Ingredienti miracolosi nei dimagranti? Il trucco non c'è
Promettono di bruciare i grassi e di perdere peso facilmente e senza sforzi. Kilocal, XLS bruciagrassi, Giorno e Notte dimagrante...di integratori in commercio che si propongono per dimagrire c’è l’imbarazzo della scelta. Al loro interno contengono quasi sempre le stesse sostanze. Questi prodotti alleggeriscono davvero il girovita o soltanto il portafogli? Vi diciamo se sono efficaci.

Perdere peso rapidamente e senza fatica: queste sono generalmente le promesse degli innumerevoli integratori venduti come dimagranti. A volte può capitare di cadere nella tentazione di credere ai benefici miracolosi di alcuni ingredienti utilizzati in questi prodotti. Ma sono davvero efficaci? Quali sono i “principi attivi” più comuni presenti in questi prodotti? Si tratta di prodotti sicuri per la nostra salute? È meglio acquistarli in farmacia oppure online? Esistono integratori in grado di ridurre pancia e fianchi Ecco tutte le risposte.
Integratori per dimagrire: quali sono?
A che tipo di prodotti ci riferiamo quando parliamo di integratori dimagranti? Possiamo fare qualche esempio citando alcuni dei prodotti più pubblicizzati: Kilocal, XLS bruciagrassi, Aboca Adiprox, Drenax forte slim, Dietalinea BruciaKal, Kalory Emergency 1000, Erba vita Peso stop, Nutrifarma reduxlin, Salugea Biosnel, Adipoxan dimadren, Esi Fit Attiva Con Caffeina, KCalory Bruciagrassi thermogen Notte, Giorno e Notte dimagrante.
Integratori venduti in farmacia e online: ci sono differenze?
In termini di ingredienti utilizzati, in genere non vi sono differenze tra integratori che si acquistano in farmacia e prodotti che troviamo su siti online: le sostanze a cui vengono attribuiti effetti “bruciagrassi” sono generalmente le stesse.
Quello che può capitare nella vendita online è il maggior riscontro di irregolarità nella comunicazione di questi prodotti. Per esempio, vengono più facilmente enfatizzate diciture non autorizzate relativamente alle sostanze presenti, attribuendo effetti non provati. Oppure le irregolarità riguardano gli integratori più in generale: per esempio, la legge sugli integratori stabilisce che non è consentito fare riferimento ai tempi o alla quantità di perdita di peso conseguenti al loro impiego, mentre online è facile imbattersi in frasi del tipo “7 kg in 7 giorni”. Indicazioni che invece non sono in genere riportate sulle confezioni dei prodotti, perché per la loro commercializzazione, deve essere inviata una copia dell’etichetta al ministero della salute e quindi c’è più attenzione da parte dei produttori.
Quando si acquista online, specialmente da siti stranieri, non è difficile trovare poi integratori non notificati al ministero, con il rischio di imbattersi in prodotti contenenti sostanze dannose per la salute, come ad esempio farmaci. Questo perché, nonostante i controlli, in rete le truffe sono più diffuse e più difficili da monitorare.
Esistono integratori per pancia piatta e fianchi?
Non esistono integratori in grado di eliminare il grasso in punti precisi, così come non esistono diete che ci consentano di snellire maggiormente alcune parti del corpo.
In effetti, si possono trovare in commercio alcuni integratori che promettono, per esempio, di ottenere una pancia piatta. All’interno di questi prodotti, però, sono aggiunte sostanze a cui è attribuito un presunto effetto drenante o di eliminazione dei gas intestinali, facendo leva quindi su un’azione di riduzione del gonfiore addominale. Come afferma però il ministero della salute nelle sue linee guida, ai fini dello smaltimento del grasso in eccesso, non si deve indurre a far credere che sia possibile ottenere risultati utili attraverso l’uso di prodotti volti a favorire il transito intestinale, la diuresi o il drenaggio dei liquidi corporei in eccesso. Da tenere presente, poi, che per facilitare la diuresi è sufficiente bere molto e consumare alimenti molto ricchi di acqua come frutta e verdura.
Esistono integratori per dimagrire più velocemente?
No, non esistono. Dobbiamo considerare innanzitutto che non esiste alcun integratore alimentare che di per sé possa farci perdere peso senza modificare il nostro stile di vita, cioè senza la necessità di seguire una dieta controllata e svolgere un’adeguata attività fisica. Come infatti sottolinea il ministero della salute nelle sue raccomandazioni sugli integratori per il controllo e la riduzione del peso, il ruolo degli integratori non va enfatizzato.
Dato che non esistono quindi integratori che di per sé ci facciano dimagrire, non dobbiamo credere nemmeno che esistano sostanze che possano promuovere una perdita di peso più rapida. Oltretutto, non è da favorire un calo di peso troppo rapido, perché avviene a spese soprattutto dell’acqua corporea e della massa magra (e non quindi del grasso in eccesso) e favorisce recuperi di peso altrettanto rapidi.
Ci sono integratori specifici per dimagrire in menopausa?
Le sostanze utilizzate negli integratori proposti per dimagrire sono le stesse che ritroviamo nei prodotti consigliati in modo specifico per perdere peso in menopausa. Con l’avanzare dell’età si assiste a una fisiologica diminuzione dell’energia che viene spesa per il funzionamento basale del nostro organismo, il che può favorire l’aumento di peso se non si controlla l’assunzione calorica e non si pratica una regolare attività fisica. Da qui probabilmente è nata l’idea di proporre integratori di questo tipo per questa fase della vita.
Anche se vogliamo dimagrire in menopausa, come in altre fasi, dobbiamo considerare che per dimagrire dobbiamo modificare il nostro stile di vita: per perdere peso si deve instaurare un deficit calorico, cioè dobbiamo introdurre meno energia di quanta ne bruciamo. Non serve altro.
Quali sostanze naturali contengono? Sono efficaci?
