Bonus luce, gas e acqua: la guida ai bonus sociali
I bonus energia, gas e acqua sono un importante contributo per chi si trova in difficoltà economica e, per quel che riguarda la corrente elettrica per chi utilizza apparecchi salvavita. Bisogna avere un Isee inferiore a 9.530 euro e vengono riconosciuti sotto forma di uno sconto direttamente in bolletta: ecco a quanto ammontano, chi ne ha diritto e i documenti da presentare per ottenerli.

Nascono come sostegno ai nuclei familiari che possiedono una situazione economica disagiata o per chi è costretto ad utilizzare apparecchi elettromedicali salvavita. Per ottenerli occorre possedere un Isee inferiore a 9.530 euro ma, per le famiglie con almeno 4 figli, questo limite viene innalzato a 20 mila euro.
Vediamo in che cosa consistono i "Bonus sociali per il disagio economico" (questo il nome completo), da cosa si compongono, chi ne ha diritto e quali documenti occorre presentare per ottenerli.
Torna all'inizioBonus sociali: che cosa sono
I Bonus sociali sono una serie di sconti direttamente in bolletta destinati alle famiglie maggiormente in difficoltà, cioè quelle con un Isee sotto i 9.530 euro oppure sotto i 20 mila euro se hanno almeno 4 figli a carico. Si tratta in sostanza di una serie di 3 bonus divisi in base al tipo di utenza. Di questi fanno parte:
- il bonus luce;
- il bonus gas;
- il bonus acqua.
Quanto deve essere l'Isee per avere i bonus?
Per ottenere questi sconti è necessario possedere determinati requisiti reddituali, cui si aggiunge a determinate condizioni, il bonus elettrico per situazione di disagio fisico.
Possono ottenere i bonus per disagio economico tutti gli intestatari di un contratto di fornitura:
- elettrica ad uso domestico;
- di gas naturale ad uso domestico;
- di acqua.
Il contratto deve essere attivo presso l’abitazione di residenza e, come abbiamo visto, è necessario che il nucleo familiare abbia un indicatore ISEE inferiore a 9.530 euro o a 20.000 euro in presenza di almeno 4 figli a carico.
I titolari del reddito di cittadinanza hanno diritto ad accedere al bonus elettrico, gas e idrico anche se la soglia ISEE è superiore ai valori richiesti.
Torna all'inizioQuali documenti presentare e come si ottengono
Non è necessario inoltrare la domanda presso il Comune o il CAF, tuttavia, è obbligatorio presentare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) per ottenere l’ISEE. Infatti, l’INPS attraverso l’ISEE riconosce se il nucleo familiare rientra in una delle condizioni di disagio economico appena viste e invia automaticamente i dati della famiglia al SII (Sistema Informativo Integrato).
Questo sistema incrocia i dati ricevuti con quelli delle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente il bonus in bolletta. Per questo motivo è importante ottenere l’Isee, infatti il Governo ha previsto che in caso di requisiti attestati successivamente all’inizio dell’anno, i bonus sociali vengono riconosciuti retroattivamente con accredito diretto sulla bolletta.
Ma vediamo nel dettaglio in che cosa consistono i tre bonus che compongono i Bonus sociali.
Torna all'inizioBonus Luce
Il bonus elettrico è uno sconto concesso sulla bolletta della luce per far risparmiare le famiglie che si trovano in condizione di disagio fisico oppure in situazione di difficoltà economica anche dovuta alla numerosità dei suoi componenti. I due bonus sono cumulabili qualora ricorrano entrambi i rispettivi requisiti di ammissibilità.
L’importo del bonus Luce per difficoltà economica
Il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato trimestralmente da Arera. A causa della situazione di crisi economica ed energetica, infatti, il bonus è composto non solo dal suo ammontare ordinario ma anche dalla così detta compensazione integrativa temporanea trimestrale.
L'importo viene scontato direttamente sulla bolletta della luce suddiviso nelle singole fatture, pertanto ogni bolletta riporta la parte del bonus proporzionale al periodo che copre.
La voce viene indicata nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa", in ogni caso, quando viene concesso trovi l’apposita comunicazione nella bolletta.
Se dovessi cambiare fornitore l’erogazione del bonus continua senza interruzioni per il periodo di validità.
L’importo del bonus Luce per disagio fisico
Il valore del bonus per disagio fisico è articolato in 3 livelli che dipendono da: potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo giornaliero di utilizzo. L'assegnazione ad uno dei tre livelli viene calcolata sulla base di quanto certificato dalla ASL. Sul sito SGAte è possibile fare una stima del bonus ottenibile.
Anche in questo caso, il Governo ha stabilito degli importi aggiuntivi a trimestre, che si sommano a quelli stabiliti a inizio anno dall’Authority.
