Spett. Wind Tre S.p.A.,il 24 Marzo 2023 è DECEDUTO mio zio e in qualità di erede testamentaria ho provveduto ad inviare in data 27 maggio u.s. ore 22:04 la richiesta di disdetta del contratto di telefonia mobile a lui intestato, tramite PEC a WINDTRE (servizioclienti159@pec.windtre.it) . La mail riportava in allegato anche una richiesta sottoscritta da tutti gli eredi nella quale si chiedeva che le mensilità rimaste impagate, relative all'offerta attiva il cui rinnovo (di Euro 13,99 mensile) avveniva tramite RID bancario su conto corrente intestato al defunto, venisse stornato dal credito residuo (Euro 33,34) della citata utenza, nonché di ricevere il delta del credito residuo su una prepagata dotata di iban intestata alla mia persona, dedicata alla gestione delle spese di successione.Il testo della PEC recitava testualmente:Buonasera,con la presente si richiede il recesso contrattuale con la CESSAZIONE definitiva dell'utenza di telefonia mobile numero 333/*****039 intestata a mio zio M******** A******, defunto in data 24 marzo 2023. In allegato:- richiesta di recesso e cessazione utenza sottoscritta dagli eredi testamentari- documento di identità dell'intestatario- documenti di identità degli eredi- Certificato di Morte di xxxxx- estratto dell'atto di morte.(Su richiesta mi rendo disponibile a fornire la documentazione sopra citata).Da una telefonata al 159 appuro che la pratica è stata lavorata due giorni dopo, tuttavia, WINDTRE non ha smesso di inviare a mio zio DEFUNTO i solleciti di pagamento (come se il Certificato di Morte non fosse abbastanza per loro...). Dalla sua area del sito internet wind questa mattina scopro con stupore che l'utenza è stata cessata, ma che risulta da pagare anche la mensilità con scadenza luglio 2023 perché, a detta dell'operatore del 159 contattato questa mattina, la cessazione richiede una tempistica di lavorazione di 30 giorni (teoricamente dovrebbe ricomprendere anche i 15 giorni di giugno, ma che secondo l'operatore risulterebbero da pagare con la fattura che riporta scadenza luglio). Al momento tra le mensilità rimaste impagate ci sono quella con scadenza maggio (che, come comunicatomi telefonicamente da un vicino, è pervenuta ieri presso la residenza di mio zio e che provvederò a pagare non appena possibile, in quanto vivo/viviamo tutti fuori regione) e quella con scadenza 15 luglio 2023. Finora risultano pervenute esclusivamente richieste di pagamento, e nessuna comunicazione, neanche tramite PEC, relativa alla cessazione dell'utenza, nè circa la restituzione del credito residuo sopracitato, di cui Wind al momento dispone e del quale, sempre a detta dell'operatore del 159 sentito questa mattina, riceveremo notizia entro 90 giorni.Alla luce di quanto sopra esposto credo sia ingiusto continuare a pagare per un servizio non fruito da marzo a luglio con un titolare deceduto (come riportato da un atto pubblico) e come tale pratica debba essere equiparata a quella di una generica disdetta contrattuale.Rimango in attesa di un vostro cortese riscontro e qualora non dovessi ricevere risposta entro il termine previsto dalla legge, adirò le vie legali.Cordiali Saluti