Vaccinazione per i bambini: tempi, modalità e risposte ai dubbi più frequenti
Non è solo una dose ridotta ma una formulazione pediatrica specifica, somministrata con modalità che possono variare da regione a regione. Ma ha davvero senso vaccinare i bambini nella fascia d'età tra i 5 e gli 11 anni? Sono più i rischi o i benefici? Abbiamo analizzato tutti i dati disponibili per poter fornire ad ogni genitore un quadro oggettivo della situazione e aiutarli a decidere per il meglio. Ecco cosa c'è da sapere.
- contributo tecnico di
- Daniele Caldara e Laura Filippucci
- di
- Luca Cartapatti

Dopo il semaforo verde dell'Agenzia Italiana del Farmaco, anche in Italia dal 16 dicembre è possibile vaccinare i bambini della fascia tra i 5 e gli 11 anni. L’approvazione del vaccino per i bimbi arriva in un momento in cui l’infezione da SARS-CoV2 ha ripreso a diffondersi (anche se in maniera meno drammatica rispetto allo scorso anno proprio grazie ai vaccini), e in cui si registra anche una crescita significativa della percentuale di bambini ospedalizzati, in linea con quanto osservato nelle altre fasce d’età.
Ma come funziona la vaccinazione dei più piccoli e (soprattutto) ha davvero senso vaccinarli? Abbiamo analizzato i dati e le fonti al momento disponibili e abbiamo tentato di rispondere, numeri alla mano, a 5 domande chiave che ogni genitore si sta ponendo in queste ore. Scopo del nostro studio e di questo articolo è aiutare mamme e papà a fare la scelta giusta fornendo loro tutte le informazioni e i dati utili a valutare la situazione in autonomia. Ma andiamo per ordine.
Vaccino agli under 12, come funziona
Il vaccino previsto per questa fascia d’età è il vaccino a mRNA Comirnaty di Pfizer/BioNTech, approvato a fine novembre dalle autorità europee e a stretto giro anche dall’Agenzia italiana del farmaco. Il ciclo vaccinale completo prevede la somministrazione di due dosi, una a distanza di tre settimane dall’altra, ma la dose prevista per i bambini di questa età equivale a un terzo di quella somministrata ad adolescenti e adulti. Non si tratta però semplicemente di una dose ridotta dello stesso farmaco utilizzato sui gli adulti, ma una formulazione pediatrica specifica, questo anche per evitare errori in fase di somministrazione. Anche per i bimbi più piccoli (così come per gli adolescenti e per gli adulti), l’iniezione viene fatta nella parte superiore del braccio.
La priorità viene data ai bambini con elevata vulnerabilità e ai bambini conviventi di soggetti immunocompromessi o con elevata vulnerabilità al Covid per età o fragilità, che sono vaccinati presso gli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria di riferimento regionale. Per gli altri bambini vengono abilitati punti vaccinali pediatrici e percorsi dedicati alla vaccinazione pediatrica separati dai percorsi per gli adulti.
Al momento non sono indicate controindicazioni: i bambini con allergie o con malattie autoimmuni o che causano la compromissione del sistema immunitario (anche a seguito di terapie farmacologiche) possono essere vaccinati come tutti gli altri bambini. Anzi, è consigliato e per i bambini severamente immunocompromessi potrà essere completato il ciclo vaccinale con una terza dose a distanza di almeno 28 giorni dalla seconda. Anche i bambini che hanno avuto il Covid negli scorsi mesi possono essere vaccinati, con una sola dose o con le due dosi previste a seconda di quanto tempo è passato dalla guarigione.
Infine, un recente ordinanza ministeriale ha stabilito che per i bambini che compiranno il dodicesimo anno di età dopo aver ricevuto una prima dose di vaccino Comirnaty nella formulazione pediatrica potranno completare il ciclo di vaccinazione con la stessa formulazione, invece di ricevere la formulazione per adolescenti e adulti che viene usata a partire dai 12 anni d’età.
Cinque dubbi: proviamo a dare una risposta
Partiamo dunque da un presupposto: i bambini hanno la stessa suscettibilità degli adulti all’infezione, seppur nei bambini il Covid abbia raramente un decorso grave. Ci si chiede allora se abbia senso vaccinarli, quali siano i vantaggi e quali i rischi e se il vaccino sia davvero sicuro. Nelle FAQ che seguono proviamo a rispondere a queste e ad altre domande, per aiutarti a decidere se vaccinare o meno i tuoi bambini.
Diciamolo subito: dati alla mano, anche per un bambino, ammalarsi di Covid è molto più rischioso di essere vaccinato.
