TFA (Pfas) nell'acqua potabile: superiore ai limiti in quattro campioni su quindici
Dopo aver trovato il TFA – un contaminante della famiglia dei Pfas – in diverse acque minerali, abbiamo deciso di analizzare anche l’acqua del rubinetto, prelevandola dalle fontanelle vicine alle sorgenti delle acque in bottiglia e in alcune grandi città. Il TFA è stato rilevato in tutti i campioni: quattro su quindici superano i limiti di legge.

Dopo aver trovato il TFA – una sostanza della famiglia dei PFAS – in diverse bottiglie di acqua minerale, abbiamo deciso di andare oltre. Per capire se questo inquinante fosse presente anche nell’acqua del rubinetto, abbiamo prelevato 15 campioni da fontanelle pubbliche in varie località: 10 nei comuni dove vengono imbottigliate le acque minerali analizzate nel nostro test, e 5 in alcune città più grandi (Torino, Milano, Firenze, Sondrio). I prelievi sono stati effettuati tra fine marzo e inizio aprile 2025.
I risultati: TFA presente in tutti i campioni di acqua potabile
Il contaminante che cercavamo – l’acido trifluoroacetico o TFA – è stato trovato in tutti i campioni analizzati. I valori rilevati vanno da 274 a 920 nanogrammi per litro, con concentrazioni simili a quelle osservate nelle acque in bottiglia. Il dato più alto è stato registrato a Torino, presso la casa dell’acqua in piazza Galimberti. Quello più basso a Milano, prelevato a una fontanella pubblica in piazza Duca d’Aosta.
Nella tabella sono riportati, in ordine decrescente, i valori di TFA rilevati nei 15 campioni. In nero i valori riscontrati nelle fontanelli dei Comuni sede di stabilimenti di imbottigliamento. In rosso i valori riscontrati nelle fontanelle delle città non collegate direttamente a fonti di acque minerali.
Campione - Comune | Valori TFA (ng/l) | Provincia | Regione |
TORINO Casa acqua | 920±300 | Torino | Piemonte |
FIRENZE Piazza della Repubblica | 880±280 | Firenze | Toscana |
PAESANA | 850±280 | Cuneo | Piemonte |
TORINO P.zza Galimberti | 840±270 | Torino | Piemonte |
LUSERNA San Giovanni | 590±190 | Torino | Piemonte |
VALDISOTTO | 530±180 | Sondrio | Lombardia |
GALLIANO | 480±160 | Firenze | Toscana |
BAGOLINO | 470±150 | Brescia | Lombardia |
SONDRIO Via Orobie | 450±150 | Sondrio | Lombardia |
GRAGLIA | 440±150 | Biella | Piemonte |
GARESSIO | 370±120 | Cuneo | Piemonte |
RORA' | 360±120 | Torino | Piemonte |
ORMEA | 360±120 | Cuneo | Piemonte |
DARFO BOARIO TERME | 287±95 | Brescia | Lombardia |
MILANO Piazza Duca d’Aosta | 274±91 | Milano | Lombardia |
Differenze tra fontanelle e case dell’acqua
A Torino, in piazza Galimberti, abbiamo effettuato un doppio prelievo che ci ha consentito di confrontare due fonti di acqua potabile pubblica: una fontanella e una casa dell’acqua. Il campione prelevato alla casa dell’acqua gestita da SMAT ha mostrato la concentrazione di TFA più alta tra tutti i campioni analizzati: 920 nanogrammi per litro. Nella stessa piazza, la fontanella ha registrato un valore leggermente più basso, pari a 840 ng/l.
La differenza, seppur contenuta, è interessante. Considerando che le due fonti si trovano a pochi metri di distanza e che l’acqua proviene presumibilmente dallo stesso acquedotto, è possibile che il piccolo scarto nei valori sia legato al sistema di refrigerazione utilizzato dalla casa dell’acqua.
Quattro campioni su quindici superano i limiti di legge
Anche se al momento non esiste un limite specifico per il TFA nell’acqua potabile, possiamo considerare come soglia di riferimento il limite previsto per i Pfas totali, fissato a 0,50 microgrammi per litro (cioè 500 nanogrammi/litro) dal Decreto legislativo 18/2023. Il TFA, infatti, rientra tra le sostanze che compongono questo parametro. Applicando questo criterio, 4 dei 15 campioni di acqua potabile che abbiamo analizzato superano il limite di legge. Si tratta dei campioni prelevati a:
- Torino (Casa dell’acqua)
- Firenze
- Paesana
- Torino (Piazza Galimberti)
Questo dato evidenzia la necessità di introdurre al più presto un limite normativo specifico per il TFA, per garantire una regolamentazione chiara e tutelare la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.
Dalle bottiglie al rubinetto: valori a confronto
Confrontando i risultati delle acque potabili con quelli delle corrispondenti acque minerali, emerge un dato chiaro: le concentrazioni di TFA sono molto simili. In 8 casi su 10, l’acqua in bottiglia presenta livelli di TFA leggermente superiori rispetto a quelli riscontrati nelle fontanelle pubbliche degli stessi comuni.
Questo rende difficile attribuire con certezza l’origine del contaminante a una specifica fase della filiera, sia nel caso dell’acqua imbottigliata che in quella di acquedotto. Ciò che emerge con chiarezza è che abbiamo trovato il TFA ovunque, tanto nelle bottiglie quanto nei rubinetti: una conferma della presenza diffusa del contaminante nel ciclo idrico.
Va precisato che nel confronto non sono state considerate le acque minerali del nostro test prive di TFA, ma solo quelle che avevano mostrato i valori più alti di contaminazione.
Cos’è il TFA e perché dovremmo preoccuparci
Il TFA, o acido trifluoroacetico, è una sostanza della famiglia dei Pfas, noti per la loro resistenza alla degradazione. Si tratta di un contaminante ambientale molto diffuso, che si accumula facilmente nelle acque ed è difficile da eliminare. Anche se i suoi effetti sulla salute sono ancora oggetto di studio, la sua diffusione crescente preoccupa scienziati e autorità.
Per saperne di più su cos’è il TFA, come si forma e cosa sappiamo oggi sui possibili rischi ambientali e sanitari, leggi il nostro approfondimento.
Hai dei dubbi sull'acqua di casa? Falla analizzare
Abbiamo visto che i TFA, seppur molto piccoli, fanno parte della famiglia dei Pfas. Se vuoi sapere se l'acqua del tuo rubinetto contiene Pfas, sappi che puoi farla analizzare grazie al nostro servizio di analisi dell'acqua. Soci e Fan di Altroconsumo possono far analizzare l’acqua di casa, a prezzi vantaggiosi, dal nostro laboratorio convenzionato. E' sufficiente inserire il proprio CAP: servirà per suggerire le analisi più adatte alla zona in cui vivi tra tutte quelle disponibili in laboratorio. Una volta ricevuto il kit che ti invieremo, preleva il campione di acqua dal tuo rubinetto seguendo le istruzioni e spedisci con il corriere indicato. Il laboratorio analizzerà il campione di acqua inviato con le analisi da te richieste. Sul certificato saranno riportati i valori dell'acqua con i relativi valori di legge.