Bacheca dei reclami
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Requisiti necessari Cartimpronta ONE
Buongiorno,a fronte delle previste disposizioni ministeriali per limitare l'uso del contante (Legge di Bilancio 2019) vorrei segnalare la richiesta di Webank.it ai propri cliente per l'attivazione della Carta di Credito Cartimpronta ONE (Gratuita).Tra i 3 possibili requisiti necessari si richiede:- un saldo del conto pari o superiore a 5.000 €Questo determinerebbe l'attivazione dell'imposta di bollo sui conti correnti (DL 201/2011), per un importo fisso pari a 34,20 euro l’anno, in netto contrasto con l'offerta GRATUITA della Carta di Credito.Posso comprendere che la Banca, per tutelarsi da possibili utilizzi sopra le disponibilità, richieda un saldo del conto del 15,20, 30% del plafont massimo di utilizzo mensile (attualmente proposto a € 1.200,00) ma non di una % così elevata, la qual cosa porterebbe ad un costo della carta superiore addirittura alla media della concorrenza.A tal proposito mi preme sottolineare che proprio per previste disposizioni ministeriali (legge di Bilancio) per limitare l'uso del contante occorrerebbe:a) limitare i costi per uso del POS da parte di commercianti (come segnalato nel vs. numero di Dicembre n°342 di inchieste)b) eliminare i costi (canone mensile) per gli utilizzatori Infatti sono pochissimi gli Istituti di credito che forniscono carte di Credito a costo 0, la maggior parte fa pagare un canone mensile (almeno dal 2° anno) che varia dai 15 ai 30 €uro.Rimango in attesa di un vs. riscontro.Grazie per l'attenzione Ivo LeonciniSocio Altroconsumo
capital gain
Successivamente all'evasione della mia richiesta di trasferimento del deposito titoli ad altra banca, in data 11/12/2017 ho chiesto l'estinzione del deposito medesimo e il giorno successivo (12/12/2017) la certificazione delle plus/minusvalenze realizzate ai sensi del D:Lgs. 461/1997. A tuttoggi tale certificazione non è in mio possesso. In data 16 corrente presso il MPS ho effettuato vendite di titoli azionari che hanno determinate plusvalenze. Detta banca il 18 corrente mi ha addebitato in conto corrente €1020,52 con la seguente causale :imposta sostitutiva D:Lgs:461/97. Alle mie rimostranze, il MPS mi comunicava che, noin essendo in possesso della su richiamata certificazione, non aveva potuto compensare la prodotta plusvalenza con le minusvalenze(cfr.: estratto al 30/11/2017 utilizzabili entro il 31.12.2018 €5250,07).
consistenza conto corrente per successione
mia mamma , BARTOLINI INES è morta a fine giugno.Nella prima metà di luglio ho mandato a webank i documenti richiesti, ovvero certificato di morte e dichiarazione sostitutiva di atto notorio, IN ORIGINALE.Il 7 agosto mi arriva una mail (allegata) dicendo che a breve riceverò la consistenza del conto corrente.telefono al call center il 1 settembre e mi viene detto che il documento è stato inviato il 31 agosto e non è possibile anticiparlo via mail.Richiamo e scrivo per sollecitare ed oggi mi arriva una mail che dice: la dichiarazione sostitutiva di atto notorio non è firmata dal funzionario del comune!.Dopo 2 mesi !! e dopo avere scritto che tutto era a posto e confermato per telefono la spedizione! Gli ho riscritto chiedendo la prova che non ci sia la firma (pdf ) e che mi rimandino subito il documento in modo da farlo firmare ... non voglio regalare altri 16 euro di bolli!
mancato rogito per inadempienza della banca
La casa e il mutuo sono intestati a mia moglie (sara meraviglia) quindi il reclamo alla banca deve essere a suo nome. Vi riporto qui la mail inviata alla banca di cui vorrei che foste a conoscenza.Vi scrivo in riferimento al fatto che l’atto di vendita di casa mia sia stato annullato per una vostra grave mancanza. Nel 2003 ho contratto mutuo (vs. rif. 100 464951) per l’acquisto prima casa. Negli scorsi mesi abbiamo deciso di venderla, anche se la restituzione del prestito era ancora da terminare. Dopo i contatti con il servizio clienti di Webank che mi avevano indicato modalità e tempi, avevo richiesto (si veda il fax e la mail del 22 dicembre 2016) i conteggi estintivi e la conseguente estinzione dell'ipoteca per il 4 gennaio, specificando che l’atto era stato programmato per il 9 gennaio 2017. MI avete inviato i conteggi estintivi il 3 gennaio ma nulla rispetto alla dichiarazione di estinzione del debito.Sono seguite telefonate (anche 3 al giorno), mail e reclami che spero abbiate registrato.Alle mail mi avete risposto con la sola conferma di ricezione, alle telefonate gli operatori dicevano che avevano riferito ai colleghi che se ne occupavano. Il 9 gennaio 2017, giorno previsto per il rogito, mi sono fisicamente recata presso Webank in via Massaua. Solo in quell'occasione ho scoperto che il mio mutuo era gestito da una filiale BPM: quella di Piazza Sicilia a Milano.Dietro mia forte insistenza ho ottenuto, dalla signora Alessia Perego uno scarno documento in cui si diceva che avevo estinto il debito (parliamo di 750 euro, un'inezia!!) senza alcun riferimento alla cancellazione dell'ipoteca o alla presa in carico della cancellazione stessa. Il documento così concepito è stato completamente inutile, infatti è stato rigettato dal notaio che non ha potuto stipulare la vendita, vanificando l’azione del notaio stesso, degli acquirenti e del direttore della filiale di Banca Intesa che doveva concedere il finanziamento ai compratori ciò è stato uno spreco di tempo per tutti oltre che una pessima figura per noi. A nulla sono servite le telefonate concitate da parte del notaio e del direttore alla sig.ra Perego e all'agenzia di piazza Sicilia per ottenere due righe (sarebbero bastata una mail) in cui si dicesse, come prevede la legge, che BPM si faceva carico di cancellare l'ipoteca di cui stiamo parlando.Siamo stati costretti a rifare gli accordi, che ormai erano a termine, e ad oggi la vendita è ancora in forse. L'indomani, il 10 gennaio, con mio marito mi sono recata presso l'agenzia di piazza Sicilia, dove la sig.ra Tagliabue, nel giro di un paio d'ore mi ha fornito quanto mi serviva, lamentando però di non essere mai stata avvisata della mia necessità di chiusura del mutuo da parte di Webank. Non so se gli operatori Webank non abbiano comunicato all'agenzia la mia richiesta o se l'agenzia non abbia fatto ciò che le competeva, in tempo. Mi sembra chiaro che i rapporti interni tra Webank e BPM siano assai poco fluidi ma è assurdo che questo faccia addirittura saltare un atto di rogito. Sarebbe stato molto più semplice se gli operatori del servizio clienti mi avessero detto subito che la pratica era in carico all’agenzia: avrei potuto contattarla in tempo e ottenere quanto mi spettava. Ritengo questo fatto estremamente grave e ve ne chiedo spiegazione. Intendo procedere con le associazioni di consumatori e i loro avvocati per il danno subito chiedendo una forma compensativa per quanto accaduto.
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