I rischi della malattia
Partiamo prima di tutto dai rischi legati al Covid. I bambini che contraggono il Covid rischiano di:
- finire in ospedale. Secondo i dati dell’ECDC, circa 6 su 1000 bambini affetti da Covid richiede l’ospedalizzazione;
- finire in terapia intensiva: circa 6 su 10.000 affetti da Covid;
- morire (circa 1 su 20-30.000 bambini ammalati di Covid);
- continuare ad avere sintomi per molte settimane, il cosiddetto long Covid: circa l’1% dei bambini stando ai dati disponibili.
I rischi della vaccinazione
Al contrario, la vaccinazione espone solo a un rischio di miocardite, che nel caso più grave colpisce circa 1 bambino su diecimila e 1 bambina su cento/duecentomila vaccinate. Rischio che, come vedremo nella domanda dedicata alle miocarditi, è molto più basso del rischio di avere una miocardite da Covid.
Quando la FDA (Food and Drug Administration) ha approvato il vaccino di Pfizer per i bambini ha calcolato quanti casi sintomatici, ricoveri ospedalieri, ricoveri in terapia intensiva e decessi da Covid possono essere prevenuti per ogni milione di bambini vaccinati in un periodo di 6 mesi, rispetto a quanti casi di miocardite, ricoveri e decessi potesse causare il vaccino. Con l’attuale circolazione del virus, i danni legati al vaccino quali le miocardi (che ricordiamo sono molto rare e curabili) sono sempre superati dai benefici ottenibili con la vaccinazione, che permette appunto di evitare ai bambini di avere un Covid grave e finire in ospedale, così come di evitare di avere le ben più gravi miocarditi da Covid.
Sì, ha senso, perché anche i bambini possono ammalarsi gravemente e la vaccinazione può offrire loro una protezione dagli esiti più gravi del Covid.
È vero: i bambini raramente si ammalano in modo grave, ma questo rischio è più concreto di quanto si pensi. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nell’ultimo periodo più di 6 bambini su 1.000 affetti da Covid hanno necessitato del ricovero in ospedale e circa 6 su 10.000 sono stati ricoverati in terapia intensiva.
Questi dati arrivano dall’analisi di 65.800 casi sintomatici di Covid, registrati tra bambini di 5-11 anni in 10 paesi europei tra luglio e settembre 2021, un periodo dominato dalla circolazione della variante Delta. Per fortuna sono solo due le morti registrate nello studio, un evento che si conferma molto raro. Anche negli Stati Uniti su circa 2 milioni di bimbi di 5 -11 anni colpiti dal Covid, più di 8.300 sono stati ricoverati in ospedale e circa 100 sono morti.
Questo però non deve portate a sottovalutare il problema: nulla sappiamo delle condizioni di salute nel lungo periodo dei bambini che si ammalano in modo grave e sarebbe meglio evitare loro questa brutta esperienza. A rischiare di più sono certamente i bambini con malattie croniche: rispetto a bambini privi di fattori di rischio, i bambini con malattie come obesità, diabete, malattie del cuore, neurologiche, respiratorie o tumorali sono circa 12 volte più a rischio di essere ricoverati e circa 19 volte più a rischio di finire in terapia intensiva per colpa del Covid. Se però guardiamo il dato generale, la maggioranza dei bambini ricoverati (circa il 78% stando agli ultimi dati) non ha fattori di rischio.
Per questo motivo, i bambini di 5-11 anni con fattori di rischio per Covid grave sono sicuramente una priorità della campagna vaccinale, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticarsi del rischio corso anche dai bambini in buona salute. Oltre a ridurre il rischio di prendere il Covid in modo grave, la vaccinazione ha il potenziale di risparmiare ai bambini alcune conseguenze più o meno dirette del Covid che non vanno sottovalutate, come la sindrome infiammatoria multisistemica di cui parliamo nella FAQ dedicata alle miocarditi, e il long Covid.
Long-Covid: cos'è e perché riguarda anche i bimbi
Con long-Covid si definisce il persistere di alcuni sintomi per mesi dopo la guarigione dall’infezione. I più comuni sono affaticamento, mal di testa, difficoltà respiratorie, dolore al torace, problemi cognitivi e disturbi del sonno, ma anche la perdita dell’olfatto. Il long-Covid può colpire adulti e bambini. Non è ancora del tutto chiaro quanti bambini ne soffrano o per quanto tempo, ma secondo un recente studio condotto nel Regno Unito più dell’1% dei bambini tra 5 e 11 anni che hanno contratto il SARS-CoV-2 in forma grave ha riferito sintomi prolungati oltre le otto settimane. Infine, nessuno a oggi sa quali siano le conseguenze del long-Covid sul lungo periodo.
Altre problematiche da tenere in considerazione
Non va infine sottovalutato l’impatto psicologico che la pandemia ha avuto sui bambini, per colpa dell’interruzione della continuità scolastica, delle relazioni e delle attività esterne alla scuola, ma anche della distorsione della normale vita familiare tra smartworking dei genitori e didattica a distanza. La vaccinazione dei bambini è una strategia valida per riprendere a pieno la vita scolastica, la vita sociale e le attività ricreative, sportive ed educative, evitando così che la pandemia continui a ripercuotersi sulla salute mentale e sullo sviluppo psicofisico di adolescenti e dei bambini.
