termoventilatori

Come scegliere il termoventilatore

Trova il termoventilatore che più si adatta alle tue necessità

I termoventilatori sono indicati per scaldare una singola stanza in periodi particolamente freddi. Tra i pregi sono compatti e leggeri, veloci, economici e il rischio di scottature è limitato. Ma non mancano i contro, da prendere in considerazione quando se ne acquista uno.

La guida passo passo

Tipi di termoventilatori

In commercio esistono diversi modelli di termoventilatori: sebbene il loro funzionamento sia uguale per tutti, vengono realizzati in modo da adattarsi al meglio alle esigenze dei clienti. Sono classificati a seconda del loro supporto o del loro uso e si dividono in termoventilatori da parete, da appoggio, ceramico e da utilizzare in bagno.

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Termoventilatore da parete

Le stufette elettriche da parete hanno una struttura estremamente simile a quella che hanno i condizionatori sebbene siano sensibilmente più piccoli e più leggeri. Vengono fissati alla parete generalmente grazie a specifici supporti, sono realizzati principalmente in plastica e hanno un telecomando per l’accensione, lo spegnimento e la regolazione della temperatura a distanza.
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Termoventilatore da appoggio

Le stufette elettriche da appoggio hanno invece una struttura più compatta e sono stati progettati per essere appoggiati su ripiani, mensole o direttamente sul pavimento. Ci sono modelli più basici ed altri più sofisticati che possono contare sulla possibilità di impostare un timer o la funzione di autoaccensione e autospegnimento.
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Il termoventilatore in bagno

Per essere utilizzato in bagno, è opportuno che il termoventilatore sia almeno di classe IPX1, dove IP sta per International Protection e rappresenta lo standard europeo di riferimento per la definizione della classe di protezione di apparecchiature dall’intrusione di corpi solidi e dall’accesso di liquidi. La prima cifra rappresenta il livello di protezione da intrusione di corpi solidi e non ha quindi rilevanza per l’utilizzo in bagno (la indichiamo quindi con una generica X). La seconda cifra rappresenta invece il livello di protezione dall’accesso di liquidi: se è pari a 0 non c’è alcuna protezione, se è pari a 1 l’apparecchio è protetto dalla caduta di gocce d’acqua, che è solitamente il livello di protezione dei termoventilatori.

Altre due caratteristiche importanti per una stufetta elettrica da utilizzare in bagno sono la presenza di un termostato, che possa verificare un eventuale surriscaldamento e spegnersi automaticamente e l’antiribaltamento con un sistema di spegnimento automatico in caso di cadute accidentali.

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Termoventilatore ceramico

Un termoventilatore ceramico, è un apparecchio con resistenza in ceramica anziché in metallo: sebbene la ceramica abbia proprietà termiche diverse dai metalli, non risultano evidenti benefici per questa tipologia di apparecchi: è sempre la potenza dell’apparecchio a dettarne i consumi, indipendentemente dal materiale della resistenza.
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A cosa serve il termoventilatore

I piccoli termoventilatori, come quelli che abbiamo testato, sono principalmente indicati per:

  • creare un clima più confortevole in bagno, magari quando ci si fa la doccia o il bagno;
  • in aggiunta all’impianto di riscaldamento principale per riscaldare una stanza in periodi particolarmente freddi;
  • nelle mezze stagioni per riscaldare una stanza se il riscaldamento principale è spento e ci sono dei giorni freddi;
  • per scaldare ambienti privi di sistema di riscaldamento (come ad esempio un box) e in cui dobbiamo stare per un tempo limitato (ad esempio un box adibito a laboratorio in cui si trascorre qualche ora al giorno per fare dei lavoretti).

Vediamo brevemente quali sono i principali pro e contro dei piccoli termoventilatori di questa fascia di prezzo rispetto ad altri sistemi di riscaldamento portatili (come i radiatori ad olio, i pannelli radianti o i convettori).

Pro

  • Leggeri e compatti
  • Veloci a riscaldare
  • Economici
  • Rischio di scottature limitato

Contro

  • Non adatti a un uso prolungato
  • Non adatti per grandi locali
  • La ventola è un po' rumorosa, quindi possono essere fastidiosi in camera da letto
  • Controllo della temperatura non preciso: se c'è il termostato non è digitale, ma meccanico

 

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Criteri da valutare prima di comprare un termoventilatore

Quali altri fattori bisogna prendere in considerazione prima di acquistare una stufetta elettrica che abbia tutte le caratteristiche in regola per le nostre esigenze?

