Consigli

Guerra in Ucraina: per dare un aiuto concreto

In questo momento difficile, si sono messe all'opera tante organizzazioni ed enti che portano aiuti di ogni genere alla popolazione colpita dalla guerra. E gli Italiani non si sono tirati indietro con le loro donazioni. Ma come è possibile scegliere bene a chi affidare i nostri aiuti? Noi di Altroconsumo vogliamo dare una mano segnalando due iniziative serie e dando alcuni consigli a chi non sa a chi rivolgersi.

07 marzo 2022
Aiuti all'Ucraina

Molte sono le organizzazioni che, in questo difficile momento, sono attive per dare un aiuto concreto all’Ucraina e che stanno facendo un ottimo lavoro. Anche noi di Altroconsumo, per quanto possibile, vogliamo fare la nostra parte: innanzitutto aiutando chi, volendo entrare in contatto con le iniziative in campo, non saprebbe a chi rivolgersi. Ecco perché abbiamo deciso di segnalarne due, diverse ma accomunate dallo stesso obiettivo di portare soccorso umanitario serio, efficace e professionale là dove più serve.

La prima è senz’altro la campagna lanciata da Croce Rossa Italiana in collaborazione, tra gli altri, con soggetti istituzionali quali UNICEF e UNHCR per finanziare “il supporto alla popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini”: dona.cri.it/emergenzaucraina

La seconda è quella di Fondazione Soleterre, onlus attiva nell’ambito dell’oncologia pediatrica con cui abbiamo già collaborato in passato e che, anche in questo frangente, si sta occupando di mettere in salvo e dare assistenza in particolare ai bambini ucraini malati oncologici e alle loro famiglie: soleterre.org/ucraina.

Come scegliere un ente a cui fare una donazione

Oltre a queste due iniziative, ci cono molte altre realtà che operano nell'ambito degli aiuti umanitari in Ucraina. L'importante è scegliere quelle che lo fanno correttamente e con serietà. Esistono alcuni criteri per scegliere bene a chi affidare i nostri aiuti, con un minimo di impegno anche da parte nostra: vediamo da dove cominciare.

  • Spulciate il sito
    Le informazioni riportate sul sito dell'ente non devono essere generiche, devono essere presenti indirizzi e numeri di telefono e le pagine devono essere aggiornate. Per le raccolte fondi deve figurare il codice fiscale, che sta a significare che l'associazione è registrata all'Agenzia delle entrate.
  • Chiarezza prima di tutto
    Sono da favorire le associazioni che spiegano con chiarezza come vengono utilizzate le donazioni, indicando i destinatari e dando modo di controllare l'avanzamento del progetto. Preferisci sempre chi può darti prove dei risultati raggiunti.
  • Controllate i bilanci 
    Le organizzazioni sono tenute a mettere ogni anno a disposizione i loro bilanci sul sito web o a inviarli ai loro soci. Si tratta di un elemento essenziale di trasparenza. Bisogna anche assicurarsi che i bilanci siano sempre certificati da un revisore contabile. Rendere noti i propri dati economici è un segnale di trasparenza e di credibilità, ma servono regole. Il rendiconto deve essere dettagliato e coerente con gli obiettivi del progetto: le voci per pubblicità e comunicazione, per esempio, non devono rappresentare quote troppo elevate.
  • Quanto raggiunge lo scopo per cui si è donato? 
    Bisogna guardare quanto è destinato al mantenimento della struttura e quanto finisce in progetti solidali. Il cittadino ha diritto di sapere quanto del proprio versamento raggiunge lo scopo per cui si è donato. Le organizzazioni non profit di solito destinano tra il 7 e il 20% di ogni donazione alla propria struttura.