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Reclamo per multa serie MCR N. 91191 del 14 Novembre 2025 emessa dal dipendente N. 11124

In lavorazione Pubblico

Arriva Autotrasporti Cremona

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Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

G. R.

A: Arriva Autotrasporti Cremona

08/12/2025

Chiedo ricorso contro l’azienda di autotrasporti “Arriva” di Cremona esponendo i fatti qui accaduti. Dopo una notte insonne passata sul Pullman Flixbus che mi portava da Foggia il 13 Novembre 2025 alle ore 22.20 a Milano San Donato M3 il 14 novembre 2025 con un ritardo di oltre un’ora sulla tabella di marcia, sarebbe dovuto arrivare alle 07:30 invece è arrivato alle 08:30, venivo accompagnato da un amico alla stazione di Cremona intorno alle 10.30 del mattino dello stesso giorno. Quindi dopo aver chiesto alcune informazioni ai passanti su come raggiungere Costa Sant’Abramo nei pressi di Cremona, mi dirigevo al parcheggio degli autobus vicino la stazione ferroviaria per acquistare il biglietto del costo di 2,30 euro alle ore 11.01 con codice seriale Nr. 40565573169341700 (come da ricevuta allegata), presso gli uffici dell’azienda di autotrasporti “Arriva” e poi su indicazione dell’addetto alle vendite raggiungevo la banchina per attendere l’autobus H5 in direzione Costa Sant’Abramo. Giunto sul posto chiedevo informazioni agli autisti presenti, cui mi dissero che l’autobus H5 sarebbe arrivato alle 12:05, quindi nell’attesa mi diressi verso il Roxy Bar di via Palestro 43 per fare colazione. Quindi feci colazione e alle 11:24 circa come da scontrino allegato, lasciai il bar per ritornare alla banchina ad attendere il mio autobus; arrivato sulla banchina di attesa, lasciai il mio zaino alpino Amazon Basic da 75 litri di oltre 30 Kg di peso (come da foto allegata) sul sedile della banchina e chiesi informazioni a un giovane ragazzo che mi spiegava che gli autobus erano sempre in ritardo. Infatti l’autobus H5 giungeva alla fermata alle 12:15 con 10 minuti di ritardo, quindi dopo aver chiesto all’autista se quello fosse l’autobus giusto per raggiungere Costa Sant’Abramo, presi il mio zaino Amazon Basic da 75 litri tenendolo con entrambe le mani e salii sull’autobus, in quanto se lo avessi portato sulle spalle non sarei riuscito ad entrare nello stretto corridoio della vettura perchè lo zaino aveva allegato all’esterno, nella parte superiore, un sacco a pelo e nella parte inferiore, un materassino di 60 cm di larghezza, quindi non sarei riuscito a passare facilmente nel corridoio dell’autovettura. Lasciato il pesante zaino alpino sui primi sedili bassi di schiena vicini all’autista, mi accingevo a tirare fuori il biglietto che avevo riposto nel portafoglio, per poi timbrarlo. Quando, dopo appena 30 secondi dalla mia salita sull’autobus, al primo semaforo rosso sulla strada e non alla fermata dell’autobus come dovrebbe accadere di solito, salivano 3 giovani controllori sulla vettura vuota, con solo 5 persone a bordo compreso l’autista, cosi descritti: un ragazzo con i capelli corti castani e 2 ragazze, una con i capelli neri a caschetto e l’altra con i capelli castani medio lunghi, esclamando a gran voce “controllo biglietti!” Allorchè io subito informai la ragazza con i capelli neri a caschetto che ero appena salito sull’autobus e che stavo per timbrare il biglietto, ma che non avevo fatto in tempo perché stavo posando il pesante zaino sul sedile dell’autobus, lei senza battere ciglio mi diceva che ero in contravvenzione perché il biglietto doveva essere timbrato appena salito sull’autobus. Io le spiegai, scusandomi, che non mi era stato possibile perché avevo le mani occupate per salire sull’autobus il pesante zaino alpino, in quanto non entrava nello stretto corridoio, mi diressi anche dall’autista per chiedere conferma che ero appena salito e lui confermò, ma il ragazzo dai capelli corti continuava a dire che non gli interessava e che dovevo rilasciare il documento d’identità perché dovevano emettere la sanzione. Io risposi che avevo comprato il biglietto alle 11:00 circa per timbrarlo e non per fare la collezione da riporre sulla mensola, dissi anche che ero disoccupato e che ero salito per un weekend a Cremona da amici e che mi pareva ingiusto ricevere una multa avendo acquistato il biglietto e volendolo timbrare, ma il controllore donna dai capelli castani medio lunghi, mi chiedeva i dati personali e di pagare subito la sanzione con tono minaccioso, dichiarando anche che avrebbero contattato le forze dell’ordine, con tanto di denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e intralcio di pubblico servizio (senza nominare alcun articolo) se non avessi rilasciato i documenti. Quindi dato che la multa mi sembrava ingiusta ho preferito che chiamassero le forze dell’ordine, dichiarando che avrei lasciato i documenti solo a loro, dunque il controllore donna dai capelli medio lunghi, chiamò i carabinieri che giunsero sul posto assieme a un altro impiegato dell’azienda di autotrasporti “Arriva” più anziano con i capelli grigi; mi fecero scendere dall'autobus in aperta campagna e mi chiesero i documenti, che rilasciai all’istante, chiedendomi anche cosa fosse successo. Io spiegai dettagliatamente l’accaduto e i carabinieri allargarono le braccia facendomi capire che probabilmente avevo ragione e che però non potevano fare nulla, quindi registrarono i miei documenti (senza rilasciare alcun verbale) e li lasciarono nelle mani dei tre giovani controllori per sanzionarmi, chiedendo all’impiegato più anziano con i capelli grigi, se potevo fare ricorso e lui rispose che potevo presentarlo entro 30 giorni dalla sanzione, quindi mi rilasciarono il verbale alle 12:44 che firmai con un segno, e mi abbandonarono da solo in mezzo alle campagne di Cremona che assolutamente non conoscevo; ripresi il mio zaino e andai via a piedi molto disturbato dell’accaduto. Mi sembra davvero ingiusto ricevere una multa entro 30 secondi dalla mia salita sull’autobus, avendo pagato il biglietto e volendolo timbrare, e nonostante le mie numerose spiegazioni non riuscire a evitarla, la sanzione sarebbe stata giusta se non avessi avuto con me il biglietto o se non ci fosse stata la reale intenzione di non timbrarlo. Si fa anche presente che sulla multa è stato addebitato il costo del biglietto che in realtà avevo con me (ed è stato qui allegato), il cui codice compare tra le note della multa e che la multa è stata maggiorata direttamente da 35 euro a 61 euro. Quindi chiedo all’azienda di autotrasporti che la sanzione inflitta di 61 euro aumentata poi a 79 euro (perché decorsi i 5 giorni di pagamento e ridotta entro i 60 giorni), mi venga rimborsata visto che è stata già pagata e la ricevuta è qui allegata. Faccio anche presente di aver inviato un reclamo all'indirizzo di posta certificata dell'azienda Arriva Autotrasporti, a cui dopo 7 giorni non ho ricevuto ancora alcuna risposta. Chiedo di ricevere risposta a questo reclamo entro 15 giorni altrimenti adirò per vie legali.


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