Per ultimo, non possiamo non ricordare che la vaccinazione dei più piccoli ha un impatto positivo sulla circolazione dell’infezione. Questo impatto è meno significativo in un paese dove gli adulti sono poco vaccinati, ma è più elevato in un paese con un elevato tasso di vaccinazione tra gli adulti. Detto questo, la motivazione della protezione della popolazione più adulta – soprattutto di quella anziana e/o fragile - non può essere la giustificazione della vaccinazione dei più piccoli. Per ottenere questo scopo è più importante che tutti gli adulti si vaccinino e che adottino le misure di protezione individuale di dimostrata efficacia (mascherine, igiene, distanziamento, ventilazione) difendendo così se stessi e gli altri e al contempo interrompendo quanto più possibile la catena dei contagi.
Con la vaccinazione di milioni di adolescenti e di giovani adulti in tutto il mondo è emerso con chiarezza un effetto indesiderato di tipo raro, legato alla somministrazione di vaccini a mRNA: l’infiammazione del muscolo del cuore (miocardite) o della membrana che lo riveste (pericardite).
Casi rari o molto rari di miocarditi sono stati osservati sia dopo il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech sia dopo il vaccino di Moderna. I sintomi della miocardite (mancanza di respiro, dolore al torace, palpitazioni) si presentano solitamente nei 14 giorni successivi alla vaccinazione e molto più frequente dopo la seconda dose. Il decorso è simile a quello delle miocarditi che si osservano dopo un’infezione: nonostante possano richiedere il ricovero, si tratta di forme per lo più lievi e curabili. Sono però più frequenti dell’atteso: di norma tra gli adolescenti si osserva 1 caso di miocardite ogni 100.000 ragazzi, per lo più dopo infezioni virali.
Miocarditi e pericarditi: qualche dato su ragazzi e adolescenti
I più colpiti in assoluto sono gli adolescenti e i giovani adulti di sesso maschile, che rappresentano il 70-80% delle segnalazioni. Stando ai dati raccolti dalla farmacovigilanza e analizzati dalle autorità americane e israeliane, paesi in cui la vaccinazione dei più giovani è in corso da più tempo, la frequenza delle miocarditi e delle pericarditi associate al vaccino di Pfizer è inferiore a un caso su diecimila nei maschi di 12-15 anni mentre è di uno o due casi su diecimila nei maschi di 16-17 anni. La frequenza di mio-pericarditi è invece nettamente inferiore tra le ragazze: meno di un caso su centomila nelle 16-17enni e meno di un caso su duecentomila tra le 12-15enni. Nelle fasce d’età più adulte l’evento è più raro, sia tra i maschi sia tra le femmine.
Miocarditi nei bambini: ancora pochi dati
Nei ragazzi tra i 5 e gli 11 anni non abbiamo ancora dati poiché la sperimentazione non avrebbe mai potuto arruolare un numero abbastanza grande di bambini per vedere questo raro effetto indesiderato. Si pensa però che le miocarditi si riveleranno più rare tra i 5-11enni rispetto ai bambini dai 12 in su, non solo perché il rischio è più alto tra gli adolescenti, ma anche perché per i bambini è prevista una dose inferiore di vaccino Pfizer, pari a un terzo di quella prevista dai 12 anni in su: uno stimolo immunitario più limitato potrebbe quindi contenere il rischio di mio-pericarditi. Ma si tratta di ipotesi e la sorveglianza deve rimanere alta. Detto ciò, il rischio di incorrere in una miocardite da vaccino è decisamente più basso del rischio di avere una miocardite da Covid.
Sindrome infiammatoria multisistemica: il vero rischio di prendere il Covid
Uno dei rischi che i bambini corrono prendendo il Covid è una malattia chiamata sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), una malattia appunto infiammatoria che colpisce vari organi e tessuti e i vasi sanguigni e che si presenta circa 4 o 6 settimane dopo l’infezione con sintomi cardiovascolari, gastrointestinali (dolore, nausea, vomito e diarrea) e con febbre persistente. Spesso richiede il ricovero in ospedale e a volte il ricovero in terapia intensiva. I bambini che la sviluppano sono di solito in buona salute e hanno avuto un’infezione lieve o anche asintomatica. La sindrome, quindi, non colpisce solo bambini con fattori di rischio o con Covid grave. Fortunatamente quasi tutti i bambini guariscono grazie alle cure ospedaliere (circa l’1% dei ricoverati muore) ma comunque non si tratta certo di una bella esperienza per i bambini, sui quali gli strascichi della malattia non sono ancora noti.
