Consigli

Insalate e verdure in busta: nuove norme per la conservazione

20 agosto 2015
insalata in busta

Insalate in busta, frutta e verdura già tagliate o ortaggi crudi pronti: sono decisamente comodi, ma devono essere conservati bene. Il ministero ha introdotto nuove  norme per preparazione, confezionamento e distribuzione dei prodotti freschi, puliti, confezionati e pronti per il consumo. Ecco cosa cambia e alcuni consigli per consumarli in tutta sicurezza.

Comode sono comode, e di sicuro fanno risparmiare un sacco di tempo: sono le insalate, ma anche le verdure e gli ortaggi crudi, tutti confezionati in comode buste. Già pulite, tagliate, lavate e asciugate. Insomma, circa mezz’ora di lavoro in meno per chi le prepara. Ma sono davvero sicure? 

Saranno pulite?

Nessuna preoccupazione rilevante per la presenza di pesticidi e nessun problema nella prova dell’assaggio: se c’è un dubbio su queste insalate riguarda il livello di igiene. Analizzando alcuni prodotti abbia­mo trovato muffe, lieviti e batteri in eccesso. Certo, la presenza di questi ospiti sgraditi è indice di qualche intoppo nelle pratiche igieniche seguite durante la lavorazione o la conservazione del prodotto, ma non abbiamo trovato microrganismi pericolosi per la nostra salute.

Il decreto ministeriale 

Il decreto introdotto di recente dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali stabilisce nuove norme chimico-fisiche e igienico-sanitarie all'interno del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IVgamma, quelli freschi, puliti, confezionati e pronti per il consumo. Ecco le novità:

  • gli operatori del settore alimentare devono garantire che, in ogni fase della distribuzione (quindi in negozi e supermercati), i prodotti di IV gamma siano mantenuti a una temperatura inferiore a 8°C;
  • agli ortofrutticoli di IV gamma è consentita l'aggiunta di ingredienti di origine vegetale, non freschi o secchi, in quantità non superiore al 40% del prodotto finito.

Le confezioni

Per quanto riguarda le informazioni da riportare sulle confezione, sarà necessario indicare:

  • in un punto evidente dell'etichetta, in modo da essere facilmente visibili e chiaramente leggibili, le diciture "prodotto lavato e pronto per il consumo" oppure  "prodotto lavato e pronto da cuocere". Il termine "prodotto" può essere sostituito da una descrizione più specifica dello stesso (es. insalata);
  • le istruzioni per l'uso per i prodotti da cuocere; 
  • la dicitura: "conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C"; 
  • la dicitura: "consumare entro due giorni dall'apertura della confezione e comunque non oltre la data di scadenza". Tale dicitura non si applica ai prodotti lavati e pronti da cuocere nella confezione integra. 

Vengono inoltre stabiliti requisiti per gli stabilimenti di lavorazione, requisiti igienici e sanitari e requisiti qualitativi minimi dei prodotti, quali ad esempio:

  • la temperatura degli ambienti di lavorazione non deve superare i 14°C;
  • la temperatura delle celle di conservazione delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti deve essere inferiore agli 8°C, fatta eccezione per le materie prime che per loro natura possono essere conservate a temperature superiori;
  • durante il processo di lavorazione i prodotti ortofrutticoli di IV gamma devono essere sottoposti ad almeno due cicli di lavaggio;
  • limiti severi per quanto riguarda la presenza di microrganismi come l’Escherichia coli (che indica una contaminazione fecale) e di patogeni (Listeria, Salmonella);
  • leggeri difetti, a condizione che non pregiudichino l'aspetto, la qualità, la conservazione e la presentazione nell'imballaggio del prodotto.

Queste nuove norme non si applicano agli stessi prodotti fabbricati (e/o commercializzati) in un altro stato membro dell’Unione Europea (sono applicate quindi solo in Italia).

I nostri consigli

Considerando che, a conti fatti, questi prodotti possono arrivare a costarci anche il 300% in più, forse la scelta migliore rimane quella di acquistare l'insalata o le verdure di stagione e di lavarle, risparmiando anche 155 euro all'anno. Va bene la comodità, ma non abbandonare del tutto la verdura fresca: pulirla costa un po’ di fatica, ma la salute ci guadagna. Leggi anche il nostro approfondimento su come fare un orto in casa. Se invece, per questioni di  tempo, preferisci acquistare le verdure in busta, meglio rispettare qualche piccolo accorgimento, tra cui risciacquarle prima di servirle a tavola.  Ecco cosa fare:

  • Al momento dell’acquisto verifica sempre che le confezioni siano conservate in frigorifero ed evita di scegliere quelle che si trovano in superficie e che più facilmente sono soggette all’influenza della temperatura ambiente.
  • Controlla la data di preparazione eventualmente riportata in etichetta.
  • Evita le confezioni con la busta forata oppure eccessivamente gonfia: potrebbe essere già iniziato un processo di fermentazione.
  • Conserva sempre questi prodotti in frigorifero.
  • Dopo l’apertura della confezione consuma l’insalata nell’arco di due giorni al massimo.
  • Lava le insalate prima di consumarle.
  • Varia spesso nella scelta: questo ti consentirà di evitare una eccessiva introduzione di nitrati (presenti anche in alcune verdure fresche) e di nitriti, che nei prodotti confezionati trovano l’ambiente ideale per svilupparsi.