La potenza 

La potenza di questi apparecchi è generalmente compresa tra i 1900W e i 2200W. Ovviamente, l’effettiva efficacia di riscaldamento dipende anche da fattori esterni (temperatura esterna, dimensioni del locale da riscaldare, temperatura iniziale, efficacia dell’isolamento delle pareti del locale, ...), ma solitamente sono potenze comunque sufficienti per riscaldare adeguatamente un locale di piccole/medie dimensioni, anche in condizioni di temperature esterne molto basse e isolamento delle pareti non ottimale.

Il termostato

I modelli dotati di termostato sono generalmente preferibili, in quanto possono essere tenuti accesi per intervalli di tempo più lunghi mantenendo il calore nella stanza piacevole: infatti il termostato autoregola accensione e spegnimento per mantenere la stanza a una temperatura più o meno costante. I modelli privi di termostato, invece, sono adatti solamente per brevi intervalli di tempo, come ad esempio scaldare il bagno prima di lavarsi o dare una rapida e breve riscaldata ad un locale freddo, ma non sono adatti ad essere lasciati accesi per ore, in quanto non mantengono la temperatura stabile.

La sicurezza

Nessuno dei prodotti testati ha mostrato carenze di sicurezza. È bene ad ogni modo osservare alcune semplici precauzioni di sicurezza nell’utilizzo di questi apparecchi:

  • posiziona il termoventilatore lontano da oggetti che possono ostruire il flusso d’aria;
  • non coprire il termoventilatore, né la parte anteriore né la parte posteriore;
  • non utilizzare il termoventilatore per asciugare indumenti;
  • se anche il termoventilatore è adatto ad essere utilizzato nel bagno, non a meno di 60 cm da possibili fonti d’acqua (bordo vasca, doccia, …);
  • cercare sempre di essere presenti nel locale quando si utilizza il termoventilatore;
  • tenere il termoventilatore lontano dalla portata dei bambini;
  • in particolare dopo un funzionamento prolungato, prestare attenzione nel toccare il termoventilatore, in particolare la griglia anteriore, perché potrebbe avere raggiunto temperature piuttosto elevate;
  • non toccare, né avvicinarsi al termoventilatore se non si è completamente asciutti.

 

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui termoventilatori

Qual è la differenza tra termoventilatore e termoconvettore?

Entrambi utilizzati allo scopo di riscaldare gli ambienti, hanno una sostanziale differenza: il termoventilatore esercita la sua funzione di riscaldamento tramite resistenza elettrica di una serpentina, che grazie ad una ventola  diffonde il calore nell’ambiente mentre il termoconvettore non ha il ventilatore, in quanto diffonde l’aria calda per convezione. I termoconvettori sono in genere più grandi e più silenziosi e sono indicati per essere lasciati in una posizione fissa della casa. I termoventilatori sono invece più compatti e versatili.

Quanto costa un termoventilatore?

Il prezzo di acquisto di una stufetta elettrica è piuttosto competitivo: sul mercato si possono trovare termoventilatori  tra i 25€ e i 60€ anche se il prezzo può salire per apparecchi più grandi.

Quanto consuma un termoventilatore da 2000 watt?

Un termoventilatore da 2000 watt, acceso alla massima potenza per un’ora, consuma 2 kWh di energia. Considerando un costo indicativo in bolletta di circa 0,22 €/kWh, l’apparecchio risulta avere un costo di utilizzo di circa 0,44 €/ora. Per risparmiare, è possibile regolare il termostato in modo che l’apparecchio non funzioni in maniera continuativa, ma quanto basta per garantire un sufficiente riscaldamento. Gli apparecchi senza termostato, hanno in genere comunque un interruttore che, oltre che a piena potenza, può essere impostato a metà potenza (ad esempio 1000 watt): in molti casi tale potenza è sufficiente allo scopo, e consente di risparmiare. La necessità di potenza dipende da diversi fattori, come la dimensione del locale da scaldare e l’isolamento delle pareti.

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