Scriviamo in qualità di ex rivenditore Optima.
Avendo legittimamente esercitato il recesso entro i termini previsti da un contratto di fornitura elettrica per il nostro stesso negozio che avevamo sottoscritto con quest'azienda, Optima ha deciso a sua volta di cessare il contratto di rivendita dei loro servizi sottoscritto con noi e fin qui nulla da obiettare però così Optima,
avvalendosi di una condizione contrattuale che ha comportato in questo caso che non avvenisse il rimborso in particolare di 27 SIM Optima residue e giacenti nel nostro magazzino in quanto prive di valore avendoci però in precedenza addebitato ben € 80 per la spedizione di 40 SIM ovvero € 2 di spedizione per ogni SIM contenuta nel pacchetto dell'unica spedizione effettuata,
ha fatto sì che le 27 SIM,
residue e disabilitate da Optima per impedirne la rivendita e la cui quota di spedizione ammontava quindi ad € 27 × 2 = € 54,
ci causassero per l'appunto una perdita di € 54 non potendo più commercializzare tali SIM (disabilitate da Optima) e tutto ciò, come ribadiamo, a seguito di cessazione contrattuale esercitata da Optima stessa.