Consigli

Come scegliere il mouse più adatto a te

Mini, ripiegabili, con trackball o studiati apposta per giocare. Di mouse ce ne sono tanti in commercio e non sempre è facile scegliere. Ecco una guida per aiutarti a capire quali sono le caratteristiche che un buon mouse devere avere e quali tipologie ci sono sul mercato.

18 dicembre 2020
Guida all'acquisto del mouse

Un piccolo oggetto, troppo spesso dato per scontato. Ma sottovalutare il mouse è un errore: insieme alla tastiera è il principale strumento di interazione fra noi e il pc. Allora perché utilizzare una scomoda touchpad sul pc portatile oppure quello fornito in dotazione anche quando non è confortevole? Oggi siamo in tanti a lavorare da casa e organizzare al meglio la postazione di lavoro domestica è indispensabile. L’industria negli anni ha proposto un grande numero di variazioni sul tema: il risultato è che ormai è possibile scegliere fra molteplici soluzioni alternative.

Mouse: tre caratteristiche fondamentali

Può sembrare strano, ma scegliere un mouse da acquistare non è proprio semplice. I modelli, le dimensioni e i prezzi cambiano (spesso anche di parecchio), ma un buon mouse deve avere delle caratteristiche irrinunciabili. Ecco quali sono e perché.

  • Precisione. Il cursore sullo schermo deve seguire perfettamente i movimenti della mano che impugna il mouse; risposte brusche e imprecise agli spostamenti della mano sono spesso indice di un mouse di bassa qualità.
  • Scorrevolezza. Il mouse deve scorrere su tutte le superfici senza incertezze, i movimenti anche più piccoli accompagnati dalla mano devono essere fatti senza sforzo; deve scivolare bene, senza dare l’impressione di essere incollato alla superficie; allo stesso tempo, il mouse non deve presentare un’eccessiva scivolosità, soprattutto quando si fa forza sui tasti: il cursore deve rimanere immobile sullo schermo.
  • Risposta dei tasti. Quando si preme un tasto, non si deve sentire un’eccessiva resistenza, ma nemmeno che il polpastrello affonda al punto che il mouse si sposta sensibilmente, perdendo di precisione; dopo essere stati premuti, i tasti devono tornare rapidamente in posizione.

Meglio tradizionale o cordless?

Oltre ai mouse con filo sul mercato sono disponibili anche quelli cordless: sono modelli che al posto del cavetto sfruttano un ponte radio fra il mouse stesso (alimentato a batterie) e un ricevitore, da inserire in una delle porte usb del computer. Il cordless è utile con i pc da tavolo, spesso posizionati sotto la scrivania, a volte troppo lontani per essere collegati con il filo del mouse tradizionale. L’inconveniente è che si consumano batterie.

Una questione di forma

Dimensioni e forma del mouse ne determinano l’ergonomia e il comfort di utilizzo. Il mouse tradizionale si è evoluto parecchio nella forma in questi anni. I primi mouse erano degli scatolotti grandi quanto un pacchetto di sigarette dagli angoli smussati; si è passato quindi a delle forme arrotondate che ricordano quelle di una saponetta fino ad arrivare al profilo semi-ogivale moderno, che si adatta al palmo di una mano di medie dimensioni.

I produttori propongono anche modelli espressamente destinati ai portatili, dall’ingombro ridotto, che riescono a stare comodamente anche nella tasca di una camicia. Sebbene, per forma, ricordino molto i mouse tradizionali, le loro ridotte dimensioni li rendono molto più scomodi da usare specie se si hanno mani grandi.

Un interessante approccio è quello di Microsoft con il suo “Arc” mouse: infatti è ripiegabile (o appiattabile, in un’altra sua versione) in modo da risultare più compatto e più facilmente trasportabile. Il risultato è apprezzabile anche se l’impressione di trovarsi fra le mani qualcosa di “precario” (soprattutto per via del fatto che il mouse ai lati non è pieno) rimane.

Ecco una carrellata dei possibili mouse in commercio:

I mouse per mancini

Il mouse tradizionale (se simmetrico) può essere usato tranquillamente sia con la mano destra che con la sinistra. La maggior parte dei programmi permettono di scambiare il tasto sinistro con il destro in modo che un mancino possa utilizzare il mouse in maniera esattamente speculare rispetto ad un destrorso. Anche quando non è prevista questa opzione, di solito è possibile forzare un’inversione dei ruoli dei tasti agendo sulle impostazioni del sistema operativo.

Discorso diverso, invece va fatto per quei mouse che presentano una forma asimmetrica: generalmente, questi mouse sono esplicitamente pensati per chi usa la mano destra e risultano molto scomodi da usare con la sinistra. Alcuni grossi marchi (ad esempio Logitech) hanno in listino dei mouse ergonomici per mancini che sono l’esatta copia speculare di altri loro prodotti. Tali mouse sono però più difficili da reperire nei negozi e, se proprio si è interessati, conviene affidarsi alla rete.

Scegliere il tappetino per il mouse

I vecchi mouse basati su sfera di gomma funzionavano ragionevolmente bene su tutte le superfici, incluse quelle lucide o trasparenti. I mouse “ottici” hanno bisogno di superfici rugose (anche un foglio di carta va bene, purché non sia plastificato). Questo costringe molti utenti di computers a dotarsi di un tappetino.

Per quanto sia fiorita una prolifica industria di tappetini dalle forme più svariate e con immagini divertenti, a volte scherzose, spesso si sottovaluta l’importanza di questo oggetto come strumento di lavoro. La bontà del prodotto non dovrebbe essere mai messa in secondo piano rispetto al lato estetico. Un buon tappetino dovrebbe riunire in sé queste caratteristiche:

  • essere sufficientemente ampio in modo che l’utente non si trovi a dover riposizionare spesso il mouse per non uscire dai bordi;
  • avere una superficie superiore che non sia troppo liscia o lucida in modo che i mouse ottici possano operare correttamente;
  • possedere una superfice inferiore che si aggrappi stabilmente ad ogni piano, anche se lucido o di vetro in modo da non spostarsi con i movimenti della mano;
  • essere facilmente pulibile all’occorrenza.