Come scegliere il miglior piano cottura per le tue esigenze

Piano cottura a gas, a resistenza elettrica oppure a induzione? Dimensioni, prezzi, facilità d’uso, efficienza energetica sono aspetti da tenere in considerazione per trovare quello più adatto. Ecco come valutare tutti i pro e i contro.
Quale scegliere?
Un piano cottura non vale l’altro. Cucinare bene, infatti, non è solo una questione di abilità personale, bisogna avere anche gli strumenti giusti. In primis un piano che regoli in modo preciso la potenza della fiamma o che ti permetta di cuocere in modo uniforme le pietanza. Per valutare tutti i pro e i contro dei vari tipi di piano, leggi i nostri consigli:
Torna all'inizioPiano cottura a gas
Sono ancora i più scelti in Italia, ma anche i più economici perché in media costano 250 euro, circa 400 euro in meno rispetto ai fratelli più giovani. E se questo è il primo pro che ti ha fatto pensare che siano i migliori, sappi che i contro non mancano.
Pro e contro
Pro
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Contro
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Come sono fatti
La maggior parte dei piani cottura a gas è composta da quattro fuochi, con una fiamma di diverse dimensioni, ma ci sono modelli anche a cinque o sei fuochi. La regolazione delle fiamme avviene ormai in modo istantaneo; inoltre i modelli più moderni sono dotati di un sistema di sicurezza (oggi obbligatorio) che arresta la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi. La superficie di un piano cottura a gas può essere in acciaio inossidabile oppure smaltato.
Torna all'inizioPiano cottura a induzione
Nonostante il prezzo dei piani cottura a induzione sia ancora alto (in media 650 euro), hanno avuto un gran incremento di vendite. A differenza degli altri tipi di cottura il calore per cucinare viene generato direttamente nelle pentole e padelle e non disperso nell’aria o sul piano cottura stesso: quasi il 90% dell’energia assorbita viene trasformata in calore per cucinare. Infatti bastano poco più di sei, otto minuti per portare a 90°C due litri d’acqua.
Pro e contro
Pro
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Contro
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Come funzionano
La cottura a induzione fa a meno di fuoco e fiamme, sfruttando la corrente elettrica e i campi magnetici. Nello specifico, una bobina genera un campo magnetico che induce, all’interno della pentola, una corrente elettrica che la scalda, proprio come se fosse una resistenza. Ogni zona di cottura di un piano a induzione ha una o più bobine induttrici, attraverso le quali il campo magnetico raggiunge la pentola. Il calore per cucinare, quindi, viene generato direttamente nelle padelle e nelle pentole collocate sul piano cottura, che però devono essere di materiale sensibile al campo magnetico e per questo non tutte sono adatte.
Sicurezza e salute: qualche consiglio
Spesso ci si chiede se i campi magnetici dei piani a induzione possano avere effetti negativi sulla salute, ma al momento non ci sono dati sufficienti per stabilirlo. In generale l’uso appropriato di questi piani può contribuire a renderli più sicuri. Come? Ecco qualche consiglio:
- in caso di crepe o rotture della piastra in vetroceramica è importante scollegare il dispositivo e portarlo a farlo riparare da un tecnico specializzato;
- meglio non utilizzare pentole con diametro inferiore alla circonferenza della piastra, anche se diversi modelli hanno sensori che riconoscono la superficie sulla quale sono appoggiate e di conseguenza regolano il campo d'induzione;
- durante l'uso mantieni una distanza di 5-10 cm dai fornelli, per ridurre l'intensità del campo magnetico a cui sei esposto;
- non utilizzare mestoli in metallo per evitare il rischio di possibili interferenze con le correnti dei piani a induzione;
- se hai un pace-maker o un defibrillatore, prima di acquistare un piano a induzione chiedi consiglio al tuo medico.
Piano cottura elettrico
Poco diffusi sul mercato (soprattutto i modelli elettrici con radiante alogeno), i piani cottura a resistenza elettrica hanno ancora un prezzo abbastanza alto (circa 650 euro). Anche per questi apparecchi l’efficienza energetica non è tra le migliori: solo una parte del calore emesso va a riscaldare il cibo, mentre la restante parte serve solo a scaldare il piano di vetroceramica. Un leggero miglioramento nell’efficienza energetica si ha sostituendo la resistenza elettrica con lampade alogene: è così che funzionano i piani cottura elettrici con radiante alogeno, che tuttavia sono pochissimo diffusi nel mercato italiano.