L'importo viene scontato direttamente sulla bolletta della luce suddiviso nelle singole fatture, pertanto, ogni bolletta riporta la parte del bonus proporzionale al periodo che copre. La voce viene indicata nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa", in ogni caso, quando viene concesso trovi l’apposita comunicazione nella bolletta.
Il bonus per disagio fisico viene erogato senza interruzioni fino a quando sono utilizzate le apparecchiature, quindi, non serve chiedere di rinnovarlo annualmente come nel caso del bonus per disagio economico. Il cessato utilizzo delle apparecchiature deve essere tempestivamente segnalato al proprio fornitore di energia elettrica.
Chi ne ha diritto
Possono ottenere il bonus tutti gli intestatari di un contratto di fornitura elettrica ad uso domestico affetti da grave malattia o presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. L’elenco delle apparecchiature che danno diritto al bonus è riportato nell’allegato A del decreto del ministero della salute del 13 gennaio 2011.
Come si richiede
La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura (anche se diverso dal malato) o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane…), allegando:
- un certificato ASL che attesti la situazione di grave condizione di salute, la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale, il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero, l'indirizzo presso il quale l'apparecchiatura è installata, il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
- il modulo B compilato.
Ricorda che è necessario conoscere il numero POD e la potenza impegnata, trovi queste informazioni in bolletta.
Per la richiesta del bonus, non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti (ad esempio i certificati di invalidità civile) e non è necessario il certificato ISEE perché non è vincolato alla situazione economica della famiglia.
Torna all'inizioBonus gas
Possono utilizzare il bonus gas sia gli utenti di una fornitura diretta e quelli che utilizzano impianti condominiali.
Per i clienti diretti l’importo viene scontato direttamente sulla bolletta del gas suddiviso nelle singole fatture, pertanto, ogni bolletta riporta la parte del bonus proporzionale al periodo che copre. La voce viene indicata nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa", in ogni caso, quando viene concesso trovi l’apposita comunicazione nella bolletta.
Per i clienti indiretti l'erogazione avviene attraverso la comunicazione da parte di SGAte dell'emissione di un bonifico domiciliato, che viene erogato in un'unica soluzione. Il bonifico domiciliato è un sistema di pagamento per cui il titolare del bonus, a seguito dell'accettazione della domanda di bonus, recandosi presso un ufficio postale con il documento di identità e il codice fiscale ritira la somma di denaro cui ha diritto.
Importo del bonus Gas
L’importo del bonus dipende dalla categoria d'uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza).
Il valore del bonus è aggiornato annualmente entro il 31 dicembre dell'anno precedente, ma come per il bonus luce, anche per il gas è stato previsto un aumento temporaneo degli importi, che viene calcolato trimestralmente.
Sul sito SGAte è possibile fare una stima del bonus ottenibile per Comune, per tipologia di utilizzo del gas e componenti familiari.
Se dovessi cambiare fornitore l’erogazione del bonus continua senza interruzioni per il periodo di validità.
Torna all'inizioBonus acqua
Il bonus acqua consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno, individuato in 50 litri al giorno a persona (18,25 mc di acqua all’anno), corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali.
Chi ne ha diritto
Possono utilizzare il bonus sia gli utenti di una fornitura diretta e quelli che utilizzano impianti condominiali.
L’importo del bonus acqua
Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Ad esempio, una famiglia di 4 persone non paga 73 metri cubi di acqua all’anno. Poiché le tariffe non sono uniche a livello nazionale, per calcolare l’esatto importo devi consultare il sito del tuo gestore su cui vengono pubblicate le informazioni relative alla tariffa agevolata applicata ai 18,25 metri cubi annui.
Per avere assistenza e per verificare la corretta applicazione dello sconto è possibile contattare il call center dello Sportello per il consumatore (numero verde 800 166 654).
La componente bonus viene indicata in bolletta separatamente, in detrazione della quota variabile della tariffa di acquedotto per tutto il periodo di erogazione, cioè per i 12 mesi successivi alla data di inizio agevolazione riportata nella comunicazione di ammissione al bonus e in bolletta.
Per i clienti indiretti il gestore provvederà ad erogare il bonus in un’unica soluzione, ad esempio mediante accredito sul conto corrente (bancario o postale) o con un assegno circolare non trasferibile o con qualsiasi altra modalità scelta dal gestore, purché tracciabile.
Nel caso in cui durante il periodo di agevolazione cessi il contratto di fornitura intestato all’utente agevolato (ad esempio per cambio di residenza o per altre ragioni), il gestore deve corrispondere nella fattura di chiusura la quota di bonus spettante e non ancora erogata a copertura del restante periodo di agevolazione.
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