Miocarditi da vaccino vs miocarditi da Covid
Non è ancora chiaro quanto spesso questa malattia si presenti tra i bambini, ma stando a dati danesi la MIS-C si presenterebbe ogni circa 4.000 bambini under 12 infettati da SARS-CoV-2, mentre secondo dati statunitensi e inglesi ci sarebbe addirittura un caso ogni 2.000 bambini. Tra le manifestazioni più comuni di questa sindrome troviamo proprio le miocarditi: secondo le stime del centro di controllo delle malattie degli Stati Uniti, su 1.000 bambini e ragazzi fino ai 16 anni affetti da Covid registrati fino a Gennaio 2021, circa 1,3 ha avuto una miocardite per colpa del Covid (un dato quasi 40 volte più alto dell’atteso). E molte di queste potrebbero rientrare nel quadro più ampio delle MIS-C.
È quindi evidente che le miocarditi da vaccino siano molto più rare delle miocarditi da Covid. Non solo: le miocarditi da Covid hanno un decorso più grave delle miocarditi osservate post-vaccinazione. Vaccinare i bambini li espone di certo ad un raro rischio di miocarditi, che andrà sorvegliato da vicino, ma potenzialmente evita loro il rischio ben più alto di essere ricoverati per una malattia infiammatoria multiorgano ben più grave.
Il vaccino è da considerarsi efficace, ma gli unici dati disponibili riguardano la capacità del vaccino di suscitare una risposta anticorpale adeguata e l’efficacia del vaccino nel prevenire l’infezione sintomatica nel breve periodo dopo il completamento del ciclo vaccinale.
I dati della sperimentazione: limitati ma promettenti
L’efficacia del vaccino di Pfizer/BioNTech è stata valutata su circa 2.300 bambini di 5-11 anni, dei quali circa 1.500 hanno ricevuto il vaccino vero e il resto ha ricevuto un placebo. La sperimentazione ha dimostrato come la risposta immunitaria suscitata dal vaccino nei bambini di 5-11 anni sia simile a quella osservata negli adolescenti e giovani adulti tra i 16 e i 25 anni (un termine di paragone già usato per valutare la risposta anticorpale nella fascia 12-15). Questo indica quindi che il sistema immunitario dei bambini più piccoli è particolarmente abile nello sviluppare una risposta immunitaria di buon livello a partire da una dose di vaccino più piccola.
Per quanto riguarda la capacità del vaccino di prevenire la malattia tra i bambini di 5-11, il vaccino si è dimostrato in grado di ridurre del 90% circa le infezioni sintomatiche nell’arco dei due mesi successivi al completamento del ciclo vaccinale. Si tratta però di un dato da prendere con le pinze, così come abbiamo fatto di fronte ai primi dati sugli adulti, in quanto calcolato solo sulla base di 3 casi di malattia riscontrati tra i vaccinati e 16 casi di malattia nel gruppo placebo, nessuno di questi di tipo severo. Numeri piccoli, quindi, che ci danno stime imprecise, ma che indicano che la vaccinazione abbia un livello di efficacia elevato.
Non abbiamo purtroppo dati che mostrino di quanto si riducono le infezioni asintomatiche, né dati sulla riduzione dei ricoveri in ospedale o in terapia intensiva tra i bambini di 5-11 anni. Questi dati, infatti, sono difficili da ottenere all’interno di uno studio come quello condotto da Pfizer, troppo piccolo per riuscire a dimostrare un effetto significativo su eventi così rari. Se però guardiamo ai dati raccolti sul campo in un paese come Israele, che prima di altri ha coinvolto gli adolescenti dai 12 anni in su nella campagna vaccinale, possiamo vedere come le infezioni (sia quelle sintomatiche sia quelle asintomatiche) si siano ridotte del 90% nelle tre o quattro settimane successive alla somministrazione della seconda dose. Un dato sicuramente positivo.
Alla luce dei dati a disposizione, la somministrazione del vaccino di Pfizer ai bambini di 5-11 anni è da ritenersi sicura. Le prove di questa affermazione le possiamo trovare in parte nello studio sperimentale condotto da Pfizer, ma soprattutto dai dati raccolti sul campo nei paesi in cui si è già iniziato a vaccinare i bambini e dove si vaccinano da tempo gli adolescenti.
I dati forniti dalla casa farmaceutica Pfizer alle autorità europee e statunitensi riguardano circa 3.100 bambini vaccinati con il vaccino vero e circa 1.400 con il placebo. Questi dati hanno permesso di valutare l’entità e la frequenza degli effetti indesiderati più comuni, come quelli di tipo locale (come il dolore nella sede di iniezione) e quelli di tipo più generale (come la febbre, il malessere o il rigonfiamento dei linfonodi). Da questo punto di vista, non sono emerse differenze rispetto a quanto accade vaccinando gli adolescenti, vale a dire sintomi per lo più lievi o moderati che si risolvono nel breve periodo, di cui i più comuni sono la febbre, la stanchezza, il mal di testa, i brividi e i dolori muscolari. Si osservano soprattutto dopo la seconda dose.
