In data 26/04/2018, mi è stata addebitata una penale di Euro 1000 per avere rifornito l'automobile con un carburante errato (diesel invece di benzina).Sono sicura che Eni, in quanto grande impresa, ha sottoscritto un contratto con un'agenzia di assicurazione per coprire eventuali incidenti. In tal caso, non ha dovuto effettuare nessuna spesa e una penale si potrebbe giustificare solo per atti di vandalismo, che non è in alcun modo il mio caso. Infatti, appena mi sono resa conto dell'errore, non ho avviato la macchina, spingendola a mano verso un parcheggio, e ho immediatamente chiamato il servizio clienti per avvisare dell'errore.Inoltre, vari elementi possono giustificare il mio errore:1) Sul quadrante dell'automobile, affianco alla colonnina del carburante, appariva la parola DieSL (forse al posto della data), che istintivamente mi ha indotta a pensare che l'auto fosse diesel2) Era la prima volta che rifornivo una delle automobili Enjoy e in nessun momento l'applicazione mi ha informata di quale tipo di carburante ci fosse bisogno. Per scoprirlo in seguito sono dovuta andare sul sito e scorrendo molto a lungo la pagina verso il basso ho trovato tale informazione3) Facendo rifornimento su via Prenestina (Roma), sono anche stata aiutata dagli impiegati della stazione di servizio, che hanno addirittura inserito di propria mano la pompa nel serbatoio dell'automobile, senza accorgersi che si trattava della pompa sbagliata.Sulla base di tali elementi, suppongo ci siano i presupposti per accusare Eni d'omissione di informazioni importanti o di comunicazioni ingannevoli.