icona succo di frutta

Succhi di frutta

Trova il succo di frutta che più si adatta ai tuoi gusti

A fare la differenza tra i prodotti non è solo il tipo di frutta usata e il gusto, ma anche la quantità di frutta e la presenza di altri ingredienti, tra cui zuccheri, aromi e additivi. Ecco la nostra guida per aiutarti a fare una scelta consapevole.

La guida passo passo

Tipi di succo di succo di frutta

Al supermercato la corsia delle bevande è ricca di prodotti. Attenzione, però, quelli che comunemente chiamiamo succhi non sono tutti uguali. A fare la differenza non sono solo gusto e formato di queste bevande, ma anche la loro composizione. A seconda della categoria a cui appartengono, infatti, le bevande hanno denominazioni di vendita diversa e, di conseguenza, possono contenere più o meno frutta. Ma non solo. Anche la lista degli ingredienti può variare.

  • Succo di frutta. È costituito da succo al 100%, ottenuto dalla spremitura diretta del frutto oppure dal succo concentrato al quale viene aggiunta l’acqua.
  • Nettare di frutta. La percentuale di frutta varia: minimo 25% per la banana; 40% per l’albicocca, 50% per la pera, per fare alcuni esempi. Si ottiene aggiungendo acqua e zucchero (massimo 20%) al succo; in più ci può essere sciroppo di glucosio, edulcoranti, succo di limone (acido citrico), altri additivi. Ma niente aromi.
    Molto simile è il succo e polpa: si distingue dai nettari solo perché la frutta è presente esclusivamente in forma di polpa in purea.
  • Bevande a base di succo. Gli ingredienti sono acqua, zucchero e additivi (anche coloranti e conservanti) e aromi. Per legge basta il 12% di frutta, ma ci sono prodotti che ne contengono molti di più.
Succhi, nettari e bevande sono venduti sia in confezioni grandi, da 1 litro per esempio, sia in brick o bottigliette monoporzione, venduti in confezioni singole o da più pezzi. I prodotti venduti in brick o bottigliette sono quelli che abbiamo preso in considerazione nel nostro comparatore.
Torna all'inizio

Come sceglierli?

Ecco qualche consiglio per fare la scelta migliore:

  • controlla la lista degli ingredienti: i brick e le bottigliette si assomigliano tutti, ma non sempre la composizione delle bevande corrisponde alle aspettative. Leggendo la lista degli ingredienti puoi verificare la % di frutta, la presenza di zuccheri aggiunti o di altri ingredienti.
  • Non pensare a succhi e nettari come sostituti della frutta fresca: hanno meno fibra e meno vitamine e possono avere più zuccheri.
  • I nettari di frutta non sono da “bandire”, ma da consumare con moderazione.  Per limitarne il consumo si può usare qualche stratagemma: alternarlo a una spremuta fatta in casa o a succhi 100%, che non contengono zuccheri aggiunti. Oppure dividere un brick (di solito da 200 ml) tra due bambini o destinarlo a due occasioni (in frigorifero si conserva 24 ore, ovvero per due merende).
Torna all'inizio

Un succo può sostituire un frutto?

No. Non dobbiamo pensare che un succo o una bibita alla frutta possano sostituire un frutto. Non sono confrontabili dal punto di vista nutrizionale. La frutta fresca contiene vitamine, sali minerali e fibra che, tra le altre cose, contribuisce a dare un senso di sazietà. Le bevande, invece, oltre ad avere una quantità scarsa di questi nutrienti, contengono spesso anche zuccheri aggiunti. Per questo non vanno banditi dalla dieta, ma consumati saltuariamente.

Le spremute, anche quelle casalinghe, vanno bene, a patto che non sostituiscano del tutto la frutta, ottima fonte di fibra. Ricordiamo che ogni giorno dovremmo mangiare 2-3 porzioni di frutta fresca. Una porzione corrisponde a 150 g, ossia un frutto medio o due frutti piccoli.