Nello studio, non sono stati osservati casi di reazione allergica grave (lo shock anafilattico) o casi di miocarditi. Se da un lato questo è ovvio, perché lo studio ha arruolato troppo pochi bambini per osservare degli eventi considerati rari, dall’altro ci rassicura del fatto che nei bambini non siano molto più frequenti dell’atteso.
In questo momento negli Stati Uniti sono stati vaccinati con almeno una dose più di 5 milioni di bambini di 5-11 anni e 2 milioni hanno ricevuto anche la seconda. Al momento non è emerso alcun segnale allarmante. Bisognerà però attendere di vedere come andrà con le seconde dosi, visto che le temute miocarditi post-vaccino si vedono molto più frequentemente dopo la seconda dose (per maggiori informazioni vedi la FAQ dedicata alle miocarditi). Questi dati però ci rassicurano del fatto che, se la vaccinazione avesse comportato strani effetti negativi sui più piccoli, questi sarebbero già emersi chiaramente. Aspettiamo quindi che arrivino analisi più complete sul completamento del ciclo vaccinale di questi bambini.
Under 12: tempi e modalità per la vaccinazione
Per iniziare a vaccinare il 16 dicembre i bambini 5-11 anni, molte regioni hanno aperto le prenotazioni a partire dal 13 dicembre. Le modalità molto spesso ricalcano quelle adottate dalla stessa regione per le fasce più adulte: prenotazioni on line, telefonica. In diverse regioni ci sono “attenzioni” data la giovane età dei bambini. Ad esempio in Campania e Basilicata sono previste giornate dedicate alla vaccinazione durante le vacanze di Natale o la domenica. In Emilia Romagna e Sicilia si specifica, ad esempio, che le vaccinazioni per i bambini avverranno in orari il più possibile compatibili con quelli scolastici e in ambienti che saranno resi più confortevoli ed accoglienti per i bambini. In Puglia le vaccinazioni saranno direttamente nelle scuole.
La rete dei pediatri è spesso coinvolta (come in Veneto) nelle somministrazioni o direttamente nei centri vaccinali o nei propri ambulatori (in particolare per le categorie più fragili). Per la somministrazione a bambine e bambini è necessario presentare il modulo di consenso informato compilato e firmato da entrambi i genitori, tutori o affidatari. Durante la vaccinazione è possibile che sia presente anche un solo genitore o tutore o (in alcuni regioni) anche un loro delegato.
Vediamo comunque regione per regione quali sono le modalità da seguire per far vaccinare i bambini.
Dal giorno 16/12/2021 è possibile prenotare il vaccino pediatrico per i bambini da 5 a 11 anni.
Come per la precedente fascia di età, sarà possibile prenotare la vaccinazione anche agli sportelli Atm Postamat, dai portalettere o contattando il numero verde.
Per eventuale supporto è attivo il numero verde 800.00.99.66
I bambini lucani di età compresa tra i cinque e gli undici anni potranno essere vaccinati il 19 dicembre; le altre dosi saranno somministrate tutte le domeniche dal 2 gennaio 2022: lo ha annunciato l'ufficio stampa della giunta regionale della Basilicata.
I vaccini, prenotabili sul portale delle Poste italiane, saranno somministrati dai pediatri e negli hub vaccinali che sono presenti in regione.
Si apre la campagna vaccinale anche alle categorie dei più piccoli. I cittadini possono prenotare la vaccinazione attraverso il portale di Poste.
In Campania il 16 dicembre si avvia la campagna di vaccinazioni pediatriche dai 5 agli 11 anni.
Così come per le fasce più adulte anche per gli under 12 si potrà aderire alla campagna inserendo il proprio codice fiscale e il numero della tessera sanitaria.
Il 16 dicembre è una giornata interamente dedicata alla somministrazione dei vaccini per i bambini. Tutti i centri vaccinali della Campania saranno impegnati solo per questo tipo di vaccinazione. Anche alcuni istituti scolastici, ancora da indicare, parteciperanno alla campagna e saranno hub di riferimento territoriale dedicati alla vaccinazione pediatrica.
Dal 22 dicembre al 10 gennaio, nei giorni delle vacanze natalizie per le scuole, anche gli istituti scolastici potranno su indicazione dei propri dirigenti, partecipare direttamente alle vaccinazioni pediatriche.
Da lunedì 13 dicembre al via le prenotazione del vaccino anche per la fascia 5-11 anni, mentre le prime somministrazioni partiranno dal 16 dicembre.
