Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli
Con l’arrivo del caldo, chi non ha già installato un condizionatore, cerca di correre ai ripari con una delle soluzioni più tradizionali per rinfrescarsi: il ventilatore. Ma quali tipologie ci sono e quanto consumano? In questa guida ti offriamo tutto il necessario per fare una scelta consapevole.
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I primi caldi di quest’anno hanno colto impreparate molte persone che non hanno un impianto di climatizzazione installato a casa. In molti infatti si sono riversati nei centri commerciali o nei negozi di elettrodomestici e casalinghi per acquistare, se non un climatizzatore portatile (qui il nostro test), almeno un ventilatore che potesse dare sollievo soprattutto durante la notte.
In effetti, il ventilatore rappresenta ancora oggi una delle soluzioni più pratiche ed economiche per affrontare le giornate afose, specialmente in ambienti dove non è possibile installare un condizionatore o dove si preferisce limitare i consumi energetici. Ma come orientarsi tra i tanti modelli in commercio? E quali sono i fattori da considerare per scegliere il ventilatore più adatto alle proprie esigenze? In questa guida approfondiamo tipologie, consumi e caratteristiche tecniche per aiutarti a fare un acquisto consapevole.
Torna all'inizioCaratteristiche dei ventilatori
Scegliere il ventilatore giusto non è difficile, basta aver chiare le caratteristiche da considerare per fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.
In particolar modo, prima dell'acquisto bisogna tenere presente:
- dimensioni delle pale o diametro del ventilatore,
- numero di velocità di ventilazione,
- flusso d’aria in metricubi/min o m3/min,
- rumorosità (espressa in Db),
- orientabilità (espresso in gradi).
Inoltre, occorre prestare attenzione anche ad altri fattori:
- stabilità: verifica che il supporto garantisca una buona stabilità del ventilatore anche quando è in movimento;
- marchi di sicurezza: gli apparecchi devono riportare la marcatura CE, preferisci prodotti con anche la certificazione IMQ oppure UL o BSI come garanzia di migliore qualità e sicurezza;
- sicurezza: i ventilatori, a eccezione di quelli da soffitto, devono essere dotati di una griglia di protezione che impedisca l’accesso diretto alle pale. Se riesci a inserire un dito nella griglia, il prodotto non è a norma. In alcuni modelli la griglia è apribile per consentire la pulizia;
- dimensioni e peso: quando non serve più, il ventilatore si può richiudere e posizionare in cantina, soffitta, o in un armadio.
Ventilatore fisso o mobile?
L’efficacia del ventilatore dipende dalla quantità di aria che riesce a spostare; quindi, è molto importante sceglierlo in base alla forma delle pale e con adeguati livelli di velocità. A seconda di dove può essere posizionato e dagli elementi di cui è composto, il ventilatore può essere fisso o mobile.
I ventilatori fissi possono essere:
- a pale da soffitto (prezzi a partire da 40 euro);
- da parete (prezzi a partire da 40 euro).
Quelli mobili possono essere:
- da terra a piantana (prezzi dai 30 euro);
- da terra a torre (prezzi dai 40 euro);
- da tavolo (prezzi dai 15 euro).
Quale ventilatore scegliere? Le tipologie a confronto
Ogni tipologia di ventilatore fornisce un flusso d’aria differente, adatto ad ambienti e situazioni diverse fra loro.
- Ventilatore a soffitto: è la tipologia di ventilatori che fornisce il flusso d’aria più uniforme, grazie al posizionamento solitamente centrale nella stanza e alla dimensione delle pale. È adatto ai grandi ambienti ed è spesso dotato di plafoniera con lampada e di telecomando, per essere azionato a distanza. I ventilatori a soffitto hanno la particolarità di poter essere utili anche in inverno. Alcuni modelli sono infatti dotati di reversibilità estate/inverno, andando a ventilare in direzione del soffitto, permettendo così un miglior ricircolo dell’aria calda del riscaldamento. Il minus di questi apparecchi è legato all’installazione: bisogna avere una predisposizione per l’aggancio alla rete elettrica e fissarli al soffitto stabilmente. Inoltre, questi apparecchi non possono ovviamente essere spostati facilmente, rimanendo in posizione anche quando non sono in uso.
