Vigilanza sulle assicurazioni: l'Ivass sostituisce l'Isvap

Con il nuovo anno debutta l’Ivass, il nuovo organo di vigilanza sulle assicurazioni che prende il posto dell’Isvap e va sotto il controllo della Banca d’Italia.
Dal primo gennaio, l’Isvap (l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) è stato sostituito dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) sotto il controllo della Banca d’Italia. L'Ivass è presieduto dal direttore generale della Banca d'Italia, incarico attualmente ricoperto da Fabrizio Saccomanni, e opera per garantire la stabilità e il buon funzionamento del sistema assicurativo e la tutela dei consumatori.
Come reclamare
In caso di reclamo o richiesta di delucidazioni, cambia in solo il nome (Ivass) mentre l’indirizzo del nuovo Istituto di vigilanza (via del Quirinale 21, 00187 Roma) resta invariato, così come il numero verde del contact center consumatori (800.486.661, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30). Cambia il sito che diventa www.ivass.it.
Cosa cambia
Cambia la procedura da seguire in caso di sinistro all’estero: per conoscere il nome del rappresentante in Italia nominato dalla compagnia del responsabile del sinistro bisognerà rivolgersi alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici).
Se il sinistro è avvenuto in uno dei nei Paesi aderenti al Sistema della Carta Verde, provocato da un veicolo immatricolato e assicurato in un paese dello Spazio economico europeo (See), il danneggiato, di ritorno dal viaggio, potrà rivolgersi nel proprio Paese e nella propria lingua al mandatario della compagnia straniera che assicura il veicolo danneggiante, in quanto il mandatario è il rappresentante incaricato di istruire e di liquidare il sinistro. Le compagnie che vendono l’Rc auto hanno l’obbligo di nominare un mandatario in ogni stato See. Per conoscere nome e indirizzo del mandatario, consulta il sito www.consap.it o scrivi a richieste.centro@consap.it
Resta la Consap il referente anche se il veicolo responsabile del sinistro è immatricolato in Svizzera (anche se si tratta di un Paese non aderente allo Spazio economico europeo), grazie a un accordo italo-svizzero.