In qualità di dipendente presso un’azienda del settore commercio convenzionata con il fondo Unisalute, mi sono rivolto nell’aprile 2015 ad uno studio dentistico con loro convenzionato: dott.ssa Iacchelli sita in Lucrezia di Cartoceto. Qui mi sono sottoposto a visita e a detartrasi,, pagando come da convenzione con Unisalute. A seguito della visita mi è stata prescritta una cura dentaria e la necessità di due estrazioni ed impianti. Mi sono sottoposto, come richiesto da Unisalute, ad una OTP ( ortopanoramica) e la dentista ha inviato tutta documentazione ad Unisalute, in attesa che venissero autorizzati tali impianti. Da questo momento non ho più avuto risposte ed è iniziato un estenuante rimpallarsi di responsabilità tra Unisalute e lo studio dentistico, finchè la dott.ssa mi ha informato che proprio per tutti questi problemi di comunicazione, intendeva togliersi dalla convenzione con Unisalute. A questo punto, a settembre 2015, mi rivolgo ad un altro studio dentistico convenzionato, il Dental Team di Lucrezia. Mi sottopongo a solita visita e detartrasi e anche qui mi viene diagnosticata la necessità di due impianti dentari, previa estrazione, per cui vengono inviate le richieste con relativa documentazione. La risposta è la seguente: estrazioni dentarie gratuite la prima richiesta di impianto respinta , la seconda accettata ad un prezzo più alto rispetto a quello convenzionato. (come da documentazione allegata, la convenzione prevede estrazione gratuita + 700 euro per un impianto o 1300 per due impianti massimale annuo).Anche qui, alla richiesta di chiarimenti, solito rimpallo di responsabilità tra studio dentistico ed Unisalute, con risposte sempre diverse e contraddittorie. Ad ottobre 2016 la ditta chiude e quindi io resto senza lavoro. A distanza di due anni dall’inizio della pratica io ho solo fatto metà del lavoro per l’impianto e non so ancora quanto dovrò pagare per completare l’opera.