Sono diverse le sostanze che possiamo trovare in questi prodotti: si tratta principalmente di estratti vegetali (ad esempio caffè verde, guaranà, carciofo, garcinia, tè verde), di sostanze ottenute da piante (come il glucomannano, che deriva dalle radici della pianta di konjac, e i chetoni derivati dal lampone, sostanze responsabili dell'aroma caratteristico di questo frutto) e di minerali, come ad esempio il cromo.
Sono efficaci? In realtà non vi sono prove a sostegno dell’effetto dimagrante di queste sostanze. Alcuni studi non evidenziano alcun effetto. Dove invece qualche effetto si osserva, è di scarsa entità e poco credibile, perché la metodologia con cui tali studi sono condotti non è solida e le persone coinvolte sono spesso in numero esiguo.
A complicare è il fatto anche che la maggior parte degli integratori contengono più sostanze, il che rende difficile isolare gli effetti di ogni ingrediente e prevedere il risultato della combinazione. Inoltre, dosaggi e quantitativi di componenti attivi variano ampiamente tra gli integratori.
Non ci sono miracoli e scorciatoie, dunque: bisogna perdere peso nel modo corretto e per farlo sono fondamentali la dieta giusta e l’esercizio fisico.
Possono fare male alla salute? Quali sono i rischi?
Una delle convinzioni che ci spingono ad acquistare integratori riguarda il senso di sicurezza che ammanta questi prodotti. Del resto, se ci concentriamo sui prodotti proposti per perdere peso, si tratta di estratti e preparati vegetali, fibre, minerali, cioè sostanze naturali, e in quanto tali la percezione è che non possano far altro che bene.
Gli integratori non sempre sono innocui: potrebbero provocare reazioni avverse e interagire tra loro e con i farmaci(sono in grado, infatti, di influenzare il modo in cui i medicinali vengono assorbiti ed eliminati dall’organismo). Senza considerare che, per moltissime sostanze, la loro sicurezza a lungo termine non è stata ancora valutata.
Si tratta di un fenomeno sottostimato: infatti, quando gli eventi indesiderati non sono così gravi da giustificare il ricorso all’aiuto medico, difficilmente chi usa gli integratori li attribuisce al loro consumo. Questo fa sì che il problema sia sottostimato.
Cosa dicono gli studi scientifici sull’efficacia delle singole sostanze
Per ciascuno dei principali ingredienti ai quali viene attribuito un effetto dimagrante, abbiamo verificato la letteratura scientifica sul tema per capire se vi sono prove che il loro utilizzo possa essere effettivamente utile. Per ognuno, abbiamo indicato anche le informazioni disponibili in merito alla sicurezza del loro uso.
Abbiamo preso in considerazione le seguenti sostanze: acai, ananas, caffè verde, carciofo, chetoni di lampone, cromo, fagiolo, garcinia, glucomannano, guaranà, pepe, tè verde.
Acai
L’acai o açaì (pronunciato assaì) è il frutto di una palma (Euterpe oleracea) originaria dell'America centrale e meridionale, che cresce spontanea nella foresta amazzonica in Brasile e che produce bacche di colore viola dall'aspetto simile ai mirtilli. Le bacche di acai sono ricche di antociani, sostanze che conferiscono a molti frutti e ortaggi il caratteristico colore rosso-arancio e blu-viola, ai quali vengono attribuite le proprietà benefiche di questo frutto.
Dove si trova?
Lo possiamo trovare in diversi prodotti proposti per favorire, tra le varie funzioni, anche il controllo e la perdita di peso. Per esempio, come ingrediente principale è presente in Longlife Açai e Succo di Acai Salugea e insieme ad altre sostanze in Kilocal Brucia Grassi e Carboidrati.
È efficace?
Gli integratori contenenti acai sono in genere promossi per favorire il metabolismo dei grassi e dei carboidrati e quindi la perdita di peso, ma anche come antinvecchiamento e per proteggere il cuore.
In realtà non ci sono prove a sostegno dei possibili effetti di questo frutto nei confronti di qualsiasi condizione di salute.
L’acai non sembra nemmeno essere efficace nella riduzione della glicemia e dei livelli di colesterolo nelle persone in sovrappeso. Le sostanze presenti nelle bacche di acai (polifenoli, vitamine, minerali), peraltro, si trovano anche in molti altri vegetali: per assumerle, quindi, basta consumare frutta e verdura nella giusta quantità e varietà.
Secondo il ministero della salute possono essere riportate sulle confezioni dei prodotti contenenti acai le indicazioni antiossidante; metabolismo dei lipidi e dei carboidrati; regolarità del transito intestinale.
È sicuro?
Come riporta il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa dell’Istituto nazionale per la salute statunitense, non sono noti effetti avversi a seguito del consumo di acai. Tuttavia, il consumo del succo derivato non pastorizzato è stato collegato a una malattia provocata da un parassita chiamata tripanosomiasi americana (nota anche come malattia di Chagas).
Il consumo di acai potrebbe influenzare i risultati dei test di risonanza magnetica (la polpa del frutto è stata utilizzata sperimentalmente come mezzo di contrasto preso per via orale per la risonanza magnetica del tratto digestivo). Non è noto se sia sicuro utilizzare acai durante la gravidanza e l'allattamento.
Ananas
Al frutto della pianta tropicale dell’ananas (Ananas comosus), ricco di vitamine e minerali, viene spesso attribuita la capacità di bruciare i grassi. Probabilmente ciò deriva dal fatto che l’ananas, soprattutto nel suo gambo, contiene una sostanza chiamata bromelina, in grado di scindere le proteine facilitandone la digestione.
Dove si trova?
L’ananas è presente in diversi integratori proposti per dimagrire, come per esempio Super Ananas Slim Intensive, Kilocal, Salugea Biosnel, Adipoxan dimadren, nei quali si accompagna ad altre erbe. Generalmente l’effetto attribuito all’ananas in questi prodotti è quello di drenare i liquidi, che possono accumularsi principalmente a livello degli arti inferiori, e quindi di “sgonfiare”.
