Buongiorno,
mi è stata contestata con lettera ordinaria la somma di €34,00 a titolo di "penale contrattuale" a fronte della supposta violazione delle condizioni di parcheggio per il giorno 5.09.25 presso Via Bernardino Alimena 00173 Roma. L'infrazione consisterebbe nella permanenza in sosta per 3h27' a fronte di un limite massimo di 3h. Preciso che queste condizioni contrattuali non sono indicate in modo chiaro e visibile presso il parcheggio, in cui non è presente nessuna sbarra o sistema di avviso / conteggio orario, pertanto non è possibile avere contezza dell'orario di ingresso al suddetto parcheggio nè tantomeno di quello di uscita. Tale "penale contrattuale" sarebbe dovuta entro il 21.10.25. Ritengo si tratti di una pratica commerciale assolutamente illegittima: un contratto con una clausola altamente vessatoria (quale quella che prevede un costo orario del parcheggio pari al quintuplo di quello di mercato) non può essere concluso per fatto concludente. Tra l'altro, come già saprete, non è sufficiente una lettera inviata con posta ordinaria per effettuare una costituzione in mora.
Infine, pur volendo pagare tale contravvenzione del tutto non dovuta e per la quale mi accingo a fare una segnalazione ad Altroconsumo, faccio anche presente che la mia banca mi informa che le coordinate bancarie indicate nella sopracitata lettera (IT78 G030 6911 6191 0000 00 08717) non corrispondono all'intestazione del conto (Parkdepot srl), evidenza in allegato, motivo in più che mi "costringe" a non effettuare il pagamento.
Resto in attesa di un Vs riscontro.
Cordiali saluti.