Uso, controindicazioni e benefici della curcuma

La curcuma è una spezia oggetto di interesse sia da parte del mondo medico-scientifico che gastronomico. Per curcuma si intende un genere di piante che appartengono alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa dello zenzero, comprendente numerose specie note, la più usata delle quali è la Curcuma longa, detta anche “zafferano delle Indie”. Della curcuma si utilizza la radice, che in realtà è un fusto sotterraneo detto rizoma. La curcuma è coltivata in India, in altre parti dell'Asia e in America centrale. I principali ingredienti attivi della curcuma, studiati in relazione ai possibili effetti sulla salute attribuiti a questa spezia, sono i curcuminoidi, che donano il colore giallo-arancione alla spezia e di conseguenza ai cibi che la contengono. Il curcuminoide maggiormente presente è la curcumina.
Gli effetti benefici
La curcuma è da sempre utilizzata nella medicina ayurvedica per alleviare molti disturbi come problemi respiratori, stanchezza, reumatismi, dolori. La curcuma viene presentata anche come efficace per risolvere diverse malattie degenerative (cancro, Alzheimer). La polvere di curcuma viene inoltre consigliata per alleviare alcuni disturbi della pelle. Possiamo dire in generale che le evidenze scientifiche che riguardano i benefici della curcumina, e quindi della curcuma, al momento danno pochissime risposte definitive. Gli studi disponibili in letteratura sono numerosi, ma quasi sempre si tratta di sperimentazioni in vitro o su animali. Le poche ricerche condotte sull’uomo non riescono ancora a fornire risposte conclusive sulle proprietà terapeutiche ipotizzate. Diversi studi hanno dimostrato in laboratorio l’attività antiossidante della curcumina, la sua capacità di contrastare i radicali liberi, i quali sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico. Poiché l’azione dannosa dei radicali liberi è associata a una serie di complicazioni patologiche come cancro, aterosclerosi e malattie neurodegenerative, si pensa che la curcumina svolga un ruolo vitale contro questi disturbi.
La curcuma però non è efficace contro i tumori. Ricerche di laboratorio e sugli animali suggeriscono che la curcumina potrebbe prevenire il cancro, rallentarne la diffusione, rendere la chemioterapia più efficace e proteggere le cellule sane dai danni della radioterapia. Gli studi sulla curcumina effettuati su esseri umani sono ancora però nelle fasi iniziali. Al momento non ci sono prove sufficienti per raccomandare la curcumina per la prevenzione o la cura dei tumori.
Proprietà antinfiammatorie
Numerosi studi hanno rivelato che la curcumina è in grado di limitare l’azione di un enzima che stimola la produzione di sostanze che favoriscono i processi infiammatori, provocandone quindi una riduzione dei livelli nel sangue. Questo meccanismo d'azione rende quindi la curcumina un potenziale agente anti-infiammatorio. Questa considerazione però non basta per affermare che la curcumina aiuti a ridurre l'infiammazione, poiché non è supportata da studi convincenti sugli esseri umani.
Dolori muscolari e reumatici
L’assunzione di curcumina potrebbe avere dei benefici nel trattamento del dolore dovuto a malattie infiammatorie come l’artrite, ma ciò non è sufficiente per arrivare a conclusioni certe. Prima di trarre indicazioni definitive occorre condurre ulteriori studi, più rigorosi e su popolazioni più ampie. Consideriamo anche che i benefici si sono osservati a dosi di 1-1.5 mg al giorno di estratto di curcuma, cioè di curcumina, difficili da raggiungere con la sola alimentazione (la curcumina rappresenta il 3 % circa della polvere di curcuma).
Curcuma per pelle e capelli
Secondo una recente revisione sistematica delle evidenze disponibili, vi sono indagini preliminari che sembrerebbero dimostrare che prodotti a base di curcuma e curcumina, sia assunti per bocca che applicati sulla cute, possano fornire benefici per la salute della pelle. I disturbi esaminati in questa revisione includevano acne, alopecia, dermatite atopica, fotoinvecchiamento (causato dal danno provocato dai raggi ultravioletti e da esposizione al sole), prurito, psoriasi, vitiligine. La conclusione a cui si arrivava era però che gli studi attualmente pubblicati sono limitati, invitando quindi a ulteriori indagini per valutare meglio l'efficacia di queste sostanze nel curare i disturbi della pelle.
Non esistono studi o informazioni attendibili relativi a curcuma ed effetti benefici sui capelli.
Impacchi alla curcuma per capelli
La curcuma sembra essere utilizzata anche per preparare impacchi sui capelli per schiarirli e per avere riflessi dorati ma non abbiamo dati per affermare se abbia veramente questi effetti.
La curcuma fa dimagrire?
