Faccio seguito a precedenti mail del 8 e 11 marzo, 18 e 27 aprile e 12 maggio 2016. Riepilogo la situazione, mi è stata cancellata la carta per mancato pagamento RID causa mancanza fondi. Ero fuori per lavoro ed il conto sul quale era addebitata la carta era un conto secondario che non avevo bene sotto controllo. Quando mi sono accorto del problema ho chiamato il Vs servizio clienti ed ho chiesto di poter cambiare la banca di addebito, mi è stato mandato un modulo e l'operatore non mi ha detto che avrei dovuto prima bonificare l'importo sospeso, per cui ho dedotto che sarebbe stato emesso un nuovo addebito sulla nuova banca, invece pochi giorni dopo avete cessato la mia carta. Contestualmente mi accorgevo che mi veniva addebitata una carta supplementare a nome di mia moglie, carta che avevo cessato diversi anni prima (nel 2008). L'operatore che non aveva assolutamente richiesto il pagamento del sospeso, mi chiedeva di richiedere nuovamente la cessazione della carta, cosa che ho fatto assieme alla richiesta di cambio banca di addebito. Presumo che la carta sia rimasta virtualmente attiva per via di una utenza intestata a mia moglie che era appoggiata su quella carta ma mia moglie la carta fisica l'aveva restituita con la cessazione sei anni fa. Avevo chiesto che faceste una verifica, visto che non poteva risultare nessun utilizzo su quel numero di carta. Avete accettato la nuova richiesta e riaccreditato parte dell'ultimo canone ma nessun controllo è stato fatto sugli anni precedenti in mancanza di presentazione da parte mia della ricevuta della raccomandata di cessazione. Non mi sembra un comportamento trasparente. Ma, come ho detto nelle precedenti comunicazioni, il problema non è questo, Vi chiedo solo di provvedere alla comunicazione alla Banca d'Italia dell'avvenuto pagamento, come da Vs comunicazione allegata. La conseguenza della mancata segnalazione è che ho una altra carta di credito cessata, a causa della Vostra, ed una altra carta che mi è stata sospesa ed, attualmente sono senza alcuna carta di credito personale. Fortunatamente non ho, ancora, avuto conseguenze lavorative ma, essendo un imprenditore, potrebbe causare delle conseguenze molto gravi.