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Italia in zona bianca e stop all'obbligo delle mascherine all’aperto: ecco le regole per le prossime settimane

Dopo il passaggio della Valle d'Aosta, l'ultima Regione ancora in zona gialla, dal 28 giugno tutta Italia diventa zona bianca. Si allentano ulteriormente le misure restrittive e decade anche l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Restano comunque le limitazioni e le regole che è ancora importante seguire. Ecco cosa cambia nelle prossime settimane.

  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
  • di
  • Luca Cartapatti
28 giugno 2021
  • contributo tecnico di
  • Anna Vizzari
  • di
  • Luca Cartapatti
Riaperture e coprifuoco, cosa cambia dal 19 maggio

Dal 28 giugno tutta Italia diventa bianca. Le nuove indicazioni dicono che già dal 21 giugno non vige più il coprifuoco e sono anticipate al momento in cui le Regioni diventano bianche tutte le riaperture. Ma restano ancora delle limitazioni. Vediamo quali sono. 

Abolito il coprifuoco

Dal 21 giugno 2021 il coprifuoco è stato abolito nelle zone bianche e gialle. Resta in caso di focolai la possibilità per gli Enti locali di prevedere coprifuoco o altre limitazioni.

Via la mascherina all’aperto

Il CTS (Comitato tecnico scientifico) ha dato indicazioni per poter eliminare l’obbligo della mascherina all’aperto dal 28 giugno. Ovviamente la si dovrà tenere negli spazi al chiuso, negli ambienti di lavoro e anche all’aperto se non si possono rispettare le distanze di sicurezza e ci sono rischi di assembramento. Inoltre, le Regioni e gli enti territoriali possono introdurre ulteriori limitazioni. Ricordiamo che comunque l’obbligo della mascherina non c’è mai:

  • per i bambini sotto i sei anni di età;
  • per persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
  • per operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina;
  • mentre si effettua l’attività sportiva;
  • mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
  • quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi.

Ristorazione: cene anche al chiuso. Le regole per chi va al ristorante

In tutte le Regioni già da qualche settimana è possibile cenare oltre che all’aperto al chiuso ma restano ovviamente delle regole da seguire.

Durante l’apertura ai tavoli potranno sedersi al massimo sei persone, salvo che si tratti di nuclei familiari conviventi più numerosi. La distanza tra le sedute deve essere di almeno un metro e, dove non è possibile, si devono utilizzare i divisori.

  • I clienti devono sempre utilizzare la mascherina, a meno che non siano seduti ai tavoli.
  • Camerieri e gestori devono sempre indossare la mascherina.
  • Si consiglia la prenotazione e si chiede ai ristoratori di conservare i nominativi dei clienti per almeno 14 giorni.
  • Al bancone si può servire, purché si rispetti la distanza di un metro tra i clienti.
  • Dopo ogni consumazione occorre disinfettare i tavoli.
  • Non sono possibili i buffet.
  • I menu devono essere consultabili tramite smartphone, oppure possono essere menu plastificati disinfettabili oppure stampati su carta usa e getta.
  • Al tavolo è sempre meglio favorire i pagamenti elettronici.

Tutta Italia bianca, cosa riapre

  • Centri commerciali e impianti in montagna. Dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali sono aperti anche nei giorni festivi e prefestivi e sono riaperti anche gli impianti di risalita in montagna.
  • Centri termali e parchi divertimento. Dal 15 giugno (in anticipo di due settimane rispetto alla precedente data del 1° luglio), nel rispetto dei protocolli previsti, riprendono le attività dei centri termali e dei parchi divertimento.
  • Cerimonie. Dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso. 
  • Centri ricreativi. Riprendono in tutte le zone bianche tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Continuano a rimanere chiuse sale da ballo e discoteche.
  • Sale da gioco. Sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico.
  • Formazione. Sarà possibile tenere in presenza qualsiasi corso di formazione sia pubblico che privato.
  • Potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli.
  • Eventi e competizioni sportive. Sarà consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale). 
  • Fiere, convegni e congressi. Dal 15 giugno sono riprese in presenza le fiere, si può partecipare a questi eventi da qualsiasi regione d'Italia. Inoltre sono anche possibile anche convegni e congressi.