La doppia mascherina garantisce maggiore protezione?
Quella di indossare due mascherine sul volto è un'abitudine sempre più diffusa. In situazioni dove non è possibile mantenere il distanziamento, sui mezzi pubblici o nei luoghi al chiuso con scarso ricambio d'aria, può essere uno strumento di prevenzione efficace. A patto che il "double masking" venga fatto nel modo opportuno: vediamo le corrette indicazioni da seguire.
- di
- Roberto Usai

In un momento in cui la campagna vaccini anti-Covid subisce continui rallentamenti e le nuove varianti del virus fanno balzare i contagi in alcune aree del Paese, osservare le misure di prevenzione diventa fondamentale. Oltre al distanziamento e al lavaggio delle mani, la mascherina continua a essere un dispositivo importantissimo da utilizzare per proteggere noi e gli altri, specie nei luoghi chiusi. Ma usarne due può davvero darci un'ulteriore protezione?
Una protezione rafforzata in situazioni di rischio
Da fenomeno di nicchia a misura diffusa e consolidata. Parliamo della doppia mascherina o "double masking", ovvero l'abitudine di usare una protezione rafforzata in alcune circostanze. La comunità scientifica ora valuta questa alternativa, in relazione del fatto che, oltre alle cosiddette “droplet” - ovvero le goccioline microscopiche di saliva emesse tossendo, starnutendo, ma anche respirando o parlando –, anche le goccioline ancor più piccole che rimangono in aria per più tempo (il cosiddetto aerosol), possono avere un ruolo nel contagio. Questo vale soprattutto in ambienti chiusi, poco ventilati e molto frequentati, dove si è costretti a restare per lunghi periodi di tempo. In situazioni a rischio, perciò, avere una copertura maggiore può garantire una sicurezza in più.
Il condizionale è d'obbligo, infatti l'efficacia di indossare due mascherine potrebbe essere funzionale a seconda della situazione e del luogo in cui ci troviamo. Tra le indicazioni ministeriali, infatti, viene precisato che le mascherine di comunità (ovvero quelle chirurgiche monouso o lavabili) da sole non garantiscono una protezione al 100%. Questo perché la loro efficacia è associata ad altre misure di prevenzione finalizzate alla riduzione del contagio: parliamo in primis del distanziamento fisico e dell'igiene costante delle mani, ma anche di altre buone abitudini come l'evitare i luoghi affollati, gli ambienti con scarsa ventilazione, gli abbracci e le strette di mano.
Questo significa che un sistema di protezione aggiuntiva può essere funzionale in tutte quelle situazioni in cui non è possibile rispettare
- il distanziamento di almeno un metro, ma sarebbe meglio due;
- i brevi tempi di permanenza: i 15 minuti non devono essere considerati una durata soglia, ma deve essere il più breve possibile;
- un adeguato ricambio dell'aria.
In questo contesto, quindi, se applicata correttamente, la doppia mascherina potrebbe garantire una maggiore protezione per esempio sui mezzi pubblici o nella sala d'attesa di un ospedale. Secondo i dati diffusi dal CDC, l'ente di controllo della salute pubblica negli Stati Uniti, i test di laboratorio hanno confermato che l'esposizione ad aerosol potenzialmente infettivi subisce una dimiuzione dell'85% se tutti indossano una semplice mascherina chirurgica. La percentuale arriva fino al 96% se:
- tutti i soggetti indossano una doppia mascherina, posizionando una mascherina di stoffa a tre strati sopra una chirurgica monuso;
- tutti i soggetti indossano una mascherina chirurgica modificata per aderire perfettamente al volto: per esempio facendo due nodi agli elastici ai lati della mascherina e ripiegando all'interno il tessuto per chiudere i varchi laterali.
La doppia mascherina può essere efficace, purché posizionata nel modo corretto. L’obiettivo di fondo di indossare due mascherine è infatti quello di migliorare l’aderenza al volto, un aspetto che spesso viene sottovalutato. Tutti pensano sempre e solo alla sua capacità filtrante, ma se la mascherina calza male sul viso è quasi come non averla.
- Sì se la mascherina chirurgica è a contatto con il viso e la mascherina di stoffa più ampia e aderente viene posizionata sopra
la mascherina di stoffa spinge la mascherina chirurgica ad aderire meglio e la capacità filtrante totale aumenta. Assicurati di riuscire a respirare bene, cioè che la mascherina non opponga troppa resistenza al passaggio dell'aria. - No il contrario, cioè con la mascherina di stoffa sul viso e una chirurgica sopra
è una soluzione inutile. La mascherina chirurgica sopra non migliora l’aderenza e non crea un valido filtro se non aderisce al volto. - No a due mascherine chirurgiche posizionate una sopra l’altra
anche questa soluzione non è efficace perché non migliora l’aderenza totale al viso. - No alla doppia mascherina creata dall’unione tra una FFP2 o FFP3 con mascherine di altro tipo
i dispositivi filtranti sono sufficienti da soli se ben aderenti al volto.
Come comportarsi nei luoghi chiusi con scarsa ventilazione o dove non è possibile rispettare le distanze di sicurezza? Un dispositivo filtrante, come le mascherine FFP2 o FFP3, è una scelta che è in grado di proteggerci al meglio. Attenzione, però, che sia della taglia giusta: per essere efficace, infatti, la maschera deve aderire bene al volto. In alternativa è possibile utilizzare la doppia mascherina, seguendo i consigli di cui abbiamo parlato in precedenza.