È efficace?
Premesso che è scorretto indurre a credere che si possa in qualche modo controllare il peso corporeo agendo sulla ritenzione idrica, in letteratura scientifica non sono riportati studi sull’uomo che dimostrino che l’ananas abbia effetto sulla riduzione dell’apporto calorico e sulla perdita di peso, né vi sono prove sufficienti che l’ananas e la bromelina contenuta al suo interno siano efficaci per altre finalità salutistiche.
Non vi sono prove a supporto della loro utilità neanche per la prevenzione o il trattamento della cellulite. Anche riguardo a quest’ultimo effetto, non è stata approvata da parte di Efsa alcuna indicazione, in quanto per legge agli alimenti non possono essere attribuite le proprietà di prevenire o curare malattie (la cellulite, infatti, è un'infezione comune della pelle causata da alcuni batteri).
Secondo le linee guida del ministero, invece, gli effetti fisiologici (cioè intesi come un’ottimizzazione di una funzione naturale dell’organismo e non come un effetto farmacologico) che possono essere attribuiti all’ananas sono: funzione digestiva; drenaggio dei liquidi corporei (pesantezza delle gambe); funzionalità del microcircolo; contrasto degli inestetismi della cellulite. Come talvolta accade, ministero ed Efsa si trovano in disaccordo rispetto agli slogan concessi.
È sicuro?
In letteratura sono riportati pochi effetti avversi causati dalla bromelina. Gli effetti più comunemente osservati sono mal di testa, disturbi di stomaco e diarrea. Non è noto se sia sicuro utilizzare questo tipo di integratori durante la gravidanza o l'allattamento. La bromelina può interagire con alcuni farmaci, come l'antibiotico amoxicillina.
Caffè verde
Quando si parla di caffè verde (in genere negli integratori si usa Coffea arabica) si intende il chicco di caffè essiccato e non ancora sottoposto a tostatura. Alcuni studiosi hanno suggerito che l’estratto di caffè verde potrebbe essere d’aiuto per controllare il peso corporeo. Le sue proprietà sarebbero dovute, oltre alla caffeina naturalmente presente (in virtù del suo lieve effetto termogenetico, cioè di aumento del dispendio energetico), anche al suo contenuto in acidi clorogenici, polifenoli che secondo alcuni potrebbero favorire la perdita di peso attraverso la riduzione dell’assorbimento del glucosio nell’intestino.
Dove si trova
Il caffè verde è presente in diversi integratori “dimagranti”, da solo o insieme ad altre sostanze, ad esempio Kilocal bruciagrassi, Esi caffè verde, Bodyline Caffe Verde Forte, Vitarmonyl Caffè Verde Matè, Forma Plus (di questo prodotto abbiamo parlato in questo speciale: 10 consigli per individuare la pubblicità truffa sulla salute.)
È efficace?
Dall’esame della letteratura scientifica sul tema, non esistono prove a sostegno dell’effetto dimagrante del caffè verde. Questo perché i pochi studi esistenti sull’uomo sono di bassa qualità metodologica e arruolano un numero troppo ridotto di persone. In alcuni studi si osserva un effetto, ma è di scarsa entità e poco credibile, perché la metodologia con cui tali studi sono condotti non è solida.
L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha bocciato per mancanza di prove claims come favorisce la perdita e il controllo del peso, agisce riducendo l’assorbimento di zuccheri dal tratto digestivo e gli acidi clorogenici contribuiscono a mantenere normali livelli di glucosio nel sangue.
Nelle linee guida redatte dal ministero, per il caffè non vi è nessun riferimento a effetti legati al peso corporeo, si cita solo vagamente un’azione di “sostegno metabolico”. Nella pubblicità e sulle confezioni di integratori contenenti caffè, quindi, non è possibile attribuire a questa sostanza effetti di questo tipo.
È sicuro?
Secondo l’Istituto nazionale per la salute degli Stati Uniti, l'estratto di chicchi di caffè verde sembra essere ben tollerato. Estratti di caffè verde assunti in dosi fino a 1000 mg al giorno (quantità massima presente in genere negli integratori) fino a 12 settimane non hanno dato problemi. La sicurezza dell'uso a lungo termine invece non è nota.
Il caffè verde contiene caffeina, per cui potrebbe causare effetti collaterali legati all’assunzione di questa sostanza. Non ci sono abbastanza informazioni, invece, per sapere se sia sicuro assumere integratori a base di caffè verde in gravidanza o durante l'allattamento.
Il caffè verde, infine, potrebbe interagire con alcuni farmaci (ad esempio, con quelli a base di efedrina e per curare asma e depressione) e con alcuni integratori (ad esempio contenenti Echinacea e melatonina).
Carciofo
Il carciofo (Cynara scolymus) è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo. Per uso alimentare si consuma il ricettacolo del fiore, mentre a scopo medicinale se ne utilizzano in genere le foglie, la parte cioè che in genere viene scartata. I costituenti chimici più importanti presenti in questo vegetale sono i polifenoli, considerati i principi attivi di questa pianta: flavonoidi, tannini e i derivati dell’acido clorogenico, tra i quali la cinarina.
A questo ortaggio vengono spesso attribuite proprietà “dimagranti”, probabilmente a seguito di studi effettuati su animali nei quali la somministrazione di carciofo avrebbe ridotto i livelli di grassi nel sangue.
Dove si trova
Con la presunta funzione di agire sul peso corporeo troviamo, per esempio, il carciofo in Arkopharma Arkofluidi carciofo + aloe e in Pesoforma Nature Detox Integratore Snellente al Carciofo.
È efficace?
Dall’analisi della letteratura scientifica sul tema si evince che la somministrazione di prodotti a base di carciofo non avrebbe alcun effetto sul peso corporeo.
