
Pendolari: basta disservizi. Chiediamo rimborsi più alti
Il sistema dei rimborsi previsto da Trenord è inadeguato a compensare i pendolari vessati da anni di ritardi e cancellazioni sulle tante linee lombarde. Aderisci alla nostra petizione: insieme saremo più forti.
Nel 2022 abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei pendolari lombardi, esasperati da ritardi cronici e cancellazioni dei treni locali: problemi annosi ma che, con la fine delle restrizioni pandemiche, sono tornati a crescere. Ci sono voluti mesi per ripristinare il Passante ferroviario milanese, snodo strategico per la mobilità regionale, che ha dimostrato grosse inefficienze e problemi di sicurezza dovuti a mancanza di manutenzione.
Altroconsumo riceve ogni giorno tante segnalazioni di utenti stressati da ritardi cronici e cancellazioni. È ora di dire basta.
Il nostro appello all’Autorità dei trasporti: migliaia i reclami ricevuti
Abbiamo chiesto un incontro con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti per portarla a conoscenza dei tantissimi reclami ricevuti dai pendolari negli ultimi mesi. In attesa che anche l’Autorità prenda provvedimenti, lanciamo una proposta concreta: i pendolari, che subiscono maggiormente le conseguenze di disservizi e cattiva manutenzione, devono essere almeno indennizzati in modo equo in attesa di un miglioramento della rete e del servizio ferroviario.
Vogliamo rimborsi adeguati
Il sistema dei rimborsi concessi da Trenord e Regione Lombardia dimostra tutta la sua inadeguatezza a compensare in modo equo i pendolari che ogni giorno rischiano di essere vittime di disservizi. Chiediamo per questo un innalzamento consistente dei rimborsi riconosciuti ai pendolari sugli abbonamenti mensili e annuali, nel caso in cui non venga rispettato lo standard minimo di affidabilità previsto dal Contratto di Servizio di Trenord. Iniziamo a sostenere la causa dei pendolari lombardi, per poi passare ad altre situazioni critiche anche in altre zone del Paese.
Ad oggi il rimborso offerto da Trenord è in genere pari al 30% del costo dell’abbonamento mensile e al 10% per quello annuale se l’indice di ritardo (il cosiddetto indice di affidabilità, ma in realtà di affidabile non dice nulla) della tratta è superiore al 5% (o al 4% o al 3% su alcune tratte): in pratica, l’indennizzo è sempre uguale e prescinde dalla gravità e dalla frequenza del ritardo. Questo meccanismo di rimborso è inadeguato, soprattutto per le tratte meno puntuali.
Ecco nelle tabelle l’aumento dei rimborsi che Altroconsumo propone:
Abbonamento mensile | ||
---|---|---|
Rimborso abbonamento mensile attuale: 30% per indice di affidabilità della tratta superiore al 5%* | ||
Cosa chiede Altroconsumo | ||
Rimborso | Indice di ritardo (affidabilità) | |
Da | A | |
30% | 5% | 10% |
60% | 11% | 20% |
90% | 21% | 30% |
100% | da 30% |
* Per alcune tratte il parametro è il 4% o il 3%
Abbonamento annuale | ||
---|---|---|
Rimborso abbonamento annuale attuale: 10% per indice di affidabilità della tratta superiore al 5%* | ||
Cosa chiede Altroconsumo | ||
Rimborso | Indice di ritardo (affidabilità) | |
Da | A | |
10% | 5% | 10% |
20% | 11% | 20% |
30% | 21% | 30% |
50% | da 30% |
* Per alcune tratte il parametro è il 4% o il 3%
Infine, chiediamo che siano riconosciuti indennizzi anche per gli abbonati alle tratte Milano - Rho; Milano - Monza; Milano - Pioltello e Milano - Saronno, ora invece esclusi dai rimborsi in modo ingiustificato.