Buongiorno ho richiesto in data 15/02/2023 il trasloco della linea telefonica e internet al mio nuovo indirizzo e in data 13/02/2023 mi è arrivato un sms conil quale venivo informata che non era possibile eseguire la variazione richiesta. Preciso che ho pagato, con addebito bancario, per il periodo di abbonamento 01/02/2023 - 28/02/2023 €22.98 e per il periodo 01/03/2023 - 31/03/2023 €22.98 anche se non ho mai potuto utilizzare il servizio. Nel frattempo, su indicazioni di un vostro operatore, vi ho inviato con PEC del 15/02/2023, nuovamente il modulo di richiesta trasloco, la copia documento identità e la copia della planimetria come da censimento dell'Agenzia delle Entrate Catasto Fabbricati Uff. Provinciale di Venezia. Non avendo ricevuta alcuna risposta in merito ho provveduto ad inviarvi con PEC del 21/03/2023 la richiesta di recesso del contratto in quanto la vostra società Wind non può espletare il trasloco. A seguito di un nuovo contatto con vostro operatore che mi ha consigliato la restituzione del modem non utilizzato, in data 01/04/2024 ho provveduto alla sua spedizione all'indirizzo indicatomi dall'operatore stesso. In data 30/06/2025 mi è stata recapitata una mail nella quale mi viene richiesto il saldo di fatture a me intestate con date di emissione successive alla mia richiesta di recesso 22/04/2023-22/05/2023-22/10/2023. Vi chiedo di non chiedermi alcun saldo per un servizio che dal 15/02/2023 io non ho mai ricevuto da parte della vostra Società.
Inoltre richiedo lo storno di tutti gli importi fatturati successivamente al 15/02/2023 nonché il rimborso delle somme indebitamente addebitate.
In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Lorena Scuccimarra