Dolci pasquali: ecco come sceglierli
Colombe e uova di cioccolato sono un classico delle festività pasquali, ma la tradizione regionale è ricca di alternative: dalla pastiera napoletana alla cassata siciliana. L'importante è che in ogni caso siano prodotti di buona qualità. Vediamo come devono essere fatti e come riconoscere i più buoni.

Non solo colomba e uova di cioccolato, per Pasqua possiamo anche concederci i dolci legati alla tradizione regionale come pastiera, cassata e fugassa. Se però si decide di puntare su una colomba o un uovo di cioccolato è bene sapere che hanno delle caratteristiche precise da valutare al momento della scelta, sia che l’acquisto venga fatto in negozio sia che venga fatto online. Vediamo come riconoscere un prodotto di buona qualità.
Uova di cioccolato: quali sono le caratteristiche
Le uova di cioccolato piacciono proprio a tutti, non solo ai più piccoli.
Ricorda che, nel caso delle catene che consentono anche l’acquisto o la prenotazione online dei prodotti, puoi controllare il prezzo al Kg sul sito del supermercato in anticipo prima di recarti a fare la spesa fisicamente (queste informazioni devono essere presenti obbligatoriamente sul sito), così da non sostare troppo tempo davanti agli scaffali e liberando le corsie più velocemente. Se fai la spesa online l'informazione del prezzo al Kg dei singoli prodotti ti consente di effettuare le valutazioni necessarie prima di mettere un alimento nel tuo carrello virtuale.
La presenza di una sorpresa all'interno e la "scusa" della festività significano certamente una maggiorazione del prezzo. Ma non tale da giustificare la triplicazione: se hai modo di farlo, presta attenzione al prezzo al chilo al momento dell'acquisto.
Ricorda inoltre che il cioccolato, per essere definito tale, deve rispecchiare delle caratteristiche ben precise, ovvero:
- nel cioccolato nero o fondente deve esserci almeno il 35% di cacao e il 18% di burro di cacao
- nel cioccolato al latte la percentuale di cacao scende al 25% minimo e deve ovviamente esserci presenza di latte per almeno il 14% del peso totale.
Se in etichetta compaiono diciture quali “Superiore”, “Fine”, “Finissimo” nel cioccolato nero o fondente la percentuale di cacao minima sale al 43%. Raggiunge invece il 30% nel caso del cioccolato al latte. Con l'espressione “Solo con cacao puro” viene indicato che il cioccolato non contiene altri grassi vegetali (olio di palma, burro di karité o di illipé) oltre al burro di cacao.
Una recente inchiesta di Consumers Report rivela la presenza di cadmio e piombo nella cioccolata fondente in vendita negli Stati Uniti. La scoperta non deve però allarmare più del dovuto: leggi il nostro approfondimento su cioccolato fondente con metalli pesanti.
Colomba: come deve essere fatta
Nel periodo di Pasqua troviamo molti dolci industriali simili alla colomba: glassati, farciti, granellati. Ma la colomba, quella vera, ha delle caratteristiche ben precise stabilite dalla legge. La forma è quella tipica, irregolare e ovale e le mandorle presenti nella glassa devono essere minimo il 2% del peso totale del prodotto.
Se ti cimenti in cucina con gli stampi in silicone, leggi il nostro approfondimento: abbiamo testato oltre 40 teglie in silicone per capire se siano sicure o meno per la salute.
Contenuto realizzato nell’ambito del progetto La Spesa Che Sfida finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018)