Buongiorno, premesso che non avevo nessuna intenzione di cambiare fornitore e di non aver contattato nessuno, in data 3 settembre 2022 ho ricevuto una telefonata (non sul mio cellulare ma su quello di mia moglie) da parte di Atena-luce e gas s.r.l. con cui mi veniva chiesta la conferma dei miei dati personali relativi alla fornitura di luce e gas senza precisare che ciò avrebbe comportato il cambio di fornitore. Ho chiesto spiegazioni in merito e mi hanno risposto che, essendo una nuova società distributrice per conto del mio fornitore, avevano bisogno della conferma dei miei dati. Confidando nella veridicità della loro spiegazione, ho accettato la registrazione dei miei dati personali e in data 1 novembre 2022 ricevo una loro email in cui mi veniva confermata la sottoscrizione del contratto con ATENA TRADING s.r.l. del gruppo IREN s.p.a. Contatto subito il mio fornitore per chiedere spiegazioni e mi confermano l'avvenuto cambio di fornitura. Ho chiesto immediatamente di recedere da tale contratto tramite il mio precedente fornitore ma nel frattempo mi è stata inviata la loro prima bolletta del gas per il periodo Novembre-Dicembre 2022 per un importo di 939,09 euro (cifra altissima se confrontata con i miei precedenti consumi) con un costo unitario di euro 2,80 al mc. Ho chiesto spiegazioni in merito e mi è stato risposto che, nel periodo indicato, il prezzo unitario del gas era ai massimi livelli e quindi, per loro, non esisteva nessun errore o anomalia. Alla luce di tutto ciò, chiedo se ci possa essere una possibilità per agire nei confronti di tale società per avermi indotto a fare ciò di cui io non avevo la minima intenzione di fare.