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Assicurazioni e Brexit, cosa succede alle compagnie con sede in Regno Unito?

Dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea: le compagnie e gli intermediari assicurativi britannici non possono operare salvo che non siano autorizzati dall’IVASS come operatori di uno Stato non aderente all’UE. 

  • di
  • Roberto Usai
20 gennaio 2021
  • di
  • Roberto Usai
Assicurazioni, cosa succede dopo la Brexit

Dopo il periodo di transizione durato dal 1 febbraio al 31 dicembre 2020, durante il quale la normativa europea ha continuato ad applicarsi come se il Regno Unito fosse ancora uno Stato membro, dal 1 gennaio 2021 agli operatori della Gran Bretagna che operano nell’Unione europea, si applica la normativa relativa ai soggetti di Paesi terzi, salve alcune misure specifiche transitorie previste dal D.L. 183/2020 (il cosiddetto decreto “Milleproroghe”).

Le compagnia con sede legale nel Regno Unito che fino al 31 dicembre 2020 risultavano abilitate a operare in Italia in regime di stabilimento e/o di libera prestazione di servizi, dal 1 gennaio 2021 sono state cancellate dagli elenchi tenuti dall’IVASS. Proseguono comunque l'attività nei limiti della gestione delle coperture in corso, ma non possono fare nuovi contratti né rinnovare quelli esistenti.

Queste compagnie entro quindici giorni dalla fine del periodo di transizione, hanno dovuto informare i contraenti, gli assicurati e gli altri aventi diritto a prestazioni assicurative del regime di operatività a esse applicabile, anche mediante comunicazione sul proprio sito istituzionale. Entro 90 giorni dalla fine del periodo di transizione dovranno presentare all’IVASS un piano con le misure che consentano una corretta esecuzione dei contratti, inclusi i pagamenti dei sinistri. Inoltre ogni anno dovranno presentare sempre all’IVASS, una relazione sullo stato di attuazione del piano.

I consumatori, oltre a dover ricevere l’informativa sulle modalità attraverso le quali la compagnia continuerà a operare, possono recedere senza oneri aggiuntivi dai contratti che abbiano durata superiore all'anno e il recesso avrà effetto dalla scadenza della prima annualità successiva. Inoltre non è più possibile avvalersi delle clausole di tacito rinnovo. Infine, i consumatori possono inviare i reclami direttamente alla compagnia e, in caso di mancata risoluzione, all’IVASS.

L'IVASS risponde in caso di dubbi 

Il sito della compagnia dovrebbe fornire ai propri assicurati tutte le informazioni utili sulle conseguenze che la Brexit potrebbe comportare sulle polizze. In tutti i casi è possibile rivolgersi direttamente alla compagnia del Regno Unito con cui è stata stipulata la polizza o con l'intermediario per ricevere ulteriori chiarimenti. L'IVASS ha inoltre messo a disposizione dei consumatori il numero verde 800 486 661 per fornire informazioni generali sull'impatto della Brexit sui contratti assicurativi. Il supporto telefonico è disponibile da lunedì a venerdì, dalle 8:30 alle 14:30.