La prenotazione può avvenire attraverso i CUP (Centri Unificati di Prenotazione)
Oppure on line
Le singole ausl delle Regioni forniscono informazioni precise per la prenotazione
- Ausl di Piacenza. Al momento della vaccinazione la persona minorenne deve essere accompagnata da un genitore o dal tutore legale. Il genitore o il tutore legale può delegare all’accompagnamento del minore una qualsiasi persona di sua fiducia, purché questa sia maggiorenne e in possesso dell’apposito modulo di delega compilato e firmato.
- Ausl di Parma. Le prime dosi verranno somministrate a partire da giovedì 16 dicembre, con un ruolo fondamentale affidato ai pediatri di libera scelta (Pls) di Parma e provincia, grazie ad un accordo con l’Ausl, presenti nei punti vaccinali. Anche gli ambulatori in cui verranno effettuate le immunizzazioni saranno allestiti in un ambiente accogliente e sicuro, a misura di bambino. Possono prenotare compilando questo modulo.
- Ausl di Reggio Emilia. Da lunedì 13 dicembre si può prenotare la vaccinazione contro il COVID per la fascia di età 5-11 anni, nelle farmacie, col Fascicolo sanitario elettronico e agli sportelli Cup.
- Ausl di Modena. La campagna vaccinale dedicata prenderà il via il prossimo 16 dicembre. Nei giorni precedenti l'AUSL di Modena invierà un SMS con la data, l'orario e la sede dell'appuntamento. La convocazione avviene in maniera progressiva. Chi non dovesse ricevere subito l'SMS dell'Ausl è invitato ad attendere di essere contattato. Il giorno della vaccinazione di un bambino tra i 5 e gli 11 anni compiuti è necessaria la presenza di uno o entrambi i genitori. Non è possibile delegare altre persone (nemmeno altri familiari come nonni ecc..).
- Ausl di Bologna. Da lunedì 13 dicembre prenotabile per chiunque abbia già compiuto 5 anni. Le modalità di prenotazione comprendono: tutti gli sportelli CUP, le farmacie con punto CUP, il numero verde 800 884888 (lun-ven: 7.30-17.30, sab: 7.30-12.30) CUPWEB (www.cupweb.it), il Fascicolo Sanitario Elettronico, APP ER-Salute.
- Ausl di Imola. Prenotazioni aperte per 5-11 anni (circa 8500 bambini) presso i consueti canali di prenotazione (FSE, CUP, Farmacie e CUP tel 800040606).
- Ausl di Ferrara. Da lunedì 13 dicembre al via le prenotazioni per la fascia d’età 5-11 anni, e da giovedì 16 si inizierà a vaccinare. Per le prenotazioni si possono utilizzare i consueti canali: sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup, online col Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb con prenotazione telefonica al NUMERO VERDE 800 532 000 da Lunedì a Venerdì ore 8-17; Sabato ore 8-13
Dal punto di vista operativo le somministrazioni inizieranno giovedì 16 dicembre, in orari il più possibile compatibili con quelli scolastici e in ambienti che saranno resi più confortevoli ed accoglienti per i bambini.
Il minore deve essere accompagnato alla vaccinazione da uno o entrambi i genitori o da un loro delegato - Ausl della Romagna
Dal 14 dicembre l'avvio delle prenotazioni per le vaccinazioni pediatriche antiSARS-CoV-2/COVID-19, per i bambini dai 5 agli 11 anni.
Il vaccino somministrato è Comirnaty (Pfizer) in dosaggio pediatrico. Per la vaccinazione dei minori entrambi i genitori devono firmare il consenso.
Vaccinazioni aperte il 13 dicembre per la fascia d'età 5-11 anni. Le somministrazioni partono il 16 dicembre.
La vaccinazione avverrà in due dosi somministrate a tre settimane di distanza l'una dall'altra. Per prenotare è sufficiente la Tessera Sanitaria.
