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Scuola, le agevolazioni passano dall'Isee. Ecco come fare

16 settembre 2016
isee scuola

Asilo, scuola elementare o università? Non importa quanti anni abbia tuo figlio: per avere agevolazioni o esenzioni su rette e mense scolastiche, ricorda di presentare l'Isee. Ecco quali documenti servono e dove richiederlo.

L'Isee

Settembre è tempo di scuola. Ma anche di Isee. Dopo l'acquisto di zaino, libri e quaderni, bisogna pensare anche alle rette da pagare: dall'asilo fino all'università passando per le mense scolastiche. Come ogni anno, per ottenere agevolazioni o esenzioni, bisogna presentare all'istituto l'attestazione Isee. Ma dove si richiede? Quali documenti servono? Ecco tutti i dettagli.


L’Isee è l'Indicatore della situazione economica equivalente, cioè lo strumento utilizzato dallo Stato per valutare la condizione economica delle famiglie italiane che richiedono l’erogazione di aiuti economici e di servizi assistenziali. Con la riforma dello scorso anno, la pubblica amministrazione accede direttamente agli archivi dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate per acquisire i dati necessari al calcolo (come dati sui trattamenti assistenziali, previdenziali o reddito Irpef), semplificando parecchio la vita dei contribuenti.

Cosa serve per calcolare l'Isee?

Ad occuparsi del calcolo dell'Isee è l’Inps. Per calcolarlo, si devono includere tutti i redditi, compresi:

  • redditi tassati con regimi sostitutivi, ovvero quelli per i contribuenti minimi o per i redditi da affitto con cedolare secca;
  • redditi con ritenuta a titolo di imposta, come i redditi da capitale;
  • redditi figurativi degli immobili non affittati e delle attività immobiliari;
  • patrimoni all’estero.

Per i conti correnti viene considerata la giacenza media annua: secondo la normativa, le banche dovrebbero indicarla nell’estratto conto di fine anno, ma là dove non fosse indicata è diritto del contribuente richiederla alla banca che deve rilasciarla immediatamente e senza oneri aggiuntivi.

Attenzione: i redditi sono riferiti al secondo anno solare precedente a quello di presentazione dell’Isee, mentre il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre dell’anno precedente.

La Dichiarazione sostitutiva unica

Il contribuente che vuole ottenere il calcolo dell’Isee deve presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e può scegliere se presentarla all’ente che fornisce la prestazione sociale agevolata, al Comune, al Caf o all’Inps in via telematica, collegandosi al sito Inps.it e registrandosi. Può essere presentata in qualunque momento, ma è valida fino al 15 gennaio dell’anno successivo.

 In questa dichiarazione devono essere dichiarati:

  • dati anagrafici e composizione del nucleo;
  • familiari a carico;
  • eventuali condizioni di disabilità o non autosufficienza;
  • dati della casa;
  • redditi;
  • proventi da attività agricole;
  • redditi da beni non locati soggetti all’Imu;
  • trattamenti assistenziali;
  • previdenziali e indennità non erogate dall’Inps;
  • assegni per il mantenimento del coniuge separato o divorziato e dei figli;
  • valore del canone di locazione annuo;
  • spese per l’assistenza sanitaria a domicilio o in centri di ricovero;
  • componenti del patrimonio immobiliare e di quello mobiliare;
  • auto e moto con cilindrata da 500 cc in su.

Esistono però anche vari tipi di dichiarazione sostitutiva unica: 

  • la DSU MINI (con i principali dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare) serve ad ottenere il calcolo dell’Isee standard, valevole per la generalità delle prestazioni sociali agevolate, 
  • la DSU integrale, necessaria solo in situazioni specifiche, in base al tipo di prestazione da richiedere oppure alle particolari caratteristiche del nucleo familiare, 
  • la DSU Isee corrente, necessaria per ottenere il calcolo dell'Isee corrente, cioè riferito ad un periodo di tempo ravvicinato alla richiesta della prestazione ed in presenza di rilevanti variazioni del reddito dovute ad eventi avversi (ad es., perdita del posto di lavoro). Questo tipo di Isee è valido solo per due mesi dal rilascio. 
Come si calcola l'Isee

Ecco come si calcola l'Isee, passaggio per passaggio.

  • L’Inps calcola il reddito di ciascun componente della famiglia e poi di tutto il nucleo. 
  • Si quantifica il patrimonio familiare (immobiliare e mobiliare). 
  • Si somma al reddito dei componenti del nucleo familiare il 20% del loro patrimonio complessivo: si ottiene così l’Ise, che dà la misura della ricchezza complessiva della famiglia.
  • L’Ise va diviso per il parametro desunto dalla Scala di Equivalenza con le maggiorazioni previste, che di fatto assegna un “peso” ad ogni componente del nucleo. Maggiore è il valore che si ricava dalla scala di equivalenza (presenza di molti componenti il nucleo, figli minori, disabili...), minore sarà l’Isee del nucleo familiare.