I voucher emessi per i voli cancellati causa Covid sono in scadenza: come usarli o farsi rimborsare
Secondo le stime, i voucher emessi dalle compagnie aeree europee dall'inizio della pandemia e non ancora utilizzati valgono quattro miliardi di euro. Ora che buona parte dei buoni si avvicina alla scadenza, è bene sapere come muoversi per utilizzarli o chiedere il rimborso. Lo speciale ti aiuta con tutte le risposte ai dubbi più comuni e la consulenza legale può aiutarti a ottenere quello che ti spetta.

Secondo le stime del Corriere, le compagnie aeree europee avrebbero un tesoretto di oltre 4 miliardi di euro dovuto ai voucher emessi durante la pandemia e non ancora utilizzati. Nella maggior parte dei casi i voucher scadranno quest'anno, lasciando nelle casse dei vettori aerei parte del loro valore e lasciando che possano ottenere di fatto un doppio ricavo, grazie anche alla possibilità di rivendere i sedili non occupati.
Cancellazioni anche dopo i primi mesi di pandemia
Oltre alle cancellazioni dei voli in piena fase emergenziale, compagnie aeree come Ryanair, Easyjet e Volotea hanno continuato a cancellare voli anche dopo i primi mesi di pandemia. Come se non bastasse, con la scusa dei voli annullati "per pandemia", le compagnie aeree hanno rifilato ai propri clienti voucher al posto del rimborso in denaro che invece sarebbe loro spettato. Un comportamento che abbiamo segnalato più volte alle autorità e che ha portato l'Antitrust a sanzionare queste compagnie per pratica commerciale scorretta. Sono molti quindi i consumatori che ora si ritrovano in mano un voucher (magari anche in scadenza) a causa di una pratica illecita sanzionata anche dall'Autorità. Consumatori che quindi hanno diritto a un rimborso.
Se hai avuto problemi anche tu con i voli cancellati e i voucher offerti al posto del rimborso, rivolgiti all'assistenza legale di Altroconsumo. Richiedi gratuitamente la consulenza dei nostri legali: ti spieghermo cosa puoi fare per ottenere ciò che ti spetta.
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Voucher, le risposte ai dubbi più frequenti
Dal primo stop a tutti i viaggi nazionali e internazionali per pandemia sono passati quasi 3 anni e ora i voucher emessi dalle compagnie aeree e dai tour operator per i viaggi non effettuati stanno per scadere. Secondo alcune stime, le compagnie aeree hanno “in pancia” voucher non richiesti/rimborsati per un valore di circa 4 miliardi di euro. Che cosa fare se avete ancora questi voucher e vi siete dimenticati di riscattarli?
I voucher emessi nel 2020 dagli operatori turistici a seguito delle rinunce o cancellazioni di soggiorni o viaggi per Covid-19 nel 2020 inizialmente avevano una durata di 12 mesi. In un secondo momento, però, la durata è stata estesa automaticamente a 18 mesi. Quindi, anche chi ha una data di scadenza pari a 12 mesi, automaticamente ha una data prorogata di altri 6 mesi. Il decreto ristori bis ne ha esteso ulteriormente la durata a 24 mesi. Ora la durata dei voucher viene ulteriormente estesa automaticamente a 30 mesi. Nei casi cui il titolo di viaggio, il soggiorno e il pacchetto turistico è stato acquistato attraverso agenzia di viaggi o un portale di prenotazione con il consenso delle parti, il voucher può essere ceduto dal beneficiario all'agenzia di viaggio.
Il voucher deve essere utilizzato entro la data di scadenza, ma può essere usato anche per voli o viaggi in date successive. Per fare un esempio: un voucher che scade il 10 marzo 2023, si può utilizzare il 9 marzo 2023 per prenotare un volo da effettuarsi a giugno 2023.