L’Efsa, chiamata a dare il suo parere sugli slogan relativi al controllo del peso, non si è ancora espressa in merito. In attesa che i claims su tali sostanze vengano definiti a livello comunitario, valgono come riferimento le linee guida ministeriali. È interessante comunque notare che la Commissione Europea, sulla base dell’opinione dell’Efsa, non ha autorizzato gli slogan legati al possibile effetto diuretico del carciofo, poiché non vi sono prove che un aumento della diuresi nelle persone sane costituisca un beneficio.
Secondo il ministero della Salute possono essere riportate sulle confezioni dei prodotti contenenti carciofo le seguenti indicazioni, relative a effetti fisiologici: funzione digestiva; funzione epatica; funzioni depurative dell'organismo; metabolismo dei lipidi; antiossidante; drenaggio dei liquidi corporei; funzionalità delle vie urinarie. Come spesso accade, ministero ed Efsa si trovano in disaccordo sugli slogan concessi.
È sicuro?
L'EMA, Agenzia Europea per i Medicinali, informa che sono stati segnalati, a seguito di ingestione di farmaci vegetali contenenti foglie di carciofo, alcuni effetti avversi quali leggera diarrea con spasmo addominale, nausea e bruciore di stomaco. Potrebbero verificarsi, inoltre, reazioni allergiche. Prodotti contenenti foglie di carciofo non dovrebbero essere utilizzati in pazienti con disturbi del fegato e dei dotti biliari e nelle persone allergiche alle piante della famiglia delle Asteraceae (come lattuga, radicchio, cicoria, cardo, topinambur, tarassaco, margherite).
Torna all'inizioChetoni di lampone
I chetoni di lampone sono sostanze responsabili dell'aroma caratteristico e intenso del lampone (nome botanico: Rubus idaeus).
Presenti anche in altri frutti (ad esempio kiwi, pesche, uva, mele, rabarbaro), si ritiene che i chetoni di lampone possano aumentare il metabolismo, aumentare la velocità con cui l'organismo brucia i grassi e ridurre l'appetito.
Dove si trovano
Si riportano alcuni esempi di integratori proposti per la perdita di peso contenenti chetoni di lampone: Plantapol Raspberry ketone forte, Ovf Ketone Forte, Weightworld Raspberry ketone pure, Keto diet. In quest’ultimo prodotto il nome “keto”, più che essere riferito ai chetoni di lampone presenti (chiamati in inglese “ketones”) ha probabilmente come scopo quello di richiamare la dieta chetogenica, un regime alimentare fortemente ipocalorico in cui, rispetto a quanto indicato nelle linee guida per una sana alimentazione, vi è una severa riduzione della quantità di carboidrati da consumare giornalmente e, di conseguenza, un aumento dei quantitativi di proteine e grassi. La popolarità di questo tipo di dieta è data dalla sua efficacia nella perdita di peso nel breve periodo.
Va detto però che la dieta chetogenica non è una dieta per tutti: è infatti utilizzata come terapia, quindi sotto controllo medico, e solo in casi eccezionali, a pazienti accuratamente selezionati (è usata, per esempio, in casi di obesità in presenza di altre malattie associate come ipertensione e diabete di tipo 2 e in casi di epilessia). Non dev’essere effettuata, quindi, sulla base del "fai da te", perché se condotta senza controlli può essere dannosa per la salute. A maggior ragione se consideriamo che è controindicata in presenza di alcune patologie o condizioni, come insufficienza epatica, cardiaca e renale, diabete di tipo 1, gravidanza e allattamento.
Sono efficaci?
Sebbene questi composti siano presentati come efficaci nel “bruciare i grassi”, non esistono prove a sostegno di questa affermazione. Mancano infatti studi clinici che possano dimostrarlo.
Per questo motivo la Commissione europea, sulla base dell’opinione di Efsa, non ha autorizzato per l'estratto di lampone affermazioni quali: “aiuta ad aumentare la termogenesi, che a sua volta aiuta il controllo del peso”, “favorisce la sensazione di sazietà dopo i pasti”, “aiuta a controllare l'appetito e la fame”, “utile per facilitare la perdita di peso”. Anche il ministero della salute non ammette, per il lampone, alcuna indicazione relativa al peso corporeo. Di conseguenza, è vietata qualsiasi dicitura che contempli un simile effetto sulle confezioni e nella pubblicità degli integratori contenenti questo frutto.
È sicuro?
Quando consumiamo lamponi assumiamo anche i chetoni presenti e in questi casi non vi sono problemi. Secondo l’Istituto Nazionale della salute statunitense, invece, se usati come integratori, non disponiamo di sufficienti informazioni per affermare se siano sicuri o meno.
I chetoni hanno una struttura chimica simile a una sostanza stimolante chiamata sinefrina, presente nella buccia dell'arancia amara. Vi è quindi la possibilità che possa causare nervosismo, aumentare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.
Non sappiamo poi se sia sicuro consumare integratori contenenti chetoni in gravidanza e allattamento.
I chetoni di lampone potrebbero, infine, ridurre gli effetti del warfarin, farmaco utilizzato per fluidificare il sangue, il che potrebbe aumentare il rischio di coaguli.
Cromo
Presente in molti alimenti (soprattutto cereali integrali, ortaggi, frutta secca), il cromo, più specificatamente il cromo trivalente, è un oligominerale essenziale. Poiché consente la funzionalità dell’insulina, se la dieta ne contiene troppo poco, l'organismo non è in grado di utilizzare il glucosio in modo efficiente.
Dove si trova?
Troviamo il cromo in diversi integratori proposti per perdere peso: Kalory Emergency 1000, Kilocal donna, Dietalinea BruciaKal, Erba vita Peso stop Bruciagrassi.
È efficace?
Il cromo viene spesso proposto per perdere peso e ridurre il grasso corporeo. Tuttavia, gli studi clinici hanno rilevato solo un effetto molto limitato ed è improbabile che questi benefici facciano la differenza in termini di salute o di aspetto. Più precisamente, una revisione degli studi disponibili del 2019 ha rilevato che chi assumeva integratori di cromo perdeva, nell'arco di poche settimane, poco più di mezzo chilo in più rispetto a chi non ne faceva uso e, allo stesso modo, anche la riduzione della percentuale di grasso corporeo era irrilevante..