Dalle ore 12 di lunedì 13 dicembre apriranno le prenotazioni per le vaccinazioni pediatriche per i bambini dai 5 agli 11 anni. Al momento della prenotazione della prima dose verrà indicato anche l’appuntamento per la seconda. Le prenotazioni saranno attive sui consueti canali:
- online su prenotovaccino.regione.liguria.it
- sportelli Cup di Asl/Aziende ospedaliere
- farmacie che effettuano il servizio Cup
- numero verde 800 938 818
Di seguito gli hub delle Asl liguri dove verranno effettuate le vaccinazioni pediatriche:
ASL 1
- Palasalute di Imperia: da lunedì a venerdì (escluso il 31 dicembre), dalle 14 alle 19
- Palafiori di Sanremo: il 16,17, 20, 22, 23, 27 e 30 dicembre dalle 15 alle 19
ASL 2
- Terminal Crociere di Savona: il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30
- Finalborgo, Hub di Santa Caterina: il martedì dalle 14.30 alle 18.30
- Cairo Montenotte, Hub Sunrise: il mercoledì dalle 14 alle 20
- Alassio Salute: il giovedì dalle 14 alle 20
ASL 3
- Villa Bombrini: da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 13
- Palazzo della Salute (Fiumara, primo piano): il mercoledì dalle 14 alle 17
- Palazzo della Salute di Struppa: da lunedì a venerdì, dalle 12 alle 13
- Casa della Salute di Quarto: il martedì e giovedì, dalle 8.30 alle 10.30
- Casa della salute di Pegli: da lunedì a sabato, dalle 8 alle 13
ASL 4
- Rapallo, Ospedale piano terra: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20 (esclusi il 24 e 31 dicembre)
- Lavagna, Ospedale secondo piano: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20 (esclusi il 24 e 31 dicembre)
- Sestri Levante, Ospedale secondo piano: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20 (esclusi il 24 e 31 dicembre)
ASL 5
- Distretto 18, via Sardegna 45 (Bragarina): il 16 dicembre dalle 14 alle 19, il lunedì e mercoledì (esclusi i festivi) dalle 14 alle 19
- Ospedale San Bartolomeo Sarzana: il venerdì dalle 14 alle 19 (escluso 31 dicembre), sabato dalle 8 alle 13
Apre anche in Lombardia la campagna di vaccinazione per gli under 12 anni.
In alternativa al sito è possibile prenotare Tramite Call Center al numero verde 800 894 545, tramite ATM Postamat gli sportelli automatici di Poste della Lombardia. Oppure tramite portalettere.
I genitori del bambino dovranno presentarsi al centro vaccinale muniti del consenso informato e comunicare al medico vaccinatore del Centro Vaccinale che il minore non è stato sottoposto alla somministrazione di vaccini vivi attenuati (ad es. influenza spray nasale, morbillo parotite rosolia e varicella, febbre gialla) nei 14 giorni precedenti e che non riceverà vaccini nei 14 giorni successivi alla vaccinazione anti Covid-19 (è anche possibile presentare il certificato vaccinale del minore).
Il giorno della vaccinazione è necessario che sia presente anche uno solo dei genitori/tutori legali, il quale dichiarerà di aver informato l’altro genitore.
Il 16 dicembre apre la campagna di vaccinazione ai bambini della fascia 5-11 anni.
I cittadini marchigiani possono prenotare il vaccino tramite il portale di poste italiane o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (tutti i giorni dalle 8 alle 20).
Al via le prenotazioni per i bambini 5-11 anni. Le informazioni e le prenotazioni nel portale https://adesionivaccinazionicovid.regione.molise.it/app/f?p=300:350
Oppure contattando 0874-1866000 lu-ven 9:00-18:00 sabato 9:00-12:00
La campagna www.ilpiemontetivaccina.it prosegue per i minori di almeno 5 anni di età e fino a 12 anni.
Per manifestare l’adesione il genitore/tutore/affidatario dovrà inserire nel form il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale del minore, indicando il proprio numero di telefono cellulare.
Per modificare o annullare l’appuntamento il genitore/tutore/affidatario dovrà inserire Il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale del minore, unitamente al codice di prenotazione inviato via SMS con i dati dell’appuntamento
Nei primi giorni successivi alla preadesione il genitore/tutore/affidatario del minore riceverà via SMS la comunicazione con i dettagli dell’appuntamento, che potranno essere consultati anche nell’area personale utilizzando il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale del minore, unitamente al codice di prenotazione inviato via SMS con i dati dell’appuntamento.
Il minore dovrà presentarsi all’appuntamento accompagnato da genitore/tutore munito di autocertificazione di responsabilità genitoriale e consenso alla vaccinazione per il minore.
L’autocertificazione e il consenso, unitamente alla copia di un documento di identità valido, dovrà essere consegnata per entrambi i genitori, oppure per il tutore, oppure unitamente alla dichiarazione di famiglia monogenitore.
I genitori/tutori/affidatari dei bambini fragili, con specifiche patologie, saranno presi in carico direttamente dalle ASL e non dovranno effettuare alcuna preadesione.
Giovedì 16 dicembre 2021 prende il via la campagna vaccinale per le bambine e i bambini dai 5 agli 11 anni. La vaccinazione prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni.
Vaccinazioni a scuola
I pazienti pediatrici non in condizione di fragilità o di rischio allergico sono vaccinati nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado in orari extra-scolastici. Le somministrazioni saranno a cura di team altamente specializzati nelle attività vaccinali in età pediatrica. Nelle scuole saranno coinvolti anche i pediatri di libera scelta che aderiranno alla campagna.
Open day
Le Aziende sanitarie (ASL) possono prevedere l'organizzazione di open day, ovvero giornate dedicate e ad accesso libero.
Consenso informato e delega
Per la somministrazione a bambine e bambini è necessario presentare il modulo di consenso informato compilato e firmato da entrambi i genitori, tutori o affidatari.
