Regole dell’informazione, dai giornali ai social network
Quali sono i diritti e i doveri dei giornalisti, in cosa consiste la diffamazione, come possono essere utilizzate le immagini dagli organi di informazione e quali sono i rischi della diffusione di notizie senza controllo sul web. Le principali regole dell’informazione, dalla carta stampata ai social.

La libertà di stampa è un valore fondamentale in ogni democrazia. L’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, inoltre “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Esistono diverse leggi che tutelano l’informazione, la più importante è la legge numero 47 del 1948, la legge sulla stampa. Da non dimenticare anche la legge numero 69 del 1963 che ha istituito l’Ordine dei Giornalisti, che si occupa anche del diritto di cronaca quando afferma che “la libertà di informazione e di critica è un diritto insopprimibile”.
Naturalmente nel corso degli anni il mondo dell’informazione è cambiato, per questa ragione nel 2016 è stato emanato il Testo unico dei doveri del giornalista, che raccoglie tutte le norme che regolano la materia e che nel corso degli anni sono state emanate con riferimento ad ambiti di applicazione specifici. Dalla nascita della Costituzione in poi, la libertà di stampa è un diritto riconosciuto e fondamentale all’interno del nostro sistema democratico.
Diritti e doveri dei giornalisti
Sulla base dell’impianto normativo che regola l’attività di informazione, si possono identificare i principi fondamentali, diritti e doveri del giornalista.
- La libertà di cronaca e di critica è insopprimibile.
- Il giornalista ha il diritto/dovere di raccontare i fatti. primo è il diritto di raccontare i fatti, un diritto che implica anche dei doveri ben precisi.
- Nell’esercizio di questo diritto occorre osservare le norme di legge a tutela della personalità altrui, quelle sull’onore e la reputazione, sulla privacy e sul diritto d’autore.
- Principio di verità. I fatti devono essere raccontati in modo obiettivo, le fonti devono essere sempre verificate.
- Esiste l’obbligo di rettificare le notizie inesatte e di riparare gli eventuali errori.
- Giornalisti ed editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale delle fonti.
- Occorre promuovere lo spirito di collaborazione fra colleghi, la cooperazione fra giornalisti ed editori e la fiducia fra stampa e lettori.
Cos’è la diffamazione
La diffamazione, così definita dal codice penale, è l’offesa all’altrui reputazione nel momento in cui si comunica con altre persone. La diffamazione a mezzo stampa è una fattispecie molto particolare e rilevante, considerata la capacità che ha la stampa di amplificare le informazioni. Il pubblico che viene a conoscenza della presunta offesa è molto ampio, per questa ragione la diffamazione a mezzo stampa è un reato che ha un certo peso nella società.
La diffamazione è uno dei limiti principali che incontra la libertà di cronaca e di critica: nell’esercizio del diritto di informare, anche in modo critico, il giornalista deve evitare di sconfinare nella diffamazione. Perché questo non avvenga, i giornalisti devono rispettare alcune regole:
- utilità sociale dell’informazione;
- verità oggettiva dei fatti raccontati;
- forma civile nell’esposizione dei fatti, quella che tecnicamente si definisce continenza.
Come funziona l’utilizzo delle immagini
La regola base, valida per tutti i mezzi di informazione, è che non si può pubblicare la foto di una persona senza il suo consenso. Ci sono però eccezioni, casi nei prevale il diritto di cronaca.
- Se il personaggio in questione è noto, un personaggio pubblico, prevale l’interesse generale: non è necessario chiedere il consenso di una celebrità, di un personaggio politico, di un personaggio dello sport e dello spettacolo per pubblicare una sua immagine.
- Ci sono altri casi in cui è possibile derogare al principio della richiesta di consenso, per esempio per motivi di giustizia.
- Se scatto foto nel corso di un evento pubblico, anche con persone comuni, posso pubblicarle purché le immagini non siano lesive della reputazione dei soggetti coinvolti.
Esistono poi regole specifiche per i minori, con ulteriori restrizioni: è sempre necessario il consenso dei genitori.
Informazione sul web e attraverso i social network
Le regole viste valgono anche per il web e i social, per i quali ci sono poi alcune situazioni tipiche e particolari. Il fenomeno delle fake news, per esempio, ha trovato terreno fertile grazie alla rete, proprio perché spesso si fa informazione in modo incontrollato, le fonti non sono verificate, le immagini artefatte. Il rischio è che non vengano seguite le regole necessarie per informare in modo serio e deontologicamente inattaccabile.
Altra specificità del web è il diritto all’oblio, ovvero il diritto che hanno le persone fisiche di chiedere che vengano rimosse dalla rete informazioni e dati che le riguardano. Anche qui esistono però eccezioni che riguardano nello specifico l’attività di informazione: quando il trattamento dei dati di una persona è effettuato per finalità di informazione, sono previste deroghe perché è necessario considerare i principi di libertà di stampa, l’utilità sociale che quest’ultima esercita. Anche in questo caso entra in gioco il discorso di assicurare corretto bilanciamento fra libertà d’espressione e protezione dei dati.
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Articolo realizzato nell’ambito di “Ascolta il futuro”, un progetto di educazione ambientale, civica e digitale promosso da Altroconsumo e realizzato con i fondi del ministero dello Sviluppo economico - ripartizione 2020.