Il voucher non utilizzato può essere convertito in denaro, si può quindi chiedere alla compagnia aerea, all’hotel o al tour operator il rimborso in denaro. Ricordiamo che per voli aerei, viaggi in treno e in traghetto è possibile convertire il voucher in denaro dopo 12 mesi, mentre per soggiorni in albergo e viaggi a pacchetto è possibile convertire il voucher in denaro solo dopo 30 mesi.
Il voucher di 18 mesi viene esteso a 3 anni. Per i concerti di musica leggera si ha diritto a un voucher valido 3 anni, ma se il concerto è stato proprio cancellato (non solo rinviato), si ha diritto al rimborso in denaro. Per quanto riguarda esclusivamente i biglietti dei concerti, questi rimarranno validi sempre per tre anni al massimo a patto però che l'evento sia posticipato con data certa e comunque entro il 31 dicembre 2023.
Eventi sportivi: il rimborso per gli abbonamenti per l’accesso a palestre e impianti sportivi potrà consistere, in alternativa al rimborso in denaro, nell’emissione di un voucher di pari valore utilizzabile entro 6 mesi dalla fine dell’emergenza, quindi entro il 31 gennaio 2022.
Le persone che hanno acquistato un pacchetto turistico possono esercitare il diritto di recesso nel caso in cui avrebbero dovuto fruire del soggiorno nei periodi di quarantena, permanenza domiciliare o ricovero o nel periodo di durata dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. In caso di recesso, il tour operator può offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo equivalente o superiore o, in alternativa, procedere al rimborso entro 14 giorni di quanto pagato, anche sotto forma di voucher di 24 mesi di pari importo.
Le gite scolastiche restano sospese. Per le famiglie che hanno già pagato per il viaggio d'istruzione del proprio figlio è previsto il rimborso integrale delle somme pagate oppure l'emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro 24 mesi.
È sempre corrisposto il rimborso con restituzione della somma versata, senza emissione di voucher, quando il viaggio o l'iniziativa di istruzione riguarda la scuola dell'infanzia o le classi terminali della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado nonché, secondo per i soggiorni di studio degli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado nell'ambito dei programmi internazionali di mobilità studentesca previsti per gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021.
Problemi a contattare la compagnia? Ecco cosa fare
In diversi casi ci avete segnalato difficoltà a contattare la compagnia aerea per richiedere il rimborso o per ricevere informazioni riguardo il cambio dei biglietti acquistati e annullati in seguito all'emergenza sanitaria o nella fase successiva al 3 giugno. In un primo momento questo poteva essere riconducibile a disguidi momentanei dovuti al periodo di sovraccarico di richieste, ma ora questa motivazione non può più essere ritenuta valida. Che fare allora? In questi casi è consigliabile inviare una Pec alla compagnia aerea: così sarà possibile dimostrare di aver inoltrato la richiesta nei termini indicati.
La procedura per aprire una casella Pec è piuttosto semplice e, in alcuni casi, ci sono alcuni provider che offrono il servizio gratis.
La procedura da seguire con Aruba
Di Pec e di come attivare una propria casella personale abbiamo parlato sul numero di settembre di Innova. Vediamo nel dettaglio la procedura da seguire con Aruba:
- Scegli il provider
Per esempio su Aruba, uno dei più popolari, puoi scegliere tra diverse tipologie di caselle Pec. Per gli usi più comuni basta quella standard (disponibile a partire da 5 euro più Iva all'anno). - Registrati o fai login
Se sei già registrato al sito puoi inserire le tue credenziali, altrimenti dovrai fare una nuova registrazione. - Fornisci i dati
Il modulo da riempire richiede una serie di dati tra cui indirizzo, codice fiscale, luogo e data di nascita e l'indirizzo email tradizionale al quale è possibile mandare un avviso ogni volta che arriva un messaggio Pec. - Scegli l'indirizzo
A questo punto puoi decidere come sarà composto il tuo indirizzo Pec e scegliere la password.
