In data 18 Gennaio 2022 ho ordinato sulla piattaforma Amazon.it una sella per bici da corsa modello Fizik Arione R3, Sella Ciclismo Uomo, Nero, L al costo di 116,17 euro. Purtroppo, nel momento dell'apertura del pacco, dopo una prima occhiata dove il prodotto sembrava rispecchiare quanto descritto al momento dell'acquisto, e quindi della stipula del contratto venditore-utente, l’ho estratto dalla confezione e si presentava completamente rovinata nella parte sottostante e rovinata/tagliata sul retro. Ho fatto per cautelarmi una serie di fotografie prima di procedere al reso, che pensavo non mi avrebbe dato problemi data l'evidenza del prodotto palesemente rovinato.Con mio grande stupore, dopo svariati giorni, ricevo una e-mail nella quale il servizio” buyer-returns@amazon.it” mi informa che a seguito di controlli sui movimenti del mio account, recenti e passati, dove si registrano svariati resi, NON hanno intenzione di restituirmi il denaro adducendo inoltre che il bene che loro hanno ricevuto come reso NON sarebbe quello da loro inviato (cosa che contraddice le evidenze fotografiche in mio possesso all'apertura del pacco).A questo punto ho scritto nuovamente, e molto seccato al servizio buyer-returns@amazon.it, dicendogli che se su un numero di circa 50- 52 acquisti fatti in tutto il 2021e inizio 2022, i resi sono stati 7-8 circa non mi sembra una gran numero per giustificare una presa di posizione del genere. (il caso più eclatante è stato quando un corriere a causa del covid ha lasciato un bene parecchio costoso fuori dal mio cancello andandosene e facendomelo sottrarre, cosa denunciata anche alle forze dell’ordine come furto, quindi tutto nella norma e assicurato, come da loro richiesta). Se, invece, ripeto, la scusa addotta per non rimborsarmi il bene è che Amazon non ritenga che quello sia il bene inviatomi, le prove fotografiche dimostrano il contrario, ma rappresenterebbe un pericoloso precedente per tutti gli acquirenti che optando per un reso, potrebbero vedere negato il proprio diritto a piacimento di Amazon.Ad oggi il servizio buyer-returns@amazon.it continua a negarmi categoricamente il rimborso. Mi chiedo se per 116 euro circa Amazon debba comportarsi in questa maniera con un cliente. A questo punto dopo essere andato a fondo alla questione, e aver riavuto i miei soldi chiederò la chiusura del mio account Amazon pretendendo la restituzione della somma “Prime” già versata, come risarcimento.Spero che Altroconsumo possa aiutarmi a risolvere questa diatriba che mi sembra veramente surreale.