Pro e contro
Pro
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Contro
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Come funzionano
Sfruttano la corrente per emanare il calore necessario a cuocere il cibo. In questo caso, il calore è generato da una resistenza di forma circolare concentrica, che riscalda un piano cottura, solitamente in vetroceramica, a contatto con la pentola. Torna all'inizioUn piano cottura non vale l’altro. Cucinare bene, infatti, non è solo una questione di abilità personale, bisogna avere anche gli strumenti giusti. In primis un piano che regoli in modo preciso la potenza della fiamma o che ti permetta di cuocere in modo uniforme le pietanza. Per valutare tutti i pro e i contro dei vari tipi di piano, leggi i nostri consigli:
Sono ancora i più scelti in Italia, ma anche i più economici perché in media costano 250 euro, circa 400 euro in meno rispetto ai fratelli più giovani. E se questo è il primo pro che ti ha fatto pensare che siano i migliori, sappi che i contro non mancano.
Pro e contro
Pro
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Contro
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Come sono fatti
La maggior parte dei piani cottura a gas è composta da quattro fuochi, con una fiamma di diverse dimensioni, ma ci sono modelli anche a cinque o sei fuochi. La regolazione delle fiamme avviene ormai in modo istantaneo; inoltre i modelli più moderni sono dotati di un sistema di sicurezza (oggi obbligatorio) che arresta la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi. La superficie di un piano cottura a gas può essere in acciaio inossidabile oppure smaltato.
Nonostante il prezzo dei piani cottura a induzione sia ancora alto (in media 650 euro), hanno avuto un gran incremento di vendite. A differenza degli altri tipi di cottura il calore per cucinare viene generato direttamente nelle pentole e padelle e non disperso nell’aria o sul piano cottura stesso: quasi il 90% dell’energia assorbita viene trasformata in calore per cucinare. Infatti bastano poco più di sei, otto minuti per portare a 90°C due litri d’acqua.
Pro e contro
Pro
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Contro
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Come funzionano
La cottura a induzione fa a meno di fuoco e fiamme, sfruttando la corrente elettrica e i campi magnetici. Nello specifico, una bobina genera un campo magnetico che induce, all’interno della pentola, una corrente elettrica che la scalda, proprio come se fosse una resistenza. Ogni zona di cottura di un piano a induzione ha una o più bobine induttrici, attraverso le quali il campo magnetico raggiunge la pentola. Il calore per cucinare, quindi, viene generato direttamente nelle padelle e nelle pentole collocate sul piano cottura, che però devono essere di materiale sensibile al campo magnetico e per questo non tutte sono adatte.
Sicurezza e salute: qualche consiglio
Spesso ci si chiede se i campi magnetici dei piani a induzione possano avere effetti negativi sulla salute, ma al momento non ci sono dati sufficienti per stabilirlo. In generale l’uso appropriato di questi piani può contribuire a renderli più sicuri. Come? Ecco qualche consiglio:
- in caso di crepe o rotture della piastra in vetroceramica è importante scollegare il dispositivo e portarlo a farlo riparare da un tecnico specializzato;
- meglio non utilizzare pentole con diametro inferiore alla circonferenza della piastra, anche se diversi modelli hanno sensori che riconoscono la superficie sulla quale sono appoggiate e di conseguenza regolano il campo d'induzione;
- durante l'uso mantieni una distanza di 5-10 cm dai fornelli, per ridurre l'intensità del campo magnetico a cui sei esposto;
- non utilizzare mestoli in metallo per evitare il rischio di possibili interferenze con le correnti dei piani a induzione;
- se hai un pace-maker o un defibrillatore, prima di acquistare un piano a induzione chiedi consiglio al tuo medico.
Poco diffusi sul mercato (soprattutto i modelli elettrici con radiante alogeno), i piani cottura a resistenza elettrica hanno ancora un prezzo abbastanza alto (circa 650 euro). Anche per questi apparecchi l’efficienza energetica non è tra le migliori: solo una parte del calore emesso va a riscaldare il cibo, mentre la restante parte serve solo a scaldare il piano di vetroceramica. Un leggero miglioramento nell’efficienza energetica si ha sostituendo la resistenza elettrica con lampade alogene: è così che funzionano i piani cottura elettrici con radiante alogeno, che tuttavia sono pochissimo diffusi nel mercato italiano.
Pro e contro
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