Non vi sono prove, quindi, a supporto dell’utilità del cromo per la perdita di peso, così come non vi sono evidenze che abbia effetti sui livelli di colesterolo e trigliceridi.
Alcuni studi suggeriscono che il cromo potrebbe aiutare a controllare la glicemia. Non vi sono però prove chiare a sostegno di questo beneficio: i risultati degli studi clinici sono infatti contrastanti, a causa del numero ridotto di pazienti coinvolti, delle differenze nelle caratteristiche dei partecipanti, nelle formulazioni e nel dosaggio degli integratori.
Poiché mancano prove a supporto degli effetti legati alla perdita o al mantenimento del peso, la Commissione Europea non ha autorizzato per il cromo slogan relativi a questi effetti. Le uniche diciture autorizzate sono: il cromo contribuisce al normale metabolismo dei macronutrienti e contribuisce al mantenimento di livelli normali di glucosio nel sangue.
È sicuro?
Gli integratori di cromo potrebbero provocare mal di stomaco e sono stati, inoltre, segnalati alcuni casi di danni ai reni, al fegato e alla muscolatura. Gli effetti dell'assunzione di cromo a lungo termine, in ogni caso, non sono stati ben studiati . Dosi giornaliere fino a 1000 μg di cromo sembrerebbero comunque sicure (in Italia, negli integratori, ne è ammesso un quantitativo massimo giornaliero di 250 μg). Vi è la possibilità, infine, che gli integratori di cromo possano interagire con alcuni farmaci antidiabetici.
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Fagiolo bianco
Il fagiolo bianco (Phaseolus vulgaris), coltivato in tutto il mondo, è un legume originario del Messico, dell'America centrale e del Sud America. Il suo estratto si ritrova come ingrediente in alcuni integratori alimentari proposti per la perdita di peso.
Dove si trova
Il fagiolo bianco è presente, per esempio, negli integratori Dietalinea BruciaKal, Erba vita Fagiolo baccello, Nutrifarma reduxlin, Named Bean Forte.
È efficace?
Secondo alcuni il potere dimagrante di questa pianta sarebbe dovuto alla presenza di faseolamina, una sostanza proteica contenuta all’interno del fagiolo. In studi su animali questa sostanza si è rivelata in grado di inibire l’attività dell’enzima (α-amilasi) responsabile della digestione dell’amido, di cui ne sono ricchi alimenti come pane e pasta. Ciò impedirebbe quindi la trasformazione dei carboidrati complessi in zuccheri semplici, limitando così l’assimilazione delle calorie derivanti da questi nutrienti e da qui un effetto sulla perdita di peso. Ma è proprio così?
L’analisi della letteratura scientifica rivela che non vi sono prove a sostegno dell’utilità del fagiolo bianco e della faseolamina nella perdita di peso: alcuni studi non evidenziano alcun effetto; dove invece qualche effetto si osserva, è talmente lieve (si tratta di riduzioni di poco più di mezzo chilo in poche settimane) da non risultare utile. A ciò si aggiunge la bassa qualità degli studi, in cui le persone coinvolte sono spesso in numero esiguo. Per gli stessi motivi l’Efsa ha bocciato, per la faseolamina, lo slogan “aiuta a dimagrire.
Anche l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), nella sua valutazione su questa pianta, ha concluso che non vi sono prove sufficienti a sostegno dei benefici attribuiti al fagiolo. Secondo l’agenzia, però, per il fatto che ne è dimostrato un utilizzo tradizionale di lunga data, come medicinale vegetale è considerato efficace solo per aumentare la quantità di urina, come coadiuvante nei disturbi minori del tratto urinario.
Per il ministero della salute è possibile riportare sulle confezioni di prodotti contenenti fagiolo bianco le diciture “drenaggio dei liquidi corporei” e “metabolismo dei carboidrati”.
È sicuro?
Come riporta l’Istituto nazionale della salute statunitense, gli effetti avversi segnalati relativamente al Phaseolus vulgaris comprendono mal di testa, feci molli, flatulenza e costipazione. Negli studi clinici non sono stati riportati effetti indesiderati gravi per dosi giornaliere fino a 3 g al giorno (negli integratori il quantitativo di fagiolo per dose giornaliera è in genere inferiore), ma nessuno studio è durato più di 13 settimane. Manca quindi una valutazione a lungo termine della sostanza.
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Garcinia Cambogia
È una piccola pianta che cresce spontaneamente nell'India meridionale, in Vietnam, Cambogia e Filippine. La polpa e la scorza del frutto contengono elevate quantità di acido idrossicitrico (HCA), un composto che, secondo alcuni, è in grado di inibire la lipogenesi (processo biochimico mediante il quale l'organismo sintetizza i grassi) e di sopprimere l’appetito, portando a una riduzione del peso corporeo.
Dove si trova
Ecco alcuni esempi di integratori consigliati per perdere peso contenenti garcinia: ESI Garcinia cambogia, XLS Bruciagrassi, Longlife Garcinia, Line@ Garcinia Cambogia EXTRAFORTE.
È efficace?
Una recente revisione degli studi disponibili sul tema non ha rilevato, in adulti obesi o in sovrappeso, alcun effetto dei prodotti a base di Garcinia cambogia sulla perdita di peso. Non vi sono, quindi, prove per consigliare questa pianta.
In passato l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva sanzionato alcune società distributrici di integratori contenenti anche garcinia: la pubblicità di questi prodotti dichiarava che la loro assunzione avrebbe permesso di dimagrire notevolmente e in breve tempo, senza la necessità di una corretta alimentazione o di attività fisica regolare, fondamentali per poter perdere peso.
