Pandoro
Come scegliere un buon pandoro
Come scegliere il miglior pandoro per il Natale 2024? Per aiutarti a orientarti davanti a tante alternative abbiamo portato in laboratorio 8 marche di pandoro presenti sul mercato e abbiamo fatto valutare questi prodotti da un gruppo di consumatori e alcuni esperti
Tipi di pandoro
Come per il panettone, negli ultimi anni sono molteplici i tipi di pandoro che compaiono nel periodo natalizio sugli scaffali di supermercati ed ipermercati. Che sia per proporre qualcosa di sfizioso che accontenti gli amanti di questo dolce o che sia per venire incontro alle esigenze di salute di una parte della popolazione costretta ad escludere dalla propria alimentazione alcuni ingredienti tipici di questo dolce, nelle settimane che precedono il Natale sugli scaffali dei negozi possiamo trovare:
- Pandori classici
- Pandori farciti con creme (al cioccolato, alla vaniglia, al limone, al pistacchio, al caramello salato….)
- Pandori al cioccolato
- Pandori senza glutine
- Pandori senza lattosio
Si trovano in commercio pandori senza glutine sia di marche specializzate in questa tipologia di prodotti (Nutrifree, Giusto, Zero% glutine …) che di grandi marche che producono anche prodotti con glutine: il più distribuito è sicuramente Bauli ma si trovano sugli scaffali anche altri prodotti come Giampaoli. Inoltre, si possono trovare in commercio prodotti senza glutine anche biologici come ad esempio il pandoro senza glutine di Probios.
Bauli produce anche un pandoro senza lattosio così come Giampaoli e Maina. Alcuni prodotti senza glutine sono anche senza lattosio, come ad esempio il pandoro Nutrifree.
Davanti a tante alternative disponibili sul mercato è diventato piuttosto difficile fare la scelta giusta. Per aiutarti a portare a tavola il migliore pandoro classico per il Natale 2024 abbiamo testato 8 marchi venduti nei supermercati. Oltre alle prove di laboratorio, per l'assaggio ci siamo affidati al giudizio di pasticceri esperti e di un gruppo di consumatori che ci hanno aiutato a stilare la classifica completa. Per conoscere i risultati del test puoi fare login con le tue credenziali di socio oppure registrarti gratuitamente al sito.
Ingredienti del pandoro
Secondo la legge, si può chiamare Pandoro solo il prodotto ottenuto con ingredienti specifici. In particolare, non è ammesso nella produzione del Pandoro l’uso di materie grasse diverse dal burro, che deve essere presente in una quantità minima pari al 20%. Unica eccezione, la possibilità di aggiungere nell’impasto il burro di cacao, una materia grassa comunque pregiata. L’impasto del pandoro deve, inoltre, contenere uova di gallina di categoria "A" e/o tuorlo in quantità tale da garantire non meno del 4% in tuorlo. Il lievito utilizzato deve essere naturale, ottenuto dalla lavorazione precedente, per dare il tipico sapore leggermente acido all’impasto. Nella ricetta del pandoro è previsto anche l’utilizzo di aromi di vaniglia o di vanillina. Tra gli altri ingredienti che possono essere utilizzati per produrre il pandoro c’è il latte e i suoi derivati, il malto e alcuni additivi come gli emulsionanti e i conservanti.
Come riconoscere un buon pandoro?
Un pandoro classico preparato ad arte dovrebbe avere queste caratteristiche, che con un po’ di attenzione potrebbero essere riconosciute anche da un profano della pasticceria:
- il pandoro deve presentare la tipica forma a stella ottagonale. Le “coste”, che servono ad aumentare la superficie del dolce, riducendo i tempi di cottura, devono essere ben conformate;
- la superficie esterna del pandoro deve essere priva di crosta, non deve presentare tracce di unto, e deve apparire asciutta; la sua colorazione deve essere uniforme e dorata, mentre la base del pandoro, che corrisponde alla parte del dolce posta in alto durante la cottura, non deve risultare più scura o addirittura bruciata;
- al taglio il pandoro deve presentarsi soffice e asciutto; l'alveolatura deve essere piccola e uniforme, mentre il colore della pasta deve essere giallo uniforme, indicando l’utilizzo di burro e uova nell’impasto;
- il profumo del pandoro deve essere gradevole e non devono essere percepibili odori troppo intensi, dovuti all’utilizzo di aromi, o acidi causati dal lievito; aroma e gusto di burro e di vaniglia devono caratterizzare il pandoro all’assaggio e non deve essere presente un gusto amaro, causato da una cottura eccessiva;
- perché il pandoro possa assumerne l’aroma, lo zucchero a velo dovrebbe essere di preferenza spolverizzato sul dolce il giorno prima; nella produzione artigianale, lo zucchero a velo dovrebbe essere personalizzato: preparato direttamente dal pasticcere, dovrebbe contenere la bacca di vaniglia.
Domande frequenti
Rispondiamo alle domende più frequenti sul pandoro
Quanto dura il pandoro aperto?
Un pandoro aperto, se non conservato adeguatamente, tende a seccarsi, perdendo la sua caratteristica sofficità. Per conservare a lungo un pandoro aperto, quindi, è bene riporlo nel suo sacchetto originario o in altro sacchetto in plastica destinato alla conservazione degli alimenti, far fuoriuscire l’aria presente nel sacchetto e chiudere il sacchetto con il laccetto che era presente nella confezione originaria o con un altro sistema che impedisca all’aria di entrare nel sacchetto. In queste condizioni potremo essere ragionevolmente sicuri di riuscire a consumare un pandoro soffice anche un mese dopo la sua prima apertura.
Quante calorie ha un pandoro?
A causa dell’elevato contenuto in burro e zuccheri, il pandoro è un dolce piuttosto ricco di calorie. Infatti, 100 grammi di pandoro forniscono circa 360 kcal.
Quante calorie ha una fetta di pandoro?
Una fetta non tanto grande di pandoro (80 g) fornisce circa 290 kcal.
Quanto pesa una fetta di pandoro?
Si considera come porzione di pandoro una fetta non tanto grande da 80 g. Se però suddividiamo un pandoro in 8 fette, a partire dalla sua caratteristica forma a stella ottagonale, ogni fetta può arrivare a pesare circa 120 g per un apporto calorico per fetta di oltre 430 kcal.
Quanto costa un pandoro?
In supermercati, ipermercati e discount si trovano prodotti tra i 5 e i 15 euro. I prodotti più economici o le offerte più significative possono portare a livelli di prezzo ancora inferiori, a partire dai 4 euro.
Diverso è il prezzo dei prodotti artigianali che hanno un posizionamento di prezzo più alto: si trovano in commercio prodotti dai 25 ai 45 euro.