- Ventilatori a parete: si tratta di un’altra tipologia di ventilatori fissi. Prevedono un’installazione tramite chiodi a incastro, mentre il cavo di alimentazione, in caso non si disponga di una predisposizione precedente, dovrà arrivare ad una presa già presente. Questo potrebbe influenzare la posizione d’installazione, dato che la lunghezza del cavo potrebbe non adattarsi alla posizione delle prese nella tua casa.
- Ventilatori a piantana: tra le tipologie più economiche, è possibile trovare modelli di medie dimensioni già a partire da 30€. Anche al prezzo base sono quasi sempre dotati di rotazione e 3 velocità, ma spesso la stabilità lascia a desiderare, soprattutto in caso di errato montaggio della base da parte dell’utente. Questi ventilatori, infatti, sono sempre venduti in confezioni con base da montare e, in caso di errore, stabilità e silenziosità possono risentirne pesantemente.
- Ventilatori da terra: si tratta di ventilatori per la gran parte fissi, senza capacità di rotazione ma dalla grande potenza. Sono adatti per ventilare intensamente una zona specifica, sacrificando la possibilità di movimento in favore dell'intensità del flusso. Fanno al caso vostro soltanto se l’intensità del flusso non dà fastidio o si deve generare un flusso d’aria ampio per raggiungere diverse postazioni senza dover utilizzare più ventilatori o portarsi dietro quello in uso.
- Ventilatori a colonna: detti anche ventilatori a torre, e sono pensati per aerare ambienti di medie dimensioni senza ricorrere a lavori elettrici o murari (come può accadere per il ventilatore a soffitto). I ventilatori a colonna vengono scelti soprattutto per la loro capacità di aerare una stanza pur avendo dimensioni contenute, offrendo una corrente più ampia e meno invasiva. I ventilatori a colonna possono oscillare in senso orizzontale, ma non hanno regolazioni in verticale, aspetto di cui tener conto se la zona che vogliamo areare è in alto, pensiamo ad esempio a dei letti a castello.
- Ventilatori da tavolo: sono pensati per un’aerazione più contenuta. Solitamente di dimensioni più piccole, sono in grado di portare sollievo soltanto in zone ben definite e limitate. Possono essere facilmente spostati e si può scegliere di bloccarli o di farli ruotare per aerare diverse aree dello stesso ambiente. Sono normalmente dotati di 3 velocità e possibilità di rotazione, ma le caratteristiche variano molto in base alla qualità e alla potenza. Questa categoria di ventilatori può infatti presentare molte funzioni, come ad esempio supporti telescopici, che possono far variare anche di molto i prezzi.
- Ventilatori portatili: I ventilatori alimentati attraverso prese USB o batterie ricaricabili offrono soluzioni adatte a piccoli spostamenti o in mancanza di accesso ad una presa di corrente. In questi casi la rotazione non è di solito presente, ma se le tue esigenze sono limitate - come, ad esempio, un posizionamento su scrivania - un ventilatore USB o a batteria potrebbe fare al caso tuo.
- Ventilatori nebulizzatori/evaporativi: questi sono gli unici ventilatori che agiscono sulla temperatura dell’aria, per farlo sfruttano il processo di evaporazione dell’acqua, in cui parte del calore presente in aria viene assorbito dall’acqua e utilizzato per evaporare, rendendo di conseguenza l’aria che attraversa il ventilatore leggermente più fresca. I primi nebulizzano delle piccolissime goccioline d’acqua all’interno del flusso d’aria, la nebulizzazione dell'acqua contribuisce infatti ad abbassare la temperatura per effetto dell'evaporazione delle microgocce mescolate al soffio d'aria. I secondi sono modelli dotati di un filtro evaporativo che aspira l’acqua da un serbatoio, proprio tra filtro e flusso d’aria avviene lo scambio termico con il conseguente abbassamento della temperatura. Di solito quelli domestici non sono di grandi dimensioni. Vista quindi la grandezza del ventilatore e la capacità del serbatoio non ci si può aspettare di rinfrescare una stanza intera: solo chi è di fronte all’apparecchio potrà percepire un flusso d’aria fresca. Questo sarà più o meno rinfrescante in base anche alla temperatura e all’umidità della stanza. Se la temperatura è già molto elevata e con un alto tasso di umidità la percezione di benessere è ancor più contenuta perchè l’aria potrà percepire meno carico d’acqua dal nebulizzatore e meno sarà il calore sottratto per evaporazione, quindi l’aria uscirà meno fredda.