Nessuno slogan è ammesso dal ministero della salute per la garcinia. Indicazioni ammesse in passato quali metabolismo dei lipidi, equilibrio del peso corporeo, controllo del senso di fame sono state vietate nel 2021, in quanto il ministero ha riconosciuto che non esistono evidenze scientifiche a supporto di tali effetti fisiologici.
È sicura?
Il ministero della Salute, con decreto del 4 agosto 2021, ha stabilito che l'etichettatura degli integratori alimentari contenenti sostanze ed estratti derivati da Garcinia cambogia deve riportare questa indicazione: "AVVERTENZA IMPORTANTE: Qualora a seguito dell’uso del prodotto si verifichino dei disturbi, a carico ad esempio della funzione epatica o del sistema nervoso centrale, interrompere l'assunzione e sentire il parere del medico".
Questo perché in letteratura sono stati descritti casi di miocardite, cardiomiopatia, pacreatite, chetoacidosi diabetica e rabdomiolisi, correlati all'uso di integratori alimentari contenenti Garcinia cambogia. In aggiunta a questi eventi avversi, si sono verificati casi di epatotossicità di varia gravità. Per queste ragioni, l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare ne sconsiglia l’utilizzo.
Altri effetti collaterali associati alla garcinia includono mal di testa e nausea, diarrea e altri sintomi gastrointestinali. Non è noto se sia sicuro assumere garcinia durante la gravidanza o l'allattamento.
Glucomannano (konjac mannan)
Il glucomannano è una fibra ottenuta dalle radici della pianta di konjac (Amorphophallus konjac) che, a contatto con l’acqua, forma una massa viscosa simile a un gel. Grazie alle sue proprietà addensanti e gelificanti, il glucomannano viene impiegato anche come additivo alimentare (E425).
Si è ipotizzato che questo "effetto massa" potrebbe ritardare lo svuotamento gastrico e indurre sazietà, con conseguente diminuzione di assunzione di alimenti, determinando quindi una perdita di peso corporeo.
Dove si trova?
Il glucomannano è presente in diversi integratori proposti per perdere peso, come ad esempio Equilibra Perdita di Peso Integratore Dimagrante, Longlife Glucomannano, Arkopharma Glucomannano BIO, Matt Glucomannano.
È efficace?
Attualmente non ci sono prove sufficienti per raccomandare il glucomannano per la perdita di peso. Gli studi, nel loro insieme (tra l'altro pochi e molto poco numerosi in termini di arruolamento) denotano nel migliore dei casi una perdita di peso estremamente limitata: circa un kg di peso nell'arco di poche settimane di svolgimento delle ricerche.
Fa quindi specie constatare che l'Efsa, nella sua valutazione su questa sostanza in merito al possibile effetto sul peso, abbia concluso che il glucomannano si è rivelato utile per la perdita di peso corporeo solo se assunto nell’ambito di una dieta ipocalorica, quando somministrato prima dei pasti. In realtà l'Efsa fa affidamento a studi molto datati, che possono contare nel migliore dei casi poche decine di pazienti e che nel loro insieme non individuano un risultato univoco dell'effetto del glucomannano. Infatti, una revisione pubblicata sul Journal of the American College of Nutrition nel 2014, quindi pubblicato qualche anno dopo la valutazione di EFSA, ha constatato una riduzione di peso non significativa associata all'uso del glucomannano.
Sulla base di quanto affermato da Efsa, la commissione europea ha autorizzato l'indicazione “Il glucomannano nel contesto di una dieta ipocalorica contribuisce alla perdita di peso”, che può essere utilizzata solo per gli alimenti che contengono 1 g di glucomannano per porzione. Per poter utilizzare questo claim, viene specificato che occorre informare che l'effetto benefico si ottiene con l'assunzione giornaliera di 3 g di glucomannano in tre dosi da 1 g ciascuna, insieme a 1-2 bicchieri d'acqua, prima dei pasti e nel contesto di una dieta ipocalorica.
È sicuro?
Il glucomannano sembra essere ben tollerato se assunto fino a 15 g al giorno per alcune settimane (in genere negli integratori la dose giornaliera consigliata è di 3 g, sulla base di quanto previsto dalla commissione europea). Nell’uso a breve termine sono stati segnalati effetti avversi minori, tra cui feci molli, flatulenza, diarrea, costipazione e disturbi addominali. Non si hanno invece informazioni sulla sicurezza a lungo termine di questa sostanza.
Guaranà
Il guaranà (Paullinia cupana) è una pianta rampicante dell'Amazzonia. Dai semi della pianta, che contengono una quantità di caffeina più alta rispetto ad altre piante quali caffè, tè e cacao, vengono normalmente ricavati gli estratti, utilizzati nella preparazione di bevande energetiche e di integratori. Oltre alla caffeina, il guaranà contiene sostanze ad essa simili come la teofillina e la teobromina. A questi composti sono attribuite le proprietà di questa pianta, che viene consigliata per contrastare la stanchezza, sia fisica che mentale, e per stimolare il metabolismo ai fini della perdita di peso.
Dove si trova?
Ecco alcuni esempi di integratori proposti per perdere peso in cui è presente il guaranà: Kilocal bruciagrassi, Drenax forte slim gum, Esi Fit Attiva Con Caffeina, Adipoxan dimadren.
È efficace?
Come riportano l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto nazionale di salute americano, non vi sono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia del guaranà nella perdita di peso e, più in generale, non vi sono abbastanza informazioni affidabili per dire se possa essere utile anche per altri impieghi.
Anche l’EMA (Agenzia europea per i medicinali), nella sua valutazione su questa pianta, non le ha riconosciuto effetti sul peso corporeo, mentre ha concluso che, sulla base del suo utilizzo tradizionale di lunga data, i semi di guaranà sono ritenuti efficaci per alleviare stanchezza e debolezza.
In attesa della valutazione a livello comunitario delle sostanze vegetali utilizzabili negli integratori, per il ministero della salute è possibile attribuire al guaranà le indicazioni seguenti, riferite a effetti fisiologici: “tonico (stanchezza fisica, mentale)”, “stimolo del metabolismo”, “metabolismo dei lipidi”, “equilibrio del peso corporeo”.
