Sicurezza alimentare: serve più trasparenza

Prodotti segnalati per tempo, maggiore vigilanza da parte delle autorità e un sistema per informare i cittadini più efficace. Queste le nostre richieste al ministero della Salute dopo i tanti casi di alimenti contaminati.

La vicenda dei wurstel contaminati da Listeria è stata solo l'ultima in ordine di tempo, anche se forse è quella che ha messo maggiormente in luce i molti aspetti critici del sistema di allerta alimentare su cui il ministero della Salute dovrebbe vigilare. Un sistema che prevede che sia il produttore, una volta accortosi, ad esempio di una contaminazione dei suoi prodotti, a dover compilare un form (che viene pubblicato anche sul sito del Ministero) per segnalare in via cautelare la pericolosità di un prodotto. E sempre al produttore spetta il ritiro e l'eventuale richiamo di un prodotto a rischio.

È facile dunque comprendere che le problematiche legate a questo sistema siano tante: dagli alert segnalati troppo tardi sul sito (dopo ad esempio la data di scadenza dei lotti interessati), all'assenza quasi totale di comunicazione con gli organi di stampa per una maggior diffusione dell'informazione ai consumatori; fino ad arrivare al paradosso che abbiamo toccato con mano proprio con la vicenda dei wurstel contaminati da Listeria, richiamati volontariamente solo da chi li produce senza l'obbligo di fare i nomi delle marche interessate.

Le nostre richieste al Ministero

In gioco però non ci sono solo gli interessi delle aziende, ma soprattutto la salute dei consumatori. Per questa ragione abbiamo deciso di inviare al ministero della Salute tre richieste chiare per rendere i consumatori più consapevoli e sicuri di quello che acquistano e che mangiano.

1. Più tempestività nelle comunicazioni dei richiami

Non sono pochi i casi di segnalazioni di richiamo apparse sul sito del Ministero quando ormai le date di scadenza dei lotti a rischio erano già passate. Un ritardo certamente dovuto ai tempi necessari per effettuare le analisi di verifica, ma che certamente rischia di non consentire di evitare che i consumatori acquistino o addirittura consumino quei lotti contaminati.

2. Più vigilanza da parte del Ministero sulle segnalazioni dei produttori

L’articolo 14 del regolamento europeo sulla sicurezza alimentare dice che le Autorità possono adottare ulteriori misure rispetto agli obblighi previsti dal regolamento stesso. Anche nel caso in cui la normativa non indichi un esplicito obbligo per i produttori, il Ministero dovrebbe intervenire obbligando le singole aziende a segnalare i propri prodotti che possono rappresentare potenzialmente un problema per i consumatori. Nel caso dei wurstel con la Listeria, ad esempio, non esisteva nessun obbligo di richiamo perché sono considerati non-pericolosi in quanto andrebbero consumati previa cottura; per questo motivo probabilmente nessuno dei marchi che commercializzano questi prodotti è stato citato sul sito del Ministero, lasciando di fatto all'oscuro i consumatori. La presenza di un focolaio di listeriosi, a nostro avviso, avrebbe però richiesto da parte del ministero della Salute un intervento più drastico, costringendo le aziende coinvolte a rivelare i nomi delle marche interessate.

3. Un sistema che garantisca una maggiore comunicazione ai cittadini

Anche quando i nomi delle marche interessate vengono fatti, spesso è il consumatore a dover cercare da solo l'informazione ad esempio consultando direttamente i siti delle catene di distribuzione o ricercando gli avvisi esposti nei singoli punti vendita. Il sistema di segnalazione sul sito del Ministero, poi non aiuta neppure gli organi di stampa che sono costretti a controllare quotidianamente il sito ministeriale in cerca di eventuali segnalazioni, senza che vi sia un sistema di alert tempestivo e immediato dei vari richiami.

In gioco c'è la salute di tutti noi. Sostieni anche tu la nostra battaglia e le richieste al Ministero.