Il 4 giugno 2025 acquisto on line sul sito amazon.it un telefono Apple iPhone 16 nuovo — venduto e spedito da Amazon.
Il 6 giugno 2025 il corriere Amazon consegna nelle mie mani una busta di cartoncino, “imballo” decisamente inadeguato a preservare il telefono durante il trasporto.
Senza nemmeno aprire la busta di spedizione, lo stesso giorno faccio richiesta di reso sul sito amazon.it e, con il codice a barre identificativo ricevuto da Amazon, mi reco presso il DHL ServicePoint più vicino, il quale accetta la spedizione DHL Express 9915359672 alle ore 14:17.
Contatto quindi il servizio clienti per informazioni sulla tempistica del rimborso. La risposta è che nella maggior parte dei casi Amazon elabora i resi entro 60 (sessanta giorni).
Replico facendo presente che le Condizioni Generali di Vendita — visualizzabili alla pagina https://www.amazon.it/gp/help/customer/display.html?nodeId=GLSBYFE9MGKKQXXM — relativamente agli effetti dell’esercizio del diritto di recesso prevedono il rimborso entro 14 (quattordici) giorni dal giorno di ricevimento della comunicazione relativa all’esercizio del diritto di recesso.
Il servizio clienti respinge la mia obiezione e conferma il termine di 60 giorni, invitandomi a ricontattarlo dopo il 9 agosto in caso di mancata emissione del rimborso entro tale termine.
Decido dunque di inoltrare reclamo con PEC consegnata il 9 giugno all’indirizzo amazoneu@legalmail.it
Risponde il servizio clienti respingendo il reclamo e invitandomi infine a non usare l’indirizzo PEC per future comunicazioni.
La spedizione del reso arriva presso la filiale di consegna DHL martedì 10 giugno alle ore 16:51.
Il giorno seguente, mercoledì 11 giugno, il destinatario, Amazon, prima riprogramma la consegna, poi opta per il ritiro di persona dal centro di raccolta DHL, infine riprogramma la consegna.
Contatto nuovamente il servizio clienti per denunciare quello che sembra essere un comportamento scorretto tendente a procrastinare la conclusione del reso.
Rammento al servizio clienti che, ai sensi degli artt. 52 e seguenti del Codice del consumo, il professionista è tenuto a rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore senza indebito ritardo e comunque entro quattordici giorni dal momento in cui è informato della decisione del consumatore di recedere dal contratto.
Dal servizio clienti nessuna risposta.