È sicuro?
Nelle quantità in cui è presente negli integratori (inferiori in genere a 500 mg), il guaranà è ritenuto sicuro per gli adulti. Il guaranà però contiene caffeina che, in alcuni casi e per alcune persone, può dare qualche disturbo.
Come riporta l’Istituto nazionale di salute americano, per il suo contenuto in caffeina, l'assunzione di guaranà insieme a farmaci contenenti efedrina potrebbe causare gravi effetti collaterali e problemi cardiaci. Sempre per via della caffeina presente, è meglio non assumerlo insieme ad altri integratori contenenti questa sostanza (ad esempio tè, caffè, mate), per gli effetti collaterali che una dose eccessiva di caffeina potrebbe provocare. Sarebbe meglio poi non utilizzare guaranà anche se si assumono integratori di melatonina: la caffeina potrebbe interagire con questa sostanza aumentandone gli effetti.
Pepe nero
Il pepe nero (Piper nigrum), una delle spezie più comuni usate in cucina, è un ingrediente spesso presente negli integratori “dimagranti”. A detta di chi pubblicizza questi prodotti, il suo effetto sarebbe dovuto alla piperina, alcaloide principale di questa spezia nonché sostanza responsabile del suo caratteristico sapore piccante. La piperina avrebbe l’effetto di aumentare il dispendio di energia dell’organismo, favorendo quindi la perdita di peso.
Dove si trova?
Pepe e piperina sono presenti in diversi integratori proposti per la perdita di peso. Per citarne alcuni: Piperina Extra Dima Black, Farmaderbe Piperina Diet, Giorno e Notte dimagrante, Erba Vita Curcuma e piperina complex.
È efficace?
In realtà non vi sono prove scientifiche a supporto dell’utilità di questa spezia nella perdita di peso, perché i pochissimi studi effettuati sull’uomo o non evidenziano alcun effetto positivo o, nei casi in cui lo rivelano, pepe e piperina sono studiati in combinazione con altri ingredienti, per cui non è possibile arrivare a conclusioni certe; oltre a ciò, le persone arruolate negli studi sono sempre in numero esiguo. Non possiamo affermare, quindi, che queste sostanze siano utili.
È interessante notare, comunque, che molto spesso, negli integratori contenenti pepe nero, l’effetto dimagrante non viene attribuito a questa spezia ma ad altre sostanze presenti (ad esempio garcinia, tè verde), nonostante venga enfatizzata in etichetta la presenza del presunto principio attivo del pepe, cioè la piperina. Forse perché a questa sostanza viene generalmente attribuito un effetto “bruciagrassi” e in questo modo basta il nome del prodotto a indurre a credere che sia efficace.
In questi casi al pepe vengono attribuite funzioni digestive o di aiuto per la regolarità del transito intestinale, che corrispondono agli effetti fisiologici (cioè di mantenimento delle funzioni dell’organismo) riconosciuti dal ministero della salute, che invece non autorizza possibili effetti sul peso corporeo.
Gli estratti di pepe nero, inoltre, vengono spesso aggiunti a integratori contenenti curcuma per aumentare la biodisponibilità (cioè la quantità che l’organismo è in grado di assorbire) di curcumina.
È sicuro?
Secondo l’EFSA la quantità massima giornaliera di piperina alla quale non si osservano effetti avversi è di 5 mg per kg di peso corporeo, quantitativo molto lontano da quello generalmente assunto con gli integratori, che contengono in genere tra i 5 mg e i 200 mg di piperina per dose giornaliera.
Torna all'inizioTè verde
Il tè verde (Camellia sinensis) si ottiene dalle foglie essiccate della stessa pianta da cui si ricava anche il tè tradizionale ma, anziché fatte fermentare, le foglie in questo casosono solo cotte a vapore. Gli effetti attribuiti al tè verde sono molti: si dice che favorisca l’eliminazione dei liquidi in eccesso, che abbia effetti benefici sulla perdita di peso, che prevenga le malattie cardiovascolari.
Dove si trova?
Il tè verde è una delle sostanze più diffuse negli integratori proposti come dimagranti. Ad esempio, lo troviamo in Kilocal donna, XLS bruciagrassi, Esi Fit Attiva con Caffeina, Equilibra Tisana Snella & In Linea, Keto Probiotix. In quest’ultimo caso, per risultare più accattivante, viene utilizzato il termine "keto", che come indicato nei siti in cui si pubblicizza questo integratore, si riferisce al fatto che viene proposto insieme a una dieta chetogenica.
Occorre sottolineare che la dieta chetogenica, un regime alimentare fortemente ipocalorico che prevede un’importante riduzione della quantità di carboidrati consigliata giornalmente, non è per tutti: è infatti utilizzata come terapia, quindi sotto controllo medico, e solo in situazioni eccezionali (per esempio, per persone obese con ipertensione e diabete di tipo 2). Se condotta senza controlli sulla base del “fai da te” può essere dannosa.
Il termine “probiotix” invece non si comprende come mai qui venga utilizzato, perché tra gli ingredienti di questo prodotto (oltre al tè verde contiene proteine e fibre di soia, trigliceridi a media catena, avocado, magnesio, potassio, vitamine B3 e B6 ) i probiotici sono del tutto assenti. Forse, anche in questo caso, è per renderlo più attraente facendolo sembrare dotato di proprietà che non ha?
Va detto che esistono integratori distribuiti da aziende diverse e tra loro di diversa composizione chiamati, in modo identico, Keto Probiotic, quindi con una denominazione molto simile quella dell'integratore appena menzionato. Questi prodotti, proposti per il benessere dell’intestino e del sistema immunitario, contengono in effetti principalmente microrganismi probiotici del genere Lactobacillus e Bifidobacterium. Anche in questo caso, comunque, il termine “keto” è molto probabilmente usato per catturare meglio l’attenzione.
