Compro un vestito ma ci ripenso, il negozio mi ridà i soldi oppure no?

Siamo andati a fare un giro di shopping a Milano comprando e cambiando magliette, vestiti e orecchini, per scoprire qual è la politica di cambio nei negozi italiani. Quasi tutti danno la possibilità di cambiare il capo entro un mese, ma non tutti in caso di reso danno un buono acquisto di pari importo che permette di acquistare nel negozio quello che si vuole in un arco di tempo più ampio. Si va da sei mesi a un anno. È anche vero che dopo averlo cambiato una volta si può cambiare ancora il capo, perché ripartono i 30 giorni di tempo con il nuovo scontrino. Il cambio non è un obbligo di legge, ma una cortesia del commerciante che ne determina modi e tempi. A sua discrezione.
Come funziona il cambio durante i saldi
A volte, durante i saldi, i negozi non cambiano la merce scontata o riducono il tempo disponibile per il cambio. Possono farlo, per questa ragione è sempre meglio chiedere al commerciante qual è la politica di cambio in quel periodo.
Se cambi idea ti restituisco i soldi
Negli Stati Uniti il cliente è il monarca assoluto. Deve comprare il più possibile e tornare ancora a comprare. Per questo lo si mette così a suo agio nell’esperienza d’acquisto che può comprare un vestito, portarlo a casa, decidere che non gli piace e riportarlo al negozio che gli restituisce i soldi. Come? Non certo con un buono da spendere nel negozio stesso entro una determinata scadenza, ma in contanti se ha pagato cash o versando la stessa cifra sulla carta di credito se ha pagato così. Una tranquillità che spinge a fare molto più shopping perché l’acquisto non è mai definitivo. In Italia come funziona? Il nostro giro di shopping nei negozi meneghini ci ha reso testimoni dell’inizio di una rivoluzione. Negozio Zara vista Duomo a Milano, cartello a fianco dei camerini: “Vuoi provarlo a casa? Ti informiamo che è possibile provare a casa gli articoli che desideri e, se non sono di tuo gradimento, è possibile chiedere il rimborso nello stesso negozio di acquisto o il cambio in qualsiasi negozio d’Italia. Il cambio o il rimborso possono essere effettuati entro 30 giorni dalla data riportata sullo scontrino di acquisto”. Mi ridanno i soldi quindi, se cambio idea? “Lo facciamo da qualche mese, purché venga nello stesso store in cui ha fatto l’acquisto”. Lo abbiamo fatto e ha funzionato.
Se c’è un difetto, scatta la garanzia
Ben diverso è il discorso se il capo che avete comprato è difettoso, per esempio se la cerniera non si chiude bene oppure la suola della scarpa si stacca. In questo caso è la legge sulla garanzia che tutela chi compra che ha diritto, per due anni dall’acquisto, alla riparazione senza spese o alla sostituzione del prodotto. Se queste soluzioni sono impossibili o troppo onerose, il negoziante è tenuto a rimborsarvi il prezzo. Detto questo, il cambio è una consuetudine anche perché altrimenti, grazie alla concorrenza, è il cliente che cambia negozio. Allo stesso modo non esiste un obbligo di legge che impone al negoziante di cambiare il prodotto o di restituire al cliente quanto pagato.
Compra online e ritira in negozio
Chi compra online ha la possibilità di cambiare idea e riavere indietro quanto pagato per gli acquisti fatti secondo la logica della vendita a distanza: non ha visto, toccato e provato il capo. La legge prevede 14 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso. Il futuro che abbiamo intravisto nel nostro giro per le vetrine milanesi è quello di una proficua combinazione di online e offline. Compra online e ritira in negozio è il nuovo mantra che si diffonde dalle vetrine di molti negozi. Non solo. Compra online in negozio. Succede sempre nel negozio Zara di Milano dove un maxischermo alle spalle dei cassieri ti invita a comprare online direttamente in negozio se non trovi la taglia, il colore o il capo che ti interessa. Così non perdono il cliente e lo inducono a comprare con commessi che lo aiutano a trovare quello che cerca online.
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