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Raffrescatori portatili: cosa sono, quanto consumano e ne valgono la pena?

Costano poco, occupano poco spazio e consumano poco. Sono i raffrescatori portatili e i ventilatori refrigeranti, apparecchi che aiutano a rinfrescare, anche se hanno una portata limitata. Li abbiamo provati: ecco come è andata e come funzionano.

Con il contributo esperto di:
26 giugno 2025
raffrescatore a cubo

Tra i metodi per affrontare il caldo, installare un condizionatore è sicuramente quello più efficace. Non sempre però è possibile farlo, e a volte può esserci la necessità di rinfrescare un ambiente esterno, dove il condizionatore non ha efficacia. Un raffrescatore portatile o un ventilatore refrigerante potrebbero essere una buona soluzione per alleviare almeno un po' la sensazione di calore, anche in mobilità. Sono dispositivi che emettono aria più fresca di quella circostante, anche se hanno una portata molto ridotta, e consumano pochissimo. Vediamo come sono fatti nel dettaglio. Torna all'inizio

Come funziona un raffrescatore portatile

I rinfrescatori d'aria (altresì detti raffreddatori o raffrescatori) sono delle macchine che si basano sull'evaporazione, cioè sul passaggio di un liquido (in questo caso l’acqua) a vapore, che avviene cedendo energia (calore) dall’aria all’acqua stessa. Funzionano convogliando aria, alla pari di un ventilatore, e in più ne abbassano debolmente la temperatura usando una serie di semplici espedienti. Tipicamente questi apparecchi fanno passare il getto d’aria attraverso un evaporatore, una vaschetta piena di un liquido freddo (come l'acqua mista a ghiaccio) o un panno imbevuto d'acqua, in modo che l’aria ceda calore all’acqua, che evapora.

Pur essendo prodotti in numerosissime varianti, quasi tutti questi piccoli raffrescatori portatili condividono la forma a cubo, una ventola e il principio di funzionamento. Vengono alimentati, nella maggior parte dei casi, tramite un cavo USB, quindi si possono far funzionare anche tramite un powerbank. Questi oggetti costano poco e consumano poco, in genere tra i 5 e i 7 Watt (contro 1kW o più di un condizionatore), giusto l’energia necessaria a muovere una piccola ventola.

Evaporatore del dispositivo

L’evaporatore del dispositivo composto da una serie di strisce di panno che vengono imbevute d’acqua

 

I raffrescatori sono efficaci?

I rinfrescatori sono molto meno efficienti rispetto ad un climatizzatore, che usa una pompa di calore per estrarre calore dall'aria, in più hanno un'azione limitata alla zona immediatamente raggiunta dal flusso d’aria diretto e danno un certo sollievo solo se puntati direttamente verso una persona (un po’ come un ventilatore). L’aria emessa da un raffrescatore è più fresca di quella circostante, ma non fredda come quella che esce da un condizionatore. Possono quindi raffrescare una postazione e dare sollievo nelle giornate più calde, ma non raffreddare una stanza intera. Per raffreddare gli ambienti interni è meglio affidarsi ad un impianto di climatizzazione, trovi i migliori nel nostro test.

La loro efficacia è legata alla capacità dell’aria di assorbire umidità, quindi lavorano al meglio quando l’aria è secca. Inoltre, a differenza del condizionatore, non bisogna tenere le finestre chiuse quindi si può tenere acceso areando i locali. In genere, raggiungono il massimo rendimento nelle ore centrali della giornata, quando l’aria è più secca, e meno durante la notte. In caso di clima afoso questi apparecchi potrebbero essere controproducenti, perché di fatto aumentano l’umidità dell’aria. Per questa ragione si prestano bene a essere utilizzati all'aperto, ad esempio su una terrazza o un balcone. Se invece preferisci acquistare un ventilatore, ti aiutiamo a sceglierlo.

Spesso si può leggere sui claim che pubblicizzano questi prodotti di una fantomatica capacità di purificare l'aria. In realtà, per  quanto sia possibile che alcune particelle di polvere si depositino sull'evaporatore (ad esempio il panno imbevuto di acqua fredda) questo non costituisce un vero e proprio filtro. Se cerchi un apparecchio in grado di migliorare la qualità, dovresti acquistare un purificatore d'aria.

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Due modelli di raffrescatori portatili alla prova

Per verificare queste valutazioni, qualche anno fa abbiamo messo alla prova due modelli acquistati online, tra quelli più diffusi. Da una parte avevamo testato uno dei modelli più venduti e apprezzati di Amazon, a marca Homitt, dall'altra un prodotto molto pubblicizzato anche su altri canali, l’Air Cube. Sono modelli in tutto e per tutto simili a molti di quelli che si trovano in vendita anche oggi. Vediamo com'era andato il confronto.

Per valutare il funzionamento di questi raffrescatori abbiamo utilizzato come metro di paragone un piccolo ventilatore USB, di potenza paragonabile alle ventole contenute nei dispositivi provati, per giudicare meglio l’apporto del sistema di evaporazione nel trasmettere una sensazione di frescura.