I minori possono essere accompagnati anche da soggetti terzi purché con delega sottoscritta da parte di entrambi i genitori/tutori/affidatari.
Persone fragili
I soggetti con elevata fragilità, disabilità grave (L. 104/1992 art. 3 comma 3) e in Assistenza domiciliare integrata e programmata (ADI/ADP) o non deambulanti sono vaccinati con chiamata attiva da parte di: Pediatri di libera scelta, Centri Specialistici, Strutture di ricovero dove sono ricoverati i pazienti pediatrici che devono ricevere il vaccino.
La categoria delle persone fragili comprende anche i loro caregiver (genitori, tutori, affidatari, assistenti, familiari conviventi) che non intendano accedere alla somministrazione presso i Punti Vaccinali (di Popolazione, Ospedalieri o Territoriali).
Le bambine e i bambini che presentino un grave rischio allergico sono vaccinati in ambiente protetto. I medici e pediatri di libera scelta segnalano la necessità al Distretto socio-sanitario di competenza.
Prosegue la campagna vaccinale per i cittadini over 12 anni che devono ricevere la prima dose.
Da giovedì 16 dicembre ore 12.00 potranno prenotare la prima dose piccoli cittadini nati dal 2010 al 2016 (limitatamente a chi ha compiuto 5 anni). Da gennaio 2022, la prenotazione sarà aperta anche ai nati nel 2017, sempre limitatamente a chi ha compiuto 5 anni di età.
Come si può prenotare
- On line dal sito
- Presso gli ATM degli Uffici Postali
- Tramite il Call Center 800 009966 (attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00)
- Tramite i Portalettere La procedura di prenotazione consente di scegliere il punto di vaccinazione tra quelli disponibili.
Presso i Punti vaccinali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari e dell’Azienda ARNAS “G. Brotzu” di Cagliari, sono previste sessioni dedicate alla vaccinazione dei piccoli pazienti in carico alle medesime Aziende per cui sarà cura delle stesse Aziende procedere alla chiamata diretta dei pazienti.
I bambini dai 5 agli 11 anni di età, a cui è rivolta la somministrazione del vaccino secondo le normative nazionali vigenti, possono prenotare il vaccino anti Covid-19.
Per la prenotazione è sufficiente la tessera sanitaria e il codice fiscale della persona che intende vaccinarsi.
Con la prenotazione è possibile individuare, in base al proprio CAP, la sede vaccinale più vicina e scegliere la data e l’orario in base alle disponibilità. Le somministrazioni verranno effettuate da giovedì 16 dicembre nei 65 punti vaccinali pediatrici distribuiti in tutte le province dell'Isola, nei quali sono stati predisposti accessi e corsie riservate ai più piccoli.
Il giorno della somministrazione del vaccino i bambini dovranno avere 5 anni compiuti.
Si può effettuare la prenotazione anche tramite Call Center telefonando al numero verde 800 00.99.66 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle 18:00 (escluso sabato e festivi).
Si può inoltre prenotare inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 attivato da Poste Italiane. Entro 48-72 ore si viene ricontattati per procedere alla scelta del luogo e della data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi.
Per i minori è necessario compilare il consenso informato da parte dei genitori.
Prosegue la campagna di vaccinazione anti-Covid della Regione Toscana allargandola ai bambini e bambine dai 5 agli 11 anni che possono effettuare la vaccinazione con le seguenti modalità:
- presso gli HUB prenotando sul portale;
- contattando il proprio Pediatra di famiglia;
I genitori con bambini fragili (vedi tabella con codici di esenzione) saranno contattati direttamente dai Centri delle Aziende Sanitarie, qualora non venissero contattati, è possibile chiamare il numero verde regionale 800 55 60 60 oppure i call center aziendali:
- Azienda usl Toscana Centro 055 545454 tasto 1
- Azienda usl Toscana Nord Ovest 0585 498008
- Azienda usl Toscana Sud Est 800432525
In Trentino Alto Adige la campagna vaccinale viene diversificata a seconda della provincia.
Trento
Al via le prenotazioni per i bambini 5-11 anni. Le informazioni e le prenotazioni nel portale.
Bolzano
Al via le prenotazioni per i bambini 5-11 anni. Le informazioni e le prenotazioni nel portale.
A partire dal 16 dicembre la Regione Umbria aprirà le prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid dei bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni.
Per prenotare è possibile accedere e ricevere tutti gli aggiornamenti sulla campagna.
Le prenotazioni per i bambini fascia 5-11 anni aprono il 17 dicembre, le somministrazioni iniziano il 20 dicembre.
Le modalità di prenotazione avvengono tramite il portale di Poste italiane attraverso il sito.
Si apre la campagna vaccinazione ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni.
Per indicazioni precise sulla modalità di prenotazione relative alla singola Ulls consultare il sito.
Per necessità è possibile contattare il numero verde 800462340