Buongiorno, il mio nome é Maria Concetta Petrolo Geraci, scrivo dall'account di mia figlia, sono cliente windtre da sempre, come tutta la mia famiglia e ci riteniamo abbastanza soddisfatti dei servizi offerti e dei relativi costi. Fidandomi ciecamente dell'azienda mai avrei pensato di ritrovarmi in questa situazione, eppure eccomi qui.
Giorno 21 febbraio chiamo per chiedere informazioni ed un possibile preventivo per attivazione di un utenza luce e gas in una seconda casa. L'operatrice mi informa che é possibile richiedere di ricevere a casa la bolletta piuttosto che domiciliare in un conto bancario, ma devo comunque fornire un iban al momento della sottoscrizione del contratto, mi informa poi che seppure io avrei diritto a sconti essendo gia cliente wind per la fibra non li attiverà lei telefonicamente ma riceverò un offerta via mail che dovrò poi accettare.
Un pò scettica procedo nel fornire i dati, tanto, mi rassicura del fatto che nulla verrà attivato se non avrei confermato via mail alla stipula del contratto. All'arrivo delle informazioni contrattuali mi accorgo che l'indirizzo di recapito dell'eventuale bolletta non é l'indirizzo corretto, ma il mio indirizzo di residenza, l'operatrice mi rassicura dicendo "Non si preoccupi, riceverà le bollette ad entrambi gli indirizzi, di fornitura e di residenza". Decido di non procedere alla stipula prima di essermi recata in negozio a chiarirmi tutti i dubbi in merito.
Qualche giorno dopo, però, ricevo una chiamata da un operatore windtre che mi informa che devo confermare il mio indirizzo email per poter ricevere il contratto, cliccando su PROCEDI alla mail ricevuta, durante quella telefonata chiedo più volte se non stessi firmando il contratto in questo modo, perché io non volevo ancora firmare, mi viene risposto di no e che sto solo autorizzando la wind a mandarmi il contratto via mail. Ingenuamente mi fido e seguo le istruzioni dell'operatore. Con mia somma sorpresa pochi minuti dopo ricevo la conferma di firma del contratto.
Mi reco in negozio dove vengo informata del fatto che l'iban non era necessario, che avevano attivato a mia insaputa la domiciliazione, che l'indirizzo di recapito era l'indirizzo a cui avrei ricevuto eventualmente le bollette e che avevo effettivamente sottoscritto il contratto. Ho dimenticato di chiedere se avessi diritto allo sconto cliente o se anche in quel caso l'operatrice mi avesse presa in giro. Il 3 marzo decido di avvalermi del diritto di ripensamento entro 14 giorni e scrivo una mail ad Acea. Oggi Windtre mi risponde dicendomi che non posso recedere perché ormai la pratica sta andando avanti e che io avrei scelto l'attivazione rapida bypassando quindi i 14 giorni utili all'eventuale ripensamento, cosa che non ho mai richiesto. L'acea mi ha rassicurata che all'atto dell'attivazione posso modificare l'indirizzo di recapito e la modalità di invio delle bollette. Ora però mi chiedo, come faccio ad ottenere la scontistica a cui avrei diritto? A questo punto non so se l'operatrice ha mentito anche sul fatto che posso attivarla in seguito. In ogni caso chiedo all'azienda di effettuare dei controlli sul comportamento dei venditori telefonici perché personalmente mi sono sentita truffata e non so se alla fine deciderò di rimanere con voi o cambiare fornitore dopo l'attivazione.
Cordiali saluti
Maria Concetta Petrolo Geraci