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La crisi economica ti tiene sveglio la notte? Può essere "l'ansia finanziaria"

Lo stipendio non basta per arrivare alla fine del mese, il lavoro è precario, le spese per la gestione della casa sono proibitive. Tutte queste preoccupazioni possono portare alla cosiddetta "ansia finanziaria". Ecco di cosa si tratta. 

  • di
  • Alessandra Maggioni
01 settembre 2023
  • di
  • Alessandra Maggioni
Ragazza con carta di credito

Inflazione, bassi salari, incertezza sull'occupazione e sulla casa, crisi economica... è naturale sentirsi ansiosi e l’ansia è un'esperienza comune che è anche importante negli esseri umani, essenziale per la loro sopravvivenza. Funziona come un "meccanismo di allerta" che segnala qualche minaccia. Tuttavia, un'alterazione di questa difesa, dovuta a cause genetiche o acquisite, porta l'esperienza a cessare di essere adattiva per diventare anormalmente intensa, prolungata e inadeguata di fronte al reale pericolo della situazione. Questo dà origine a disturbi d'ansia. Una situazione di crisi economica può innescare questi meccanismi di allarme in modo eccessivo, poiché la nostra capacità economica è fondamentale per la nostra sopravvivenza. E se i soldi alla fine del mese sono incerti o insufficienti...

Sintomi del disturbo d'ansia

La crisi attuale, nel passaggio da un'emergenza sanitaria, come la pandemia, a una situazione in cui l'economia mondiale risente della guerra, ha impatti negativi sulla salute mentale. Quando lo stress associato alla crisi economica porta allo sviluppo di ansia che persiste nel tempo e ha un impatto sul vivere quotidiano, ci troviamo di fronte a una situazione patologica. Il disturbo d'ansia di solito si manifesta in almeno tre dei seguenti sintomi:

  • irrequietezza o sensazione di essere al limite;
  • sentirsi facilmente stanchi, con difficoltà di concentrazione, irritabilità e tensione muscolare;
  • disturbi del sonno.

Le persone che soffrono di ansia riferiscono di essere costantemente preoccupate, un’angoscia che non può non avere ovvie ripercussioni sulla sfera affettiva, sociale e professionale.

Gli studi collegano i problemi economici all'ansia

I dati di uno studio condotto da ISS sulla prevalenza di sintomi depressivi nella popolazione generale nel corso del 2020, rivelano un incremento nel bimestre marzo-aprile 2020 con una prevalenza del 7,1% rispetto al 6,1% del 2018-19, seguito da un decremento (4,4%) nel bimestre maggio-giugno, dopo la revoca del lockdown, e poi da un nuovo e più cospicuo incremento in luglio-agosto (8,2%) mostrando impatti psicologici moderati o gravi durante la fase iniziale della pandemia.

Si ritiene che l'attuale crisi socioeconomica avrà un impatto maggiore in settori quali:

  • disoccupazione, precarietà del lavoro e perdita di reddito;
  • povertà ed esclusione sociale;
  • disuguaglianze nell'accesso all'assistenza sanitaria(fisica e mentale);
  • alfabetizzazione (digitale e non).

Ma è difficile prevedere il vero danno causato da questo frangente. A differenza delle precedenti crisi economiche, siamo di fronte alla confluenza di varie situazioni di crisi che avranno un effetto cumulativo negativo sulla salute mentale e sulla resilienza delle comunità.

Ci sono evidenze solide di effetti negativi sulla salute mentale conseguenti la crisi economica iniziata nel 2008. Questi studi provengono da numerosi paesi europei ed extraeuropei e sono concordi nel riportare un peggioramento in almeno un indicatore di salute mentale in associazione con la crisi economica. Un’analisi italiana mostra un aumento dei decessi correlati a patologie mentali e un aumento dei disturbi comportamentali attribuiti alla crisi, per complessivi 548 morti in eccesso tra 2008 e il 2010 in numerosi paesi. Rispetto invece ai suicidi, il dato più inquietante proviene dalla Grecia, dove il tasso di suicidi è aumentato del 56% tra il 2007 e il 2011 e del 35% tra il 2010 e il 2012. Insomma, si vede che la crisi ha avuto un effetto enorme nel paese “ricco” più colpito.

Andando oltre i nuovi casi che sorgono sulla scia delle crisi, è importante concentrarsi sulle persone che stavano già affrontando problemi di salute mentale e che erano quindi più vulnerabili all'esclusione sociale. Un periodo di recessione economica può essere particolarmente difficile per queste persone, poiché alcune prove indicano tassi più elevati di disoccupazione tra le persone con problemi di salute mentale durante questi periodi.

Ansia: come curarla

L'ansia è un'emozione normale in determinate circostanze, ma può essere un disturbo che merita un trattamento. Attualmente le principali categorie di cura per l'ansia sono la farmacoterapia e la psicoterapia, che sembrano portare a risultati ancora migliori se combinate.

L'ansia eccessiva può essere bilanciata con attività che portano sollievo dalla tensione o uno spostamento dell'attenzione da preoccupazioni come l'esercizio fisico, il rilassamento o la meditazione. Gestire lo stress quotidiano, nel rispetto del tempo, delle ore di riposo e del sonno, può anche aiutare a prevenire che l'ansia raggiunga livelli dannosi.

Se l'ansia causata dall'attuale clima economico sta influenzando la tua vita quotidiana (e la tua salute) cerca un appuntamento con il tuo medico di famiglia. Lui o lei valuterà la situazione e potrebbe indirizzarti a un appuntamento psichiatrico o psicologico, se necessario.