Come testiamo

I parametri che testiamo per valutare il latte

22 aprile 2025
bottiglie con liquido bianco in un laboratorio

22 aprile 2025
Abbiamo analizzato 16 campioni di latte parzialmente scremato, a lunga conservazione. Alle analisi di laboratorio abbiamo affiancato la prova di assaggio, la valutazione delle etichette e dell’imballaggio.

Etichette

Abbiamo verificato la presenza delle indicazioni obbligatorie per legge, tra cui l’indicazione dell’origine della materia prima. Abbiamo poi valutato la presenza di altre informazioni facoltative come l’indicazione della data di confezionamento.

In laboratorio

  • Composizione nutrizionale: abbiamo valutato il contenuto in proteine e il residuo secco magro, ossia l’insieme dei costituenti del latte escluso il grasso e, ovviamente l’acqua. Abbiamo anche misurato il quantitativo di grasso, verificando che fosse in linea con quanto indicato in etichetta, ossia tra 1,5% e 1,8% per il latte parzialmente scremato. 
  • Acqua estranea (punto di congelamento): per il punto di congelamento del latte esiste un valore di riferimento. Discostamenti da questo valore possono dipendere da diversi fattori tra cui, per esempio, il tipo di tecnologia utilizzata per trattare termicamente il latte.
  • Acidità: un latte normale è caratterizzato da valori di acidità entro determinati limiti. Il discostamento da questi valori può essere spia di eventuali problemi.
  • Danno termico: due sostanze, furosina e lattulosio, che possono essere determinate in laboratorio, sono indicatori del danno termico subito dal latte durante il trattamento di sterilizzazione. Più spinto è il trattamento termico e più elevati sono questi parametri. E, di conseguenza, maggiori saranno le perdite dal punto di vista nutrizionale.
  • Aflatossina M1: abbiamo ricercato questa tossina potenzialmente cancerogena, che può essere presente nel latte proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati da muffe.
  • Prova di stabilità: attraverso la simulazione di un leggero stress termico a cui le confezioni di latte vengono sottoposte, questa prova permette di valutare se il trattamento termico di sterilizzazione è stato fatto correttamente.

Imballaggio

Per valutare l’imballaggio dei nostri campioni di latte, abbiamo preso in considerazione tre aspetti:

  • La quantità di materiale, cioè il peso dei rifiuti prodotti anche se differenziabili, perché il primo obiettivo europeo in materia di rifiuti è ridurre;
  • la tipologia di materiale, cioè quanti e quali tipi di rifiuti, se sono riciclabili, se sono facili da separare, se provengono da fonti sostenibili o da materiali riciclati;
  • le informazioni per il corretto smaltimento, perché un rifiuto raccolto male può compromettere la qualità della raccolta differenziata.

Assaggio

La prova di assaggio è stata fatta da una giuria di giudici qualificati. I campioni di latte sono stati presentati in forma anonima. Sono stati serviti ad una temperatura controllata, in un bicchierino di plastica trasparente. Il bicchiere è stato coperto da un vetrino per aumentare le percezioni odorose riscontrabili nello spazio di testa.

I giudici sono stati chiamati a dare un voto ai descrittori oggettivi, tra cui quelli visivi (es. intensità del bianco) e quelli gustativi (acido, salato, dolce, amaro), e a descrittori edonici (legati al piacere personale) tra cui la ricchezza (abbondanza di toni odorosi positivi) e franchezza (assenza di difetti).

Il metodo del test

Data di acquisto e di analisi dei prodotti

I prodotti sono stati acquistati nel mese di dicembre 2024 e sono stati analizzati nel mese di gennaio 2025.

I prezzi del latte parzialmente scremato a lunga conservazione sono stati rilevati a febbraio 2025 in 32 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount di 3 città italiane (Milano, Bologna e Bari.

La scelta dei prodotti

Abbiamo selezionato il latte UHT parzialmente scremato perché è la tipologia di latte più venduta in Italia. I singoli prodotti inseriti nel test comparativo sono scelti in base alla distribuzione sul mercato italiano, stimata utilizzando i dati generati da una nostra rilevazione presso 1.200 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount in 67 città (dati marzo 2024).

Il peso delle prove

Per determinare la qualità globale dei prodotti, le prove più significative sono state quelle di laboratorio che hanno pesato in tutto per il 40% sul giudizio finale. Un altro 40% è stato dato alla prova di assaggio. Infine, 10% è il peso dato all’analisi dell’etichetta e 10% quello dato all’imballaggio.


Ulteriori dettagli sulla scelta dei prodotti testati, il peso delle prove e più in generale sul metodo dei nostri test.