Ci ha colpito particolarmente il rumore prodotto dalle ventole. Pur trattandosi di ventole di modesta potenza e dimensione, simili a quelle che si trovano nei computer da tavolo, il rumore è decisamente superiore e risulta fastidioso, al punto da non rendere questi prodotti adatti a essere messi su un comodino durante la notte. In commercio si trovano dei mini ventilatori, sempre alimentati via USB, ben più silenziosi.

Modello Homitt alla prova

L’Homitt riesce effettivamente a trasmettere una sensazione di fresco fino a una distanza massima di 70-80cm, alla massima velocità della ventola. L’area coperta non è molto vasta e bisogna restare direttamente di fronte all’apparecchio per aver dei benefici. Purtroppo, la ventola è abbastanza rumorosa anche al minimo (a dispetto dell’affermazione sulla scatola) per cui non ci sentiamo di raccomandarne un uso in camera da letto. La portata d’aria è quella di una ventola per computer; non bisogna aspettarsi essere investiti da un flusso d’aria analogo a quello di un ventilatore, quanto più da un alito di aria fresca. Il dispositivo inoltre è in grado di emettere una luce colorata a bassa intensità; è possibile scegliere il colore fra una dozzina di combinazioni diverse. Piacevole da vedersi, ma abbastanza inutile. Nel complesso, a parte le affermazioni esagerate presenti sulla scatola (tipiche per prodotti economici reperibili su internet da brand sconosciuti) possiamo dire che questo raffrescatore portatile fa dignitosamente il suo lavoro, pur con tutti i suoi limiti. Il suo campo d’impiego è lo stesso dei piccoli ventilatori portatili, ma in più raffresca l’aria con un aerosol d’acqua.

 

Modello Hommit

Modello Homitt

Modello Air Cube alla prova

L’Air Cube è un prodotto molto reclamizzato e del quale esistono anche diverse recensioni entusiaste su Internet, ma del quale si trovano anche molti giudizi meno lusinghieri di chi l’ha provato. Il costo è decisamente superiore a quello di molti prodotti analoghi. Dentro la scatola troviamo un semplice foglietto che illustra come rimboccare l’acqua ed un cavo USB (ma nessun alimentatore; visto il costo, era lecito aspettarsi qualcosa di più). Come l’Homitt, anche questo prodotto ha l’aspetto di un cubo di plastica bianco. La cura e la qualità dell’assemblaggio ci sembrano inferiori rispetto all’altro modello provato. Il filtro non è estraibile; non avendo accesso all’interno, non riusciamo neanche a capire se è presente un nebulizzatore come nell’Homitt, che ne era provvisto. Durante il funzionamento, il raffrescatore Air Cube si dimostra rumoroso quanto l’altro; anche in questo caso, perciò, riteniamo che non sia adatto per un uso in camera da letto. Una notevole differenza, invece, l’abbiamo riscontrata nell’effetto frescura che si avverte ponendosi di fronte a esso: rispetto all’altro, la sensazione di attenuazione del calore è decisamente minore e non molto dissimile rispetto a quella fornita da un semplice ventilatore. L’esperienza d’uso pertanto ci porta a sconsigliare questo prodotto: non solo il suo prezzo è superiore alla media di prodotti analoghi che si possono comperare su internet ma, alla prova dei fatti, è risultato inferiore all’altro raffrescatore provato, l’Homitt, che pure abbiamo pagato quasi la metà.

 

Modello Air Cube

Modello Air Cube

 

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Ventilatori refrigeranti: possono essere un'alternativa?

I ventilatori refrigeranti sono anch'essi dei rinfrescatori d'aria. Il metodo che permette a questi apparecchi di rinfrescare è quello di nebulizzare l’acqua finemente all’interno del flusso d’aria generato dalla ventola.

L'uso dei ventilatori refrigeranti in spazi chiusi è sconsigliato perché si ha un deciso incremento dell’umidità dell’aria, inoltre non tutta l’acqua evapora rapidamente quando viene nebulizzata e perciò finisce per depositarsi sulle superfici attorno alla macchina. Se dovessi aver bisogno di eliminare l'umidità in un ambiente chiuso puoi trovare qui i migliori deumidificatori del nostro test.

La loro efficacia, per quanto limitata, è più alta all’esterno, perché danno un senso di immediato ristoro dalla calura estiva, soprattutto se si viene investiti direttamente dal flusso dell’aria mista alle microscopiche gocce d’acqua, una funzione che i normali ventilatori non hanno.

Ventilatore USB rinfrescante

Il piccolo ventilatore USB, usato come metro di paragone

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IL CONSIGLIO DELL'ESPERTO
Stefano Casiraghi - Ingegnere
I raffrescatori portatili non rinfrescano l’ambiente come i condizionatori. Possono dare un po’ di sollievo se usati da vicino, soprattutto quando l’aria è molto secca. Ma con l’umidità rischiano di peggiorare la situazione. Non sono del tutto inutili: i modelli più grandi possono essere utili all’aperto, su terrazzi o balconi. Tuttavia, per questi piccoli modelli, non ci sentiamo di consigliarne l’acquisto