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Guida all’acquisto delle bevande vegetali

Trova la bevanda vegetale che più si adatta ai tuoi gusti

Di soia, di mandorla, di riso... Le bevande vegetali sono tante e prima di acquistarle è bene fare attenzione alla lista degli ingredienti perché non sono tutte uguali. Vediamo insieme come sceglierle.

La guida passo passo

Tipi di bevande vegetali

Comunemente vengono chiamati “latte”: “latte di soia”, “latte di avena”…. ma si tratta di un errore! Per legge, infatti, il termine “latte” può essere utilizzato solo per prodotti di origine animale per cui ci riferiremo a questi prodotti chiamandoli “bevande vegetali’’.

In commercio è possibile scegliere tra una vasta gamma di bevande vegetali. Che si preferiscano al latte vaccino per intolleranza al lattosio, per variare la propria alimentazione o per altri motivi, l'importante è farlo consapevolmente e leggendo la lista degli ingredienti. A base di cereali, frutta a guscio o soia, vediamo quali sono le loro caratteristiche nutrizionali e come sceglierle quando le acquistiamo.

  • Bevande a base di soia: Sono quelle che si avvicinano di più al latte per contenuto in proteine (in media 3,5 g/100 ml) ma anche, insieme alle bevande di mandorla e cocco, quelle con il contenuto di grassi più alto rispetto ad altre bevande vegetali, per esempio quelle a base di cereali (avena e riso). Tra tutte le fonti proteiche vegetali, la soia è il legume più ricco di amminoacidi essenziali. Inoltre, si tratta di un alimento naturalmente ricco di vitamina B2 e di grassi prevalentemente “buoni”, i grassi polinsaturi. Nel processo di produzione della bevanda possono essere aggiunti calcio (sotto forma di sali o di alghe che lo contengono naturalmente), ma anche emulsionanti e stabilizzanti, che non giocano sicuramente a favore della qualità. Altra differenza è fatta dal contenuto in zuccheri: ci sono, infatti, bevande con zuccheri aggiunti e bevande senza zuccheri aggiunti.
  • Bevande a base di mandorla: sono bevande ricche di grassi buoni (acidi grassi polinsaturi), ma povere di proteine (l’apporto proteico medio è intorno all’1%). La quantità di mandorle varia tra il 2 e il 9%. Oltre a questa, la differenza tra i prodotti riguarda anche l’aggiunta o meno di zuccheri, gli additivi, presenti in alcuni prodotti e in altri no, la presenza di aromi e l’aggiunta, in alcuni casi di vitamine e minerali per arricchire queste bevande dal punto di vista nutrizionale.
  • Bevande a base di cocco: insieme alle bevande di mandorla si caratterizzano per un maggior contenuto di grassi rispetto alle altre; in particolare, però, le bevande di cocco hanno un contenuto maggiore di grassi saturi. Povere in proteine, tutte le bevande di cocco del nostro comparatore contengono aromi, e la maggior parte contiene anche additivi, per lo più stabilizzanti.
  • Bevande a base di riso: queste bevande sono mediamente più caloriche rispetto altre. Nelle formulazioni non ritroviamo zuccheri aggiunti, ma nonostante questo sono le bevande con il contenuto di zuccheri maggiore proprio per la tipologia dell’ingrediente principale, cioè il riso.
  • Bevande a base di avena: queste bevande hanno un alto contenuto di carboidrati e un basso tenore in proteine. Si trovano sia con zuccheri aggiunti che senza e sono presenti anche formulazioni al cioccolato o con miele.

Sugli scaffali dei supermercati, non mancano, poi, i mix: cocco e riso, riso e mandorla….ci sono varie tipologie per accontentare i palati di tutti.

Gli altri ingredienti

Le tante bevande vegetali che si trovano in commercio, si caratterizzano non solo nella tipologia di ingrediente principale, ma anche per gli altri ingredienti utilizzati. Ci sono, infatti, prodotti con una lista degli ingredienti semplice: acqua, percentuali variabili della componente principale (mandorla, soia, riso, avena…) e in molti casi addizionati in calcio o vitamine. Diversi prodotti, però, presentano anche zuccheri aggiunti, aromi o additivi, in particolare agenti di struttura, emulsionanti, antiossidanti e coloranti.

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Quale scegliere?

