto che al consumo di yogurt è stato associato un minor aumento di peso a lungo termine. Esiste la possibilità in ogni caso che i consumatori di yogurt, in generale, seguano una dieta di migliore qualità rispetto a chi non consuma questo tipo di prodotto, e ciò spiegherebbe le differenze osservate.
In realtà l’unico vantaggio scientificamente provato dello yogurt è che, grazie alla presenza dell’enzima lattasi, può facilitare la digestione del lattosio, diminuendo i disturbi nelle persone che mal tollerano questo zucchero. Relativamente a questo prodotto, infatti, l’unico claim sulla salute ammesso dalla Commissione europea fa proprio riferimento all’effetto che hanno i microrganismi presenti nello yogurt nel migliorare la digestione del lattosio presente, nel caso di individui che hanno difficoltà a digerirlo.
Quando si deve mangiare lo yogurt?
Lo yogurt è un alimento che può essere consumato in qualsiasi momento della giornata: è da tenere in considerazione per la colazione, lo spuntino di metà mattina o la merenda del pomeriggio.
Le linee guida per una sana alimentazione ne raccomandano il consumo quotidiano, per la precisione consigliano l’assunzione di tre porzioni al giorno tra latte e yogurt, equivalenti a 125 g (un vasetto) a porzione. Meglio sceglierlo magro e senza zuccheri aggiunti. Se lo yogurt senza zucchero non soddisfa il nostro palato, si può provare a dolcificarlo con piccoli pezzi di frutta, completandolo magari con un cucchiaino di frutta secca in crema.
Quale yogurt per intestino?
I batteri presenti nello yogurt (Streptococcus thermophilus e Lactobacillus bulgaricus), come dicevamo, non resistono all’azione dei succhi gastrici e muoiono prima di arrivare all’intestino. Non esistono infatti evidenze che lo yogurt favorisca la funzionalità intestinale.
Se vogliamo assumere fermenti lattici che arrivino vivi e vitali nell’intestino, cioè microrganismi probiotici, dobbiamo introdurli attraverso latti fermentati oppure integratori e farmaci da banco che li contengono. In ogni caso però gli studi disponibili relativi ai probiotici dimostrano effetti specifici, molto modesti, solo per alcuni ceppi e non quindi validi per tutti i fermenti.
Chi non può mangiare lo yogurt?
Chi è allergico alle proteine del latte deve evitare il consumo di derivati del latte, per cui deve escludere anche lo yogurt.
Per chi è intollerante al lattosio invece?
La trasformazione del lattosio in acido lattico è sicuramente la reazione principale operata dai microrganismi per trasformare il latte in yogurt. Bisogna però prestare attenzione, perché non tutto il lattosio del latte di partenza è convertito, ma solamente il 30-40%. C’è da dire, però, che il lattosio residuo risulta in genere ben tollerato anche dalle persone che ne sono intolleranti, grazie alla presenza dell’enzima lattasi rilasciato dai microrganismi presenti.
Per chi invece non può o non vuole introdurre derivati del latte (pensiamo non solo agli allergici ma anche per esempio, ai vegetariani e vegani), una valida alternativa è rappresentata dalle preparazioni a base di soia fermentata, anche chiamati nel linguaggio comune “yogurt” di soia: non contengono latte, ma una bevanda alla soia, che viene in seguito fatta fermentare con gli stessi batteri presenti nello yogurt classico.
Rispetto allo yogurt tradizionale, questi prodotti non contengono grassi saturi e hanno naturalmente un quantitativo di zuccheri inferiore (sempre che non sia aggiunto alla preparazione). Riguardo al contenuto di proteine, è più o meno lo stesso, mentre nel complesso i prodotti di soia sono meno calorici. Al fine di farli assomigliare dal punto di vista nutrizionale agli yogurt classici, questi prodotti vengono arricchiti con calcio e in alcuni casi con vitamine del gruppo B.
In commercio è possibile trovare anche preparazioni a base di altri vegetali fermentati diversi dalla soia, per esempio avena, cocco, mandorla. Importante è leggere sempre l’elenco degli ingredienti e consultare la tabella nutrizionale, per verificare che il contenuto di questi prodotti risponda alle nostre esigenze.