Torna all'inizio

Attenzione agli zuccheri

La criticità di succhi e bevande alla frutta è nel loro contenuto in zuccheri, spesso non percepito dal consumatore che, anzi, potrebbe vedere questi prodotti come una scelta valida perché contengono frutta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce “zuccheri liberi” I monosaccaridi e I disaccaridi aggiunti agli alimenti dai produttori o dai consumatori e gli zuccheri naturalmente presenti nel miele, nei succhi di frutta e nei succhi di frutta concentrati. E l’OMS stesso raccomanda che non più del 5% delle calorie introdotte in una giornata venga dai cosiddetti “zuccheri liberi”. Questo significa che per una dieta da 2000 kcal, la quantità di zucchero da introdurre in una giornata è pari a 25 g. una porzione dei nostri prodotti ha in media 20 g di zuccheri, ma ci sono anche brick da 200 ml che contengono fino a 30 g di zuccheri, più della quantità raccomandata dall’OMS.

Torna all'inizio

Domande frequenti

Rispondiamo alle domande frequenti sui succhi di frutta

Quante calorie ha un succo di frutta?

I prodotti che abbiamo preso in considerazione hanno in media circa 50 kcal/100 ml. Ma il range è piuttosto variabile. Si va da 20 kcal/100 ml per una bevanda all’arancia con edulcoranti a 69 kcal/100 ml per una bevanda all’albicocca. A incidere sulla differenza è il contenuto di frutta, che apporta naturalmente zuccheri, e gli zuccheri aggiunti alla formulazione. Per questo è sempre importante leggere la lista degli ingredienti.

Infine, bisogna considerare la porzione: la maggior parte dei succhi è in brick da 200 ml, ma ci sono anche brick più piccoli da 125 ml e bottigliette più grandi da 330 ml.

Come fare i succhi di frutta?

In alternativa ai succhi comprati al supermercato, ci sono quelli che possiamo preparare a casa.  C’è la tradizionale spremuta di arance, ossia un succo ricco di vitamina C (ma più povero di fibra rispetto al frutto di partenza). Si possono ottenere dei buoni succhi di frutta utilizzando centrifughe o estrattori.

Il vantaggio in questi casi è quello di poter scegliere gli ingredienti e di non avere zuccheri aggiunti.

A casa è anche possibile preparare i succhi di frutta da conservare. Scelta la frutta, va lavata, tagliata a pezzi e bollita in acqua (circa la stessa quantità di frutta e di acqua). Con l’aiuto di un frullatore a immersione, si frulla la frutta fino ad ottenere un composto liquido ed omogeneo. Quindi imbottigliamo il nostro succo ancora bollente in bottiglie ben lavate e asciugate. Chiudiamo e lasciamo raffreddare le bottiglie a testa in giù. Una volta raffreddato, il succo può essere conservato in frigo e consumato entro una settimana. Per una conservazione più lunga, le bottiglie vanno pastorizzate, cioè una volta riempite vanno messe in una pentola, coperte di acqua e bollite per circa 30 minuti.

L’aggiunta di zuccheri è facoltativa. Per una migliore conservabilità, invece, è importante aggiungere il limone soprattutto se la frutta scelta non è sufficientemente acida.

Dove buttare la confezione dei succhi di frutta?

La maggior parte dei succhi di frutta è in confezione da 3 o 6 piccole scatoline in carta accoppiata a plastica e alluminio.

Se la presenza di carta è superiore al 60%, i brick si raccolgono con la carta perché lo scarto da plastica e alluminio è basso, altrimenti si butta nell’indifferenziata. Questo dettaglio è noto solo al produttore, per cui la legge prevede l’obbligo di indicare sulla confezione il corretto smaltimento e potreste trovare confezioni molto simili ma con smaltimento diverso.

La cannuccia per la normativa europea SUP single use plastic non può più essere in plastica tradizionale, ma in carta o plastica compostabile e si raccoglie rispettivamente nella carta o nell’umido.

La bustina in cui è avvolta la cannuccia a seconda del materiale, va nella carta o nella plastica.

La confezione esterna in cartone schiacciata e piegata, si raccoglie nella carta.

Pochi succhi sono in bottiglie di vetro e le confezioni si raccolgono appunto nel vetro dopo averle sciacquate e separato il tappo nel metallo.

Torna all'inizio