Al di là del gusto, conoscere i profili nutrizionali delle diverse tipologie di bevande disponibili in commercio è il primo passo per scegliere quali acquistare al supermercato. Il consiglio? Non fossilizzarsi solo sui nutrienti ma guardare anche cosa viene riportato nella lista degli ingredienti. Solo in questo modo potremo capire se ci sarà un eccesso di zuccheri aggiunti oppure la presenza di aromi o ingredienti poco piacevoli come emulsionanti, stabilizzanti e regolatori di acidità.

Chi sceglie queste bevande come sostituto del latte ma non vuole perdere i vantaggi nutrizionali del latte (soprattutto calcio e proteine) può orientarsi verso le bevande alla soia arricchite in calcio e vitamine.

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Bevande vegetali per specifiche diete

Le bevande vegetali si differenziano tra loro non solo per l’ingrediente principale che le caratterizza (soia, avena, riso…) ma anche per la formulazione che può essere più o meno semplice, con aromi e additivi, con l’aggiunta di olio e/o di zuccheri.  Per questo, il consiglio è quello di leggere sempre l’etichetta, e in particolare la lista degli ingredienti, per poter fare una scelta consapevole.

Bevande vegetali senza zuccheri

Tra le bevande vegetali, quelle a base di riso sono le uniche che non hanno zuccheri aggiunti. Attenzione, però, questo non significa che non ci siano zuccheri naturalmente presenti in questi prodotti. Per quanto riguarda le altre bevande, si possono trovare formulazioni sia senza zuccheri aggiunti che con zuccheri aggiunti, aspetto che fa la differenza sia sul sapore che sull’apporto energetico.

Le bevande vegetali meno caloriche del nostro comparatore sono bevande di cocco o di mandarla che presentano valori di energia tra le 11 e le 15 kcal/100 ml. Queste bevande hanno “0” zuccheri, cioè gli zuccheri non sono né naturalmente presenti, né sono aggiunti.

Bevande vegetali proteiche

Alcune delle bevande vegetali riportano in etichetta la dicitura “proteiche”. Si tratta generalmente di prodotti con una maggiore quantità di proteine (5-6 g/100 ml) rispetto ai valori medi che nella maggioranza dei casi sono inferiori a 1g/100 ml.

In generale le bevande vegetali con maggiore contenuto di proteine sono quelle alla di soia che hanno un contenuto proteico paragonabile a quello del latte vaccino (tra i 3 e i 3,5 g/100 ml).

Attenzione: ci sono bevande che si definiscono proteiche ma che, pur essendo arricchite in proteine, ne hanno una quantità inferiore rispetto alle bevande a base di soia.

Consigliamo, quindi, di leggere sempre con attenzione le etichette e le composizioni nutrizionali quando si sceglie questa tipologia di prodotto.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sulle bevande vegetali

Quale è la bevanda vegetale meno calorica?

In generale, le bevande vegetali meno caloriche sono quelle che non hanno zuccheri aggiunti. Ma non è solo la presenza o assenza dello zucchero nella lista degli ingredienti a fare la differenza. Nel caso delle bevande alla mandorla, per esempio, una maggior percentuale di mandorla incide sul valore calorico finale della bevanda; discorso analogo vale anche per le bevande di riso.

Qual è la bevanda vegetale più sana?

Non c’è una risposta precisa a questa domanda per dire se è meglio una bevanda di soia o una di avena. In generale, tra i tanti prodotti in commercio, il consiglio è di preferire quelli con una lista degli ingredienti semplice, dove l’ingrediente principale sia presente in percentuali più elevate possibili, che non sia addizionato di zuccheri e additivi, e che abbia una composizione nutrizionale equilibrata.

Qual è la bevanda vegetale più simile al latte?

La bevanda vegetale che ha più somiglianze al latte dal punto di vista nutrizionale è sicuramente quella di soia, seppur con le dovute differenze. La bevanda alla soia ha, infatti, un contenuto proteico di circa 3 g/100g molto simile a quello del latte vaccino, mentre presenta circa la metà degli zuccheri e ricordiamo può essere assunta da chi soffre di intolleranza al lattosio.

Come riscaldare le bevande vegetali?

Le bevande vegetali, esattamente come il latte o qualsiasi altra bevanda, possono essere riscaldate sul fuoco o al microonde; spesso, anzi, il loro riscaldamento favorisce la gradevolezza sensoriale dovuta all’eliminazione di alcune molecole che, ad esempio, danno sentori erbacei in alcune bevande come quella di soia. L’unica accortezza a cui si può prestare attenzione è non portare a bollore la bevanda perché le alte temperature possono far degradare alcuni micronutrienti come le vitamine.

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