È efficace?
Non è ancora possibile giungere a conclusioni definitive sull'utilità di questa pianta per la maggior parte degli scopi per cui viene utilizzata.
In merito nello specifico al presunto effetto dimagrante, non è provato che gli estratti di tè verde producano una perdita di peso significativa negli adulti in sovrappeso o obesi né che aiutino mantenere il peso. In alcuni studi si sono osservati effetti di lieve entità (riduzioni del peso di 1-2 kg), ma il numero esiguo di pazienti coinvolti nelle ricerche e la bassa qualità metodologica delle stesse non garantiscono certezze su queste conclusioni .
L’Efsa ha bocciato claims relativi a sostanze chiamate flavonoidi presenti nel tè verde, che si riferiscono al mantenimento o al raggiungimento di un peso corporeo normale e alla riduzione della massa grassa. Anche in relazione alla caffeina, presente naturalmente nel tè, non sono stati autorizzati dalla commissione europea claims che fanno riferimento al dimagrimento e alla mobilitazione dei depositi di grassi.
Il ministero autorizza per il tè verde la dicitura “equilibrio del peso corporeo”, che è possibile quindi riportare sugli integratori contenenti questa pianta.
È sicuro?
Mentre bere tè verde non causa effetti indesiderati (se non quelli legati alla presenza di caffeina per alcune persone), assumere estratto di tè verde attraverso integratori potrebbe non essere così sicuro. L'estratto di tè verde, infatti, può causare costipazione, disturbi addominali, nausea e aumento della pressione sanguigna. È stata riscontrata inoltre un’associazione tra assunzione di tè verde attraverso integratori e rischio di sviluppare danni al fegato.
Tè matcha
Il tè matcha altro non è che tè verde coltivato e consumato in modo diverso. Si tratta quindi della stessa pianta (Camellia sinensis), di cui vengono usate specifiche varietà appositamente selezionate.
Riguardo alla coltivazione, nel caso del tè matcha le piante vengono coltivate all’ombra per tre o quattro settimane, per migliorarne il gusto e ridurne l'astringenza.
Per quanto riguarda la modalità di consumo, mentre per il tè verde classico le foglie vengono essiccate, spezzettate e poi poste in infusione in acqua bollente, nel caso del tè matcha le foglie essiccate sono macinate fino a diventare una polvere impalpabile, che viene poi mescolata con acqua calda.
Mentre nel primo caso quindi si consuma un estratto ottenuto per infusione delle foglie, nel secondo si consumano le foglie intere di tè.
Il matcha, che può essere bevuto come tè oppure aggiunto a latte, prodotti da forno e altri alimenti, ha una composizione molto simile a quella del tè verde. Tuttavia, poiché si assume direttamente la foglia, la quantità dei suoi componenti (fibre, caffeina e sostanze antiossidanti ) è più elevata. Per quanto riguarda la caffeina, per esempio, una tazza di tè matcha preparata con 2 g di polvere contiene il doppio della caffeina rispetto al tè verde e la stessa quantità presente in una tazzina di caffè espresso .
Per questi motivi, al tè matcha sono attribuiti diversi effetti benefici per la salute, tra cui favorire la perdita di peso corporeo, rafforzare il sistema immunitario, rallentare l’invecchiamento e favorire la salute del cuore.
Dove si trova?
Il tè matcha è presente in diversi integratori proposti per la perdita di peso, come ad esempio Keto matcha blue, che oltre a tè verde contiene proteine del siero di latte, avocado, fibre di mais, vitamine (B6 e niacina), minerali (calcio, potassio, magnesio, sodio) e grassi (trigliceridi a media catena).
Il nome “keto” si riferisce molto probabilmente sia al fatto che viene proposto in concomitanza con una dieta chetogenica sia al fatto che la sua composizione avrebbe sull’organismo lo stesso effetto di tale dieta, senza però la necessità di seguire questo regime, come si legge in alcune pubblicità di questo prodotto.
Come già detto in precedenza, la dieta chetogenica non è adatta a tutti: viene infatti utilizzata come terapia, sotto stretto controllo medico, e solo in casi particolari. Se seguita in modo autonomo, senza supervisione, può risultare dannosa.
Altri prodotti che contengono tè matcha unito ad altri estratti vegetali e/o a vitamine e minerali sono Matcha Slimming Farmaderbe (in questo caso il tè matcha accompagna fico d’India, matè e garcinia), My Metabolic Matcha Vitamin, integratore sotto forma di orsetti gommosi con tè matcha, vitamina B12, zinco e coenzima Q10 (un enzima prodotto naturalmente nell’organismo) e Zuccari Yes Sirt Activator, con matè, garcinia, cacao, olivo, fieno greco, poligono e vite.
In altri integratori invece il tè matcha è presente da solo, come in Biotea Matcha, Weightworld Matcha tè, Tè matcha Ultra fit Bodyline, Solaray Matcha green tea.
È efficace?
Non esistono prove scientifiche che confermino l'utilità del tè matcha per la perdita di peso. I pochissimi studi disponibili su questo particolare tè, condotti sugli esseri umani, sono di scarsa qualità metodologica e coinvolgono un numero troppo limitato di partecipanti. Quindi, non possiamo affermare che il tè matcha sia efficace. Per quanto riguarda le indicazioni che possono essere dichiarate o meno sulle confezioni dei prodotti che lo contengono, vale esattamente quanto riportato per il tè verde.
È sicuro?
Bere tè matcha di solito non provoca effetti indesiderati, salvo nei casi di sensibilità alla caffeina in alcune persone. Come riportato parlando di tè verde, tuttavia, la sua assunzione tramite integratori potrebbe non essere altrettanto sicura. Infatti, è noto che l'estratto di tè verde può causare costipazione, disturbi addominali, nausea e un aumento della pressione sanguigna. Inoltre, è stata osservata un’associazione tra l'assunzione di tè verde tramite integratori e un maggiore rischio di danni al fegato.