Non esistono sufficienti evidenze che confermino l’efficacia della curcuma nella perdita di peso. Alcuni studi preliminari suggeriscono che la curcumina può influenzare positivamente la gestione del peso nelle persone in sovrappeso, ma sono necessarie ulteriori prove, effettuate su gruppi di pazienti di più grandi dimensioni rispetto a quelli finora considerati, per arrivare a conclusioni certe.
Ci sono controindicazioni?
La curcuma nelle quantità testate per scopi di salute è generalmente considerata sicura se assunta per via orale. Alte dosi di curcumina, cioè superiori alle dosi ritenute sicure comprese tra i 4000 e gli 8000 mg al giorno (impossibili da raggiungere assumendo la curcuma come spezia) potrebbero causare problemi gastrointestinali come nausea e diarrea. I soggetti in terapia con anticoagulanti dovrebbero prestare attenzione: si è visto che la curcumina potrebbe infatti interagire con farmaci anticoagulanti. Meglio consultarsi sempre con il proprio medico.
E pewr chi soffre di pressione alta?
Non dovrebbero esserci controindicazioni relative ad assunzione di curcuma in chi ha pressione alta. Anzi, l’attività antiossidante della curcumina, cioè la sua capacità di contrastare i radicali liberi, fa sì che venga considerata una sostanza protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari. Anche in questo caso però sono necessari seri studi clinici che lo confermino.
Curcuma: come puoi assumerla
La curcuma si può trovare in commercio sia sotto forma di radice sia in polvere essiccata e macinata. Sicuramente la curcuma in polvere è più pratica da usare e soprattutto si conserva molto meglio e più a lungo. La radice invece, una volta tagliata, dev’essere conservata in frigorifero all'interno di un sacchetto per alimenti o in un vasetto di vetro. La curcuma si può trovare anche in integratori e come aromatizzante in diversi prodotti alimentari. Come tutte le altre spezie che danno sapore ai cibi, anche la curcuma può aiutare a ridurre la quantità di sale con cui spesso si insaporiscono gli alimenti (il consumo di sale è direttamente legato alla nostra salute: l’eccessiva presenza nell’alimentazione di sodio contribuisce allo sviluppo dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari correlate, nonché all’aumento del rischio di tumori allo stomaco).
Tisanee infusi
Sono sempre più frequenti in commercio infusi contenenti curcuma, spesso anche insieme ad altri ingredienti come zenzero, liquirizia, pepe nero. Potete anche preparare in casa la vostra tisana alla curcuma, mettendo a scaldare una tazza d’acqua (circa 250 ml), aggiungendo un cucchiaino di curcuma in polvere, un pizzico di pepe, un cucchiaino di succo di limone e uno di miele. Se volete usare la curcuma fresca, versatene 5 grammi in acqua, portando a ebollizione in un pentolino insieme a un cucchiaino di succo di limone; fate sobbollire per 5-10 minuti, filtrate il tutto e, se volete, dolcificate con del miele.
Ricette con la curcuma
Ingrediente fondamentale del curry, la curcuma conferisce agli alimenti un caratteristico color ocra e un inconfondibile aroma. In cucina possiamo utilizzare la curcuma dappertutto: in preparazioni di carne ma anche in aggiunta al ragù. La curcuma è ottima in alcuni condimenti per la pasta. Da provare con i risotti, aggiungendola cinque minuti prima della fine della cottura, oppure nell’impasto del pane. Possiamo aggiungerla nelle verdure in cottura, nelle zuppe di legumi, nelle vellutate, sulle patate, sulle uova, per dare sapore a formaggi spalmabili, yogurt e frullati di frutta, ma anche al latte, per preparare il noto “golden milk” o “latte d’oro” (una bevanda a base di curcuma, latte vaccino o altre bevande vegetali e in genere pepe, olio di mandorle e miele).
Le dosi giornaliere
È estremamente difficile indicare dei dosaggi ai quali poter ottenere i benefici della curcuma. Prima di tutto, riguardo agli effetti sulla salute, abbiamo visto che potenzialmente è una spezia con tante virtù, ma di certezze ce ne sono ben poche, per non dire nulle. I dosaggi utilizzati negli studi disponibili, poi, che spesso arrivano fino a 1 g al giorno di curcumina, variano sempre a seconda dello studio. Non da ultimo, negli studi non viene valutata l’efficacia della curcuma ma dell’estratto di curcuma, in particolare della curcumina che rappresenta, come abbiamo visto, la sostanza attiva di questa spezia. La quantità e la qualità delle sostanze attive presenti in una pianta, però, possono variare molto tra un’erba e l’altra in funzione di molteplici fattori, per esempio ambientali e geografici, ma anche a seconda del tempo di raccolta o delle modalità di preparazione.