Nel mese di Maggio 2023 decidevo di sostituire la mia cucina e mi rivolgevo a diversi brand (Stosa, Veneta Cucina, Scavolini, Ikea e Lube). La mia scelta (purtroppo) cadeva su quest’ultima.Dopo aver visto una pubblicità su internet di un Vostro store a Trezzo d’Adda, la quale villantava cucine in vendita a metà prezzo, in data 11 Giugno, mi recavo presso il suddetto store, dove mi imbattevo nel venditore, signor William con il quale sottoscrivevo un contratto per una cucina CREO Modello Tablet Melaminico, suggerendomi che nell’incontro successivo presso lo store di Corso Lodi (dove lo stesso lavorava stabilmente), avrei potuto modificare le caratteristiche dei materiali e le finiture confrontando i vari modelli esposti.Poiché non conoscevo la linea CREO, ma solo LUBE, chiedevo esplicitamente quale fosse la differenza tra le due linee e lo stesso venditore rispondeva che la differenza era solo nei colori e non nei materiali, né tanto meno nelle finiture o nello spessore, facendomi così vedere e valutare solo le cucine LUBE presenti nello store.In data 16 Giugno, pertanto, mi recavo presso lo store di Corso Lodi. Qui nel momento della valutazione del modello e delle finiture della cucina, sempre lo stesso venditore, mi faceva vedere una cucina Linea Lube , poiché quella da me scelta CREO non era presente in store, affermando nuovamente che la stessa era uguale alla cucina modello Immagina (laccata), presente in store. Al mio dubbio sulla differenza delle due linee il venditore sottolineava sempre la mancanza di differenze, ad eccezione dei colori, per cui CREO disponeva solo di una limitata scelta di colori. Sceglievo così il colore bianco su una mazzetta di colori, senza aver in alcun modo la possibilità di vedere il modello, né tanto meno le finiture con il quale il pannello viene rivestito.Inoltre, mi veniva suggerito il pacchetto di elettrodomestici e in particolare il piano cottura a gas con quattro fuochi. Anche questo componente non essendo in esposizione ma solo su catalogo, veniva da me scelto “a scatola chiusa”, senza che fossero presenti misure tra un fuoco e l’altro. Il venditore tuttavia mi assicurava che sarebbe stato perfetto per il mio spazio e ideale per il progetto da lui pensato.Il 28 Agosto ricevevo presso la mia abitazione il montatore per l’istallazione della cucina. La cucina subito si presentava con un difetto evidente : un componente, carrello estraiibile, con una errata misura (30 cm invece di 25), pannello posteriore del frigorifero non in linea, il piano cottura troppo stretto per il top e inutilizzabile con tre o quattro fuochi contemporaneamente senza bruciare la parete o i pomelli di accensione. Accortami subito della inadeguatezza del pc contattavo lo store, facendo presente la problematica e rendendomi disponibile a non finalizzarne l’istallazione ma a riconsegnare il pc al montare, in attesa di una alternativa valida. La risposta che mi veniva data era che una volta aperto dall’imballaggio il pc non poteva essere più venduto da loro, quindi mi invitavano comunque ad utilizzarlo e aspettare l'iter dell’assistenza.La problematica piu' grande tuttavia era presente nelle finiture e nella scarsità dei materiali : tutte le ante nei bordi erano già rovinate e usurate, nonché scorticate visibilmente in alcuni punti. Lo schienale invece risultava visibilmente graffiato in due punti.Subito chiamavo più volte il signor William, il quale non si faceva trovare. Così nella giornata di mercoledì 30 Agosto, senza ancora alcuna risposta dal diretto interessato, mi recavo personalmente allo store di Corso Lodi per incontrarlo.Lo stesso, senza nemmeno minimamente scusarsi degli errori evidenti nel progetto da lui redatto, mi rispondeva che “per cortesia” avrebbe sostituito a loro spese il carrello e il pannello posteriore del frigorifero, ma che per quanto riguarda il piano cottura quella era stata una mia scelta e che quindi me lo sarei dovuta tenere o ricomprarlo a mie spese, anche perché testuali parole “ricevono molte lamentele, ma non relative alle grandezza del piano cottura”.Per quanto riguarda i bordi usurati, venivo invitata ad acquistare una GOMMA PER CANCELLARE in cartoleria e a pulire i bordi con questa.Dopo l'ennesima email mi rispondeva il Signor Simone S. di MiArredi (responsabile post vendita) il quale in maniera molto sbrigativa accordava la sostituzione del carrello e del pannello del frigorifero, ma ribadendo che tutto il resto sarebbe stato a mie spese poiché il tutto era avvenuto a fronte di un contratto da me firmato.Cosa dire? Ho trovato da parte loro totale indifferenza davanti ad un disagio e un danno morale ed economico non indifferente. Mai mi sarei aspettata da parte della LUBE una tale incompetenza da parte dei loro franchising. Mi sono rivolta a voi, scartando altri brand, sicura di riscontrare professionalità e affidabilità, invece mi sono ritrovata in una situazione molto spiacevole, per non dire vergognosa.Dopo aver pagato in anticipo 8.300 euro, per quattro metri di cucina e con elettrodomestici primo prezzo, ad oggi mi ritrovo con:-un top non fissato e uno spazio vuoto nella cucina dovuta al carrello mancante-l’attesa per l’istallazione di un nuovo top, il disagio e il costo di dover richiamare l’idraulico e l’elettricista ( nessuno di Miarredi si è proposto di fare la seconda istallazione a Sue spese)- un piano cottura utilizzabile solo a metà- una cucina fatta con un materiale che, per essere gentile, definirei, scadente, già vecchia e usurata, senza mai essere stata utilizzata, con un profilo già nero in tutte le sue parti- un venditore infedele, che non risponde, che pur di chiudere un contratto mi ha venduto un prodotto, facendomi credere che stessi acquistando una linea superiore, invece si trattava solo di una sottomarca. Purtroppo il format non mi permette di allegare prove documentali, ma ne ho davvero tante.... Traete voi le conclusioni...