Puoi scrivere alla compagnia aerea utilizzando il modello di lettera che trovi nel nostro speciale, indicando i dati e inserendo i dettagli relativi al volo. Ricordiamo che la Pec ha a tutti gli effetti valore legale come una raccomandata: con la ricevuta sarà quindi possibile dimostrare di aver inoltrato la richiesta entro i termini, come previsto dal decreto n. 9/2020.
Di seguito trovate gli indirizzi Pec delle principali compagnie aeree:
Compagnia aerea | Indirizzo Pec |
---|---|
AEROFLOT | AEROFLOT@LEGALMAIL.IT |
AIR CHINA | AIRCHINA.ROMA@PEC.IT |
AIR EUROPA | AIREUROPA@PEC.IT |
AIR FRANCE | AFADMIN@PEC.AFKL.IT |
ALITALIA | AMMINISTRAZIONESTRAORDINARIA.PEC@GRUPPO.ALITALIA.IT |
AMERICAN AIRLINES | 06704950580RI@LEGALMAIL.IT |
BLU PANORAMA | BLUEPANORAMAAIRLINES@LEGALMAIL.IT |
BRITISH AIRWAYS | BRITISHAIRWAYSPLC@PEC.IT |
BRUSSELS AIRLINES | BRUSSELS.AIRLINES@LEGALMAIL.IT |
EASYJET | EASYJET@LEGALMAIL.IT |
IBERIA | IBERIA.ITALIA@PEC.IT |
KLM | KLMADMIN@PEC.AFKL.IT |
LUFTHANSA | AMMINISTRAZIONE.LH@PEC.IT |
NEOS AIR | NEOSAIR@PEC.IT |
RYANAIR | FRITALY@LEGALMAIL.IT |
TAP PORTUGAL | TAP.PORTUGAL@LEGALMAIL.IT |
TURKISH AIRLINES | TURKISHAIRLINES@LEGALMAIL.IT |
VUELING | VUELINGAIRLINESITALY@LEGALMAIL.IT |
Cosa fare se ti hanno cancellato il volo
Se ti hanno cancellato il volo, puoi chiedere, direttamente sul sito della compagnia, il rimborso del biglietto (da effettuarsi entro 7 giorni) oppure un volo alternativo non appena possibile o in altra data di tuo gradimento. Ricorda che hai inoltre diritto a un ulteriore indennizzo monetario, che varia in base alla data della partenza e alla tratta. Vediamo nel dettaglio:
Se non ti è stato offerto un volo alternativo che ti consente di partire non più di un'ora prima dell'orario previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di due ore dopo l'orario d'arrivo previsto, puoi richiedere un indennizzo pari a:
- 250 euro, per le tratte inferiori a 1500 km;
- 400 euro, per le tratte intra-Ue superiori a 1500 km e per le tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
- 600 euro, per voli intra-Ue superiori a 3500 km.
Se non ti è stato offerto un volo alternativo che ti consente di partire non più di due ore prima dell'orario previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di quattro ore dopo l'orario d'arrivo previsto, puoi richiedere un indennizzo pari a:
- 250 euro, per le tratte inferiori a 1500 km;
- 400 euro, per le tratte intra-Ue superiori a 1500 km e per le tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
- 600 euro, per voli intra-Ue superiori a 3500 km.
Se il tuo volo parte tra più di 15 giorni, non hai diritto ad alcun indennizzo.
Per richiederlo occorre inviare direttamente alla compagnia una lettera per la richiesta di indennizzo per cancellazione voli. Come esempio puoi usare il modello che avevamo messo a disposizione degli utenti proprio per i problemi con Ryanair. La compagnia aerea può, però, ridurre l’ammontare dell'indennizzo del 50% se la riprotezione su un volo alternativo comporta un ritardo all’arrivo di non più di 2, 3 o 4 ore (sulla base delle distanze chilometriche) rispetto all’orario del volo originariamente prenotato.
Se sei nostro socio puoi chiamare per ulteriori chiarimenti la consulenza giuridica al numero 02 6961550 (dal lunedì al venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00).