Quanto consuma un ventilatore
Il consumo del ventilatore dipende ovviamente dalla potenza, ma anche dalla velocità a cui è impostato.Un piccolo ventilatore da appoggio alla velocità minima potrebbe consumare 17W, mentre un grosso ventilatore a piantana o da terra arriverà anche ad oltre 100W. In questo senso bisogna tenere in considerazione che la potenza indicata sulle confezioni è legata alla potenza massima.
Di seguito una pratica tabella per capire a colpo d’occhio i consumi orari minimi e massimi di alcune tipologie di ventilatori che abbiamo preso in considerazione:
Tipo di ventilatore |
Consumo medio minimo in Wh (wattora) |
Consumo medio massimo in Wh (wattora) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
30 |
50 |
Ventilatore da terra |
70 |
120 |
Ventilatore a torre |
40 |
60 |
Ventilatore a piantana |
30 |
55 |
Ventilatore da appoggio |
25 |
50 |
Considera che questi consumi sono ovviamente molto più contenuti rispetto a quelli di un condizionatore, il cui consumo si aggira intorno ai 900-1000 wattora.
Ma veniamo ai costi: considerando questi consumi, quanto potrebbe costare 1 ora di accensione per i vari ventilatori? Per saperlo dobbiamo tenere in considerazione i consumi orari e il prezzo medio dell’energia elettrica che è espresso in euro per kilowattora.
Consumo di energia × tempo di utilizzo = energia consumata . Quindi usando il ventilatore a soffitto per tutta la notte consumeremo 0,05 kW x 8h quindi circa 0,4 kWh (kilowattora). Con un costo medio dell'elettricità di 0,35 €/kWh avrò un costo di Costo = energia consumata × prezzo dell'energia . È facile: 0,4 kWh × 0,35 €/kWh = 0,14 € a notte, poco più di 4 euro in un mese. Ecco una tabella riassuntiva del calcolo:
Tipo di ventilatore |
Costo orario minimo (in €) |
Costo orario massimo (in €) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
0,011
|
0,018 |
Ventilatore da terra |
0,025 |
0,042 |
Ventilatore a torre |
0,014 |
0,021 |
Ventilatore a piantana |
0,011 |
0,018 |
Ventilatore da appoggio |
0,009 |
0,018 |
Come è evidente, i consumi orari sono irrisori. Immaginando che una persona tenga acceso il ventilatore per rinfrescarsi durante le ore notturne, può essere anche utile calcolare quanto mediamente consuma un ventilatore acceso tutta la notte (8 ore):
Tipo di ventilatore |
Costo minimo per 8 ore (in €) |
Costo massimo per 8 ore (in €) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
0,084 |
0,140 |
Ventilatore da terra |
0,196 |
0,336 |
Ventilatore a torre |
0,112 |
0,168 |
Ventilatore a piantana |
0,084 |
0,140 |
Ventilatore da appoggio |
0,070 |
0,140 |
Chiarito quanto consuma un ventilatore, vediamo ora i motivi per cui acquistarlo.
