Bonus 600 euro per gli autonomi: confermato dal Decreto Rilancio. Eccole novità
Il Decreto Rilancio conferma il bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti anche per i prossimi mesi. L'assegno di aprile sarà automatico per chi l'ha già chiesto a marzo. Da maggio, invece, occorre fare richiesta sul sito dell'Inps. Ecco come.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
- di
- Luca Cartapatti

Per i liberi professionisti è stato confermato il bonus da 600 euro per il mese di aprile e non è necessario farne richiesta. Infatti, se lo hai chiesto per il mese di marzo e lo hai ottenuto ti viene accreditato automaticamente. Da maggio il bonus deve essere richiesto utilizzando la piattaforma dell'Inps ma ogni categoria di lavoratori deve far riferimento a particolari condizioni.
Fai attenzione perché questi bonus previsti per il mese di marzo dal decreto Cura Italia, non saranno più richiedibili dal 4 giugno.
La domanda per ottenere il bonus deve esser presentata in via telematica andando appunto sul sito dell'Inps, per poi cliccare sulla voce "bonus 600 euro". Si può accedere tramite:
- PIN ordinario o dispositivo dell’INPS;
- SPID di livello 2 o superiore (link SPID);
- Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
Data la situazione eccezionale, l’INPS permette di accedere al servizio inserendo anche solo la prima parte del PIN dell’INPS ricevuto via SMS o e-mail subito dopo averne fatto richiesta.
L'Inps, per ridurre il rischio di congestionamento del sito ha diviso l'accesso al portale per presentare la domanda per il bonus. I cittadini possono collegarsi dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 8 del mattino successivo e il sabato e la domenica liberamente. La fascia oraria settimanale dalle 8 alle 16 è riservata ai patronati e agli intermediari abilitati.
In alternativa, le domande possono esser presentate tramite Contact Center Integrato telefonando al numero verde 803164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Anche in questo caso si può utilizzare la modalità semplificata, comunicando all’operatore del Contact Center la sola prima parte del PIN.
A chi spetta il bonus
E' importante vedere quali requisiti deve avere il lavoratore autonomo per poter fare la domanda. Innanzitutto non si deve essere titolari di pensione, non si deve percepire già il reddito o la pensione di cittadinanza e non bisogna avere altre forme di previdenza obbligatoria. A chi percepisce il reddito di cittadinanza e ha i requisiti per accedere a una delle indennità, viene aumentato l’importo del reddito di cittadinanza fino al livello dell’indennità che non gli viene riconosciuta.
Il bonus viene percepito netto e non viene ulteriormente tassato. Va ricordato che, per il mese di maggio, se si richiede il bonus, non viene riconosciuta la contribuzione figurativa e l’assegno al nucleo familiare. Ma vediamo quali sono le tipologie di indennità previste dal decreto Rilancio (e che, ricordiamo, non sono cumulabili).
Liperi professionisti con partita Iva
E' prevista l'indennità di 1000 euro per il mese di maggio per i liberi professionisti con partita Iva attiva al 20 maggio 2020 (compresi i partecipanti agli studi associati e le società semplici con attività di lavoro autonomo) che devono essere iscritti alla gestione separata dell’INPS. Per ottenere l’indennità devono inviare all’Inps un’autocertificazione in cui dichiarano la riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il reddito di riferimento è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento. L'Inps, prima di erogare il contributo, comunica all'Agenzia delle entrate i dati dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione e attende l’approvazione di quest’ultima sulla veridicità di quanto dichiarato.
Per il mese di aprile, chi ha già fatto domanda e ha ottenuto l’indennità di 600 euro del mese di marzo, non deve fare nulla perché gli viene erogata in automatico dall’Inps.
Collaboratori coordinati e continuativi
E' prevista l'indennità di 1.000 euro per il mese di maggio per i co.co.co che terminano il rapporto di lavoro entro il 20 maggio 2020. Questi lavoratori devono essere iscritti alla gestione separata dell’Inps.
Per il mese di aprile, chi ha già fatto domanda e ha ottenuto l’indennità di 600 euro del mese di marzo, non deve fare nulla perché gli viene erogata in automatico dall’Inps.
Indennità per i lavoratori autonomi
I lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria (Ago), riservata ad artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri che, non siano esser titolari di pensione e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria, ottengono per il mese di aprile la stessa indennità di 600 euro che hanno percepito per il mese di marzo. Sono compresi in questa categoria anche gli iscritti obbligatoriamente alla gestione autonomi commercianti, oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria Enasarco.
Indennità per i lavoratori stagionali
Rientrano in questa categoria i lavoratori stagionali, anche in somministrazione, dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, cui possono accedere i lavoratori con qualifica di stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell'arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020. Per questa categoria occorre particolare attenzione, infatti possono accedere all’indennità solo coloro che hanno lavorato per aziende identificate come inerenti al settore produttivo del turismo e degli stabilimenti balneari in base al codice ATECO individuato dalla circolare Inps 49 del 30 marzo 2020. Per accedere all’indennità di 1.000 euro per il mese di maggio questi lavoratori non devono esser titolari di pensione, avere altre forme di previdenza obbligatoria, non percepire la NASPI e non devono esser lavoratori dipendenti al 20 maggio 2020.
Per il mese di aprile, chi ha già fatto domanda e ha ottenuto l’indennità di 600 euro del mese di marzo, non deve fare nulla perché gli viene erogata in automatico dall’Inps.
Indennità per i lavoratori agricoli
Esiste anche un'indennità di 500 euro per il solo mese di aprile per i lavoratori agricoli riservata agli operai agricoli a tempo determinato purché possano fare valere nell'anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e purché non siano titolari di pensione.
L'indennità per i lavoratori dello spettacolo
Viene riconosciuta l’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio anche i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, che nel 2019 abbiano almeno 30 contributi giornalieri versati allo stesso fondo e che abbiano prodotto un reddito non superiore a 50.000 euro e che l’abbiano ottenuta per marzo. Questi lavoratori possono acceder all’indennità sono se non sono titolari di pensione o lavoratori dipendenti alla data del 17 marzo 2020. L’indennità è compatibile e cumulabile con l'indennità di disoccupazione NASpI. LA stessa indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio viene erogata agli stessi soggetti che abbiano almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, da cui deriva un reddito fino a 35.000 euro.
L’indennità per i collaboratori sportivi
Per i collaboratori sportivi l’indennità di 600 euro non viene versata dall’Inps ma dalla società Sport Salute Per i mesi di aprile e maggio viene riconosciuta l’indennità di 600 euro mensili ai lavoratori con contratti di collaborazione presso il CONI, il CIP le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP e le società sportive dilettantistiche. L’indennità non viene riconosciuta in presenza di altri redditi da lavoro in caso di percezione del reddito di cittadinanza o delle altre indennità appena viste.Le domande degli interessati, insieme a una autocertificazione che dimostri che il rapporto di collaborazione e che non si percepisce altro reddito di lavoro, vengono accettate secondo l’ordine cronologico di presentazione
I soggetti che hanno già fatto domanda per l’indennità per il mese di marzo non devono presentarne ulteriori, per i mesi di aprile e maggio viene riconosciuta automaticamente.
Bonus di 600 euro a nuove figure prima escluse
E’ riconosciuto un bonus di 600 euro per i mesi di aprile e maggio ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, purché non abbiano altri contratti di lavoro subordinato e non abbiano una pensione. Si tratta di:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
- lavoratori intermittenti, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per questi contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile.
- incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 superiore a 5.000 euro, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Indennità per colf e badanti
Ai lavoratori domestici che alla data del 23 febbraio 2020 avessero almeno un contratto di lavoro domestico per una durata complessiva massima di 10 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 500 euro, per ciascun mese corrisposta in un’unica soluzione. Il collaboratore domestico non deve convivere a casa del datore di lavoro. Le domande devono essere presentate tramite il patronato, il contact center o il sito dell'INPS.