Buongiorno,
in data 20.05.2025 ho effettuato l'acquisto sul sito giovannimilano-it.com di un abito tre pezzi verde da uomo, pagato € 124,95. L'ordine è stato consegnato con provenienza dalla Cina in data 08.6.25.
All'apertura del pacco i tre capi di abbigliamento (giacca, pantalone e gilet) si presentavano senza alcuna etichetta che descrivesse tipo di composizione e le altre informazioni dovute al consumatore sull'etichetta, con chiari segni che le stesse erano state tagliate (vedi foto allegate), per non parlare delle condizioni generali dei vestiti arrivati ammassati in una busta trasparente.
Considerando quindi il capo difettoso ho chiesto di effettuare il reso, iniziando un infinito scambio email con il servizio clienti del brand che, verosimilmente con risposte date in parte da IA in parte da soggetti fisici, hanno prima tentato di dissuadermi dall'effettuare il reso con varia scontistica, poi chiedendomi di effettuare il reso ad un indirizzo in CINA a mie spese, poi dandomi differenti riferimenti per il reso. Ho spedito infine il pacco per il reso a mie spese con una spedizione Poste Italiane internazionale in data 16.6.25. Successivamente, non risultando consegnato, ho fatto reclamo alle Poste che mi hanno comunicato come il pacco sia fermo alla dogana in Cina per motivi imprecisati. Ho quindi comunicato (come si evince dalle email) al servizio clienti del brand di informarsi sui motivi del fermo doganale, ricevendo come risposta che si sarebbero attivati. Ad oggi tuttavia, nonostante nuovi solleciti e loro risposta di comunicazioni al loro ufficio competente, non ho ricevuto risposta. Ovviamente non ho ricevuto il rimborso per il reso.
Credo che, data la chiara "contraffazione" dello stato della merce ci siano gli estremi per procedere a una segnalazione alla Polizia Postale e a chiedere in ogni caso un rimborso immediato per pratiche commerciali scorrette. Rimando a voi esperti Altroconsumo le valutazioni in merito sperando possiate essermi di aiuto.