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Autostrade e abuso di posizione dominante: Antitrust avvia un procedimento

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento nei confronti di Autostrade per l'Italia. La società avrebbe approfittato della propria posizione dominante per impedire e ostacolare l'ingresso di UnipolMove e di altri operatori nel mercato del telepedaggio. Una condotta scorretta che continua a limitare la concorrenza, a danno dei consumatori. Continua la raccolta delle pre-adesioni alla class action per chiedere il rimborso dei pedaggi pagati negli ultimi 10 anni.

  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
21 ottobre 2022
  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
autostrade

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.A. per abuso di posizione dominante, posto in essere tramite Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori). L’ipotesi è che il comportamento messo in atto abbia escluso e ostacolato l’ingresso di nuovi fornitori nel mercato del telepedaggio. La denuncia è partita da UnipolTech la società che gestisce UnipolMove, il servizio lanciato nella primavera del 2022 e - al momento - unica modalità di telepedaggio alternativa al Telepass.

Telepedaggio: ostacoli di Autostrade ai concorrenti

Autostrade per l’Italia S.p.A. ha mantenuto chiuso l'accesso ai concorrenti il sistema nazionale del telepedaggio. Allo stesso tempo, ha dirottato gli operatori nuovi entranti verso il Sistema europeo di telepedaggio (Set) e il Sistema interoperabile del telepedaggio per mezzi pesanti (Sit-Mp), più onerosi rispetto al sistema nazionale. Questo per l’accreditamento, con procedure burocratiche più complesse, per le condizioni applicate (discriminatorie rispetto a quelle applicate a Telepass per il sistema nazionale), ma anche  sotto il profilo contrattuale e sotto il profilo relativo alla possibilità di accordare alla clientela sconti. Infine, anche sotto il profilo del trattamento dei cosiddetti errati transiti, cioè l’addebito all’utenza del pedaggio per un transito nonostante la mancata rilevazione del veicolo in entrata. Stando a quanto comunicato da Antitrust, Autostrade per l’Italia avrebbe inoltre attuato ulteriori impedimenti e ritardi allo sviluppo del Set riguardo alla sua presenza in tutti i varchi autostradali e della relativa cartellonistica (ancora oggi non completamente implementati).

Una condotta in essere almeno dal 2019

L’inizio dell’abuso risalirebbe almeno a gennaio 2019, quando UnipolTech ha presentato una formale richiesta di accreditamento per svolgere il servizio di telepedaggio sulla rete autostradale italiana in concessione. Successivamente, l’associazione Aiscat (dietro la quale agiva Autostrade per l’Italia S.p.A.) ha ritardato il più possibile l’accreditamento della società al Set e imposto l’opzione per il solo Sit-Mp. L’abuso sembrerebbe ancora in essere, dal momento che il sistema di telepedaggio nazionale è ancora totalmente chiuso e non è stato definitivamente implementato il sistema Set. Ancora oggi non è possibile pagare il pedaggio con UnipolMove in CAS – Consorzio Autostrade Siciliane, Pedemontana Veneta e Tunnel Schio-Verona.

Disservizi in autostrada: la class action per dire basta

In attesa di conoscere la decisione di Antitrust in merito all’abuso di posizione dominante contestata ad Autostrade, le autostrade italiane rimangono oggetto di continui disservizi per l'utente: dai cantieri disseminati un po' su tutta la rete, ai pedaggi sempre più alti. E in vista dei prossimi ponti e soprattutto delle vacanze estive i disagi saranno all'ordine del giorno. Continua pertanto la raccolta di pre-adesioni alla class action di Altroconsumo contro Autostrade che, dal 2009 al 2018, ha risparmiato sulla manutenzione obbligatoria, aumentando i pedaggi del 28% nonostante i numerosi disagi per gli utenti.

Chiediamo quindi un risarcimento (in media di 220 euro) per i pedaggi pagati dagli automobilisti in questi ultimi dieci anni.

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