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Quale sarà il riscaldamento del futuro? Non il gas, ma nemmeno l'idrogeno

Non bisogna incentivare i sistemi a gas, ma nemmeno le caldaie a idrogeno. A confronto tre sistemi sostenibili che si prospettano per il futuro: il migliore è l’elettrico a pompa di calore. Ecco perché.

  • contributo tecnico di
  • Stefano Casiraghi
  • di
  • Natalia Milazzo
15 febbraio 2022
  • contributo tecnico di
  • Stefano Casiraghi
  • di
  • Natalia Milazzo
mano tiene casetta in legno

La crisi climatica, con tutte le sue conseguenze economiche e non solo, ci obbliga a ripensare anche a come riscaldiamo le nostri abitazioni, passando dal gas a soluzioni più efficienti.

Mai come ora, del resto, pensare al benessere del pianeta significa pensare anche al nostro portafoglio: il brusco aumento dei costi di gas e luce ha fatto schizzare verso l’alto le bollette come non succedeva da tempo. Il gas per le caldaie, utilizzato da milioni di consumatori in tutta Europa, non solo inquina, come tutti i combustibili fossili, ma ci espone alle forti fluttuazioni di prezzo, che si scaricano sulle bollette.

Fra i sistemi attuali, possiamo identificare quelli più efficienti. Ma il futuro che cosa ci riserverà? 

Quale sarà l’alternativa più conveniente per riscaldare in modo sostenibile le nostre case? E quindi, quali soluzioni dovrebbero sostenere l’Ue e le autorità nazionali e quali misure legislative saranno più utili?

Per rispondere a queste domande, le organizzazioni dei consumatori in Italia (Altroconsumo), Repubblica Ceca (dTest), Polonia (Federacja Konsumentow), Spagna (OCU), insieme all’organizzazione internazionale BEUC (attraverso il progetto DECARBONIZE HEATING) hanno commissionato uno studio alla società di analisi economica Element Energy.

Lo studio ha stimato il costo del riscaldamento delle due soluzioni più tipiche: una casa unifamiliare e un appartamento in un condominio, usando tre sistemi:

  • pompe di calore elettriche;
  • pompe di calore ibride elettriche-idrogeno;
  • caldaie a idrogeno.

Un sistema di riscaldamento a pompa di calore è un sistema molto efficiente, che utilizza l’energia elettrica per estrarre calore dall’aria, dall’acqua o dal terreno. Può riscaldare o raffrescare. Nello studio sono stati presi in considerazione sistemi aria-acqua, in grado di riscaldare una casa tramite radiatori o a pavimento.

Le caldaie a idrogeno sono simili a quelle a gas, ma usano come combustibile l’idrogeno.

I sistemi ibridi uniscono i due sistemi.

Abbiamo simulato l’utilizzo di ciascuno di questi sistemi nel 2040, tenendo conto delle previste novità normative e della durata di vita media di un sistema per riscaldamento (20 anni).

Qual è il riscaldamento più conveniente?

Una prima informazione è importante: il primo passo è rendere le abitazioni energeticamente più efficienti lavorando sull’isolamento. Questi interventi per noi sono prioritari rispetto all’installazione di sistemi energetici ingombranti e costosi. Secondo quanto emerge dallo studio, un valido isolamento delle abitazioni - contro il freddo d'inverno e il caldo d'estate - può diminuire i costi delle rete elettrica del 4%.

Il sistema di riscaldamento migliore è quello elettrico a pompa di calore, tenendo conto di tutto: il costo dell’energia, di gestione delle reti e di adeguamento e aggiornamento degli impianti, dell’isolamento degli edifici e di acquisto e installazione degli apparecchi  (pompa di calore e/o caldaia a idrogeno o ibrida). 

Secondo i nostri calcoli, una caldaia a idrogeno sarebbe tra il 90 e il 140% più costosa di una elettrica a pompa di calore, mentre una ibrida costerebbe il 35% in più.

C’è anche da notare che mentre i sistemi a pompa di calore sono anche in grado di fornire raffrescamento durante l’estate, questo non è vero per le caldaie a idrogeno: il cittadino dovrà quindi acquistare un altro apparecchio (climatizzatore) per l’estate, aumentando così le sue spese.

Cinque punti per il futuro del riscaldamento domestico

  1. L’idrogeno verde nei prossimi vent’anni non sarà un’alternativa conveniente per il riscaldamento domestico: sarebbe infatti molto più costoso di quanto lo è il gas oggi; il sistema più conveniente sarà una pompa di calore elettrica, anche gestita in termini di teleriscaldamento, cioè una centrale di produzione del calore unica per più case (il che ovvierebbe al problema che il sistema a pompa di calore è ingombrante e adatto solo ad abitazioni dove c’è spazio sufficiente).
  2. L’efficientamento energetico delle abitazioni, mediante sistemi di isolamento adeguati, resta un’opzione essenziale, per ottenere vantaggi energetici sia nei climi freddi sia in quelli caldi; da non scordare che è importante anche l’ombreggiatura d’estate. Migliorare l'efficienza energetica delle case in Italia consentirebbe ai consumatori di risparmiare utilizzando meno energia per il riscaldamento e utilizzando pompe di calore in modo flessibile. Ciò ridurrebbe i costi della rete elettrica del 4%.
  3. Il ricorso a sistemi di riscaldamento flessibili (“smart”) in grado di sfruttare i momenti in cui l’energia costa meno può ridurre il costo energetico del riscaldamento a pompa di calore elettrica del 31%.
  4. Programmi governativi a sostegno di sistemi efficienti porterebbero a risparmi generali, ad esempio sui costi di rete, che alla fine alleggerirebbero le bollette di tutti.
  5. Per permettere ai cittadini di sfruttare i vantaggi dei sistemi più efficienti, servono iniziative di sostegno finanziario adeguate.

infografica costi riscaldamento casa

infografica costi riscaldamento appartamento

Azioni migliori dai governi

Non è verso le caldaie a idrogeno che bisogna spingere i cittadini, ma verso sistemi elettrici a pompa di calore. Bisogna pianificare strategie di incentivazione fiscale con un orizzonte ampio (almeno al 2030). Le regole fiscali e tecniche devono essere stabili e chiare. Questo è cruciale per creare le condizioni di un mercato virtuoso dove gli operatori siano qualificati e il consumatore possa fare le giuste scelte. Oggi non è così: la regolamentazione è instabile e gli operatori non supportano adeguatamente. Risultato: i prezzi sono in balia della speculazione.