in data 30 luglio do un acconto per una macchina usata (smart four four) nella filiale di Autotorino Spa - Toyota, KIA di Corsico, viale Italia 19, la macchina arriva il 16 di agosto, il 27 agosto mi reco con il mio papà di 80 anni (proprietario della macchina, Sig. Alermani Enzo) per visionare la macchina usata e far valutare la sua macchina che daremo in permuta, il venditore in qualità di Daniele Curci valuta la macchina di mio papà (Toyota Auris) a 10000 euro affermando che tale macchina non ha assolutamente nessun danno e che è un usato quasi nuovo, mi dice che il facsimile del libretto arriverà non più tardi di 5 gg e che poi potevo (io sua figlia) ritirare la macchina.Il 12 settembre (16 gg dopo, non 5) finalmente arriva il facsimile del libretto e mi viene detto che è necessaria la presenza di mio papà per firmare (cosa che il Sig. Curci no mi aveva assolutamente detto), quindi prendo un permesso al lavoro e mi reco a ritirare la macchina (ritiro possibile solo nei giorni infrasettimanali), viene fatto il passaggio dalla permuta alla macchina che abbiamo acquistato e si inventano dei danni inesistenti, segni di grandine inesistenti, fanale sinistro posteriore rotto (c'era una minuscola crepa che potrebbe anche essere un segno del tempo, la macchina è del 2015), il venditore Curci pretende da mio padre un pagamento di ben 300 euro, inizia così una contrattazione con toni accesi (sembrava di essere in un mercato tunisino), tra l'altro davanti ad un nutrito numero di clienti, facendo una figura becera, il venditore ammette che i danni gli sono sfuggiti all'atto della valutazione e che se non avessimo pagato i 300 euro non potevamo uscire dalla concessionaria (un sequestro in pratica), dopo un'ora di litigi davanti a tutti i clienti è stato pattuito un prezzo di 150 euro, una vergogna per un gruppo cosi importante come Autotorino