Perché acquistare un ventilatore
Come abbiamo in parte già visto, un ventilatore ha diversi vantaggi:
- I ventilatori aiutano a rinfrescarti nei mesi caldi ed eliminano rapidamente gli odori sgradevoli e il fumo. Se usati nei mesi invernali, permettono un utilizzo più razionale del riscaldamento: girando alla minima velocità mettono in circolo l’aria calda (che normalmente si concentra sul soffitto) mantenendo più costante la temperatura anche verso il pavimento;
- Il prezzo di acquisto è contenuto e i consumi limitati;
- Il disagio dell’afa e del gran calore sono attenuati senza modificare la temperatura e l’umidità dell’aria che viene solo mossa più velocemente;
- Sono facili da installare: quelli a pavimento si possono spostare da una stanza all’altra, secondo le necessità;
- Proteggono dalle zanzare: le zanzare sono deboli “volatori” e non possono competere con una brezza forte, quella che si ottiene con i ventilatori. Per la miglior efficacia antizanzara è bene orientare il flusso d'aria verso in basso, sotto il livello del tavolo, dove spesso si concentrano le zanzare. Leggi il nostro approfondimento dedicato a come organizzare la disinfestazione antizanzare.
I primi caldi di quest’anno hanno colto impreparate molte persone che non hanno un impianto di climatizzazione installato a casa. In molti infatti si sono riversati nei centri commerciali o nei negozi di elettrodomestici e casalinghi per acquistare, se non un climatizzatore portatile (qui il nostro test), almeno un ventilatore che potesse dare sollievo soprattutto durante la notte.
In effetti, il ventilatore rappresenta ancora oggi una delle soluzioni più pratiche ed economiche per affrontare le giornate afose, specialmente in ambienti dove non è possibile installare un condizionatore o dove si preferisce limitare i consumi energetici. Ma come orientarsi tra i tanti modelli in commercio? E quali sono i fattori da considerare per scegliere il ventilatore più adatto alle proprie esigenze? In questa guida approfondiamo tipologie, consumi e caratteristiche tecniche per aiutarti a fare un acquisto consapevole.
Scegliere il ventilatore giusto non è difficile, basta aver chiare le caratteristiche da considerare per fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.
In particolar modo, prima dell'acquisto bisogna tenere presente:
- dimensioni delle pale o diametro del ventilatore,
- numero di velocità di ventilazione,
- flusso d’aria in metricubi/min o m3/min,
- rumorosità (espressa in Db),
- orientabilità (espresso in gradi).
Inoltre, occorre prestare attenzione anche ad altri fattori:
- stabilità: verifica che il supporto garantisca una buona stabilità del ventilatore anche quando è in movimento;
- marchi di sicurezza: gli apparecchi devono riportare la marcatura CE, preferisci prodotti con anche la certificazione IMQ oppure UL o BSI come garanzia di migliore qualità e sicurezza;
- sicurezza: i ventilatori, a eccezione di quelli da soffitto, devono essere dotati di una griglia di protezione che impedisca l’accesso diretto alle pale. Se riesci a inserire un dito nella griglia, il prodotto non è a norma. In alcuni modelli la griglia è apribile per consentire la pulizia;
- dimensioni e peso: quando non serve più, il ventilatore si può richiudere e posizionare in cantina, soffitta, o in un armadio.
Ventilatore fisso o mobile?
L’efficacia del ventilatore dipende dalla quantità di aria che riesce a spostare; quindi, è molto importante sceglierlo in base alla forma delle pale e con adeguati livelli di velocità. A seconda di dove può essere posizionato e dagli elementi di cui è composto, il ventilatore può essere fisso o mobile.
I ventilatori fissi possono essere:
- a pale da soffitto (prezzi a partire da 40 euro);
- da parete (prezzi a partire da 40 euro).
Quelli mobili possono essere:
- da terra a piantana (prezzi dai 30 euro);
- da terra a torre (prezzi dai 40 euro);
- da tavolo (prezzi dai 15 euro).
Ogni tipologia di ventilatore fornisce un flusso d’aria differente, adatto ad ambienti e situazioni diverse fra loro.
- Ventilatore a soffitto: è la tipologia di ventilatori che fornisce il flusso d’aria più uniforme, grazie al posizionamento solitamente centrale nella stanza e alla dimensione delle pale. È adatto ai grandi ambienti ed è spesso dotato di plafoniera con lampada e di telecomando, per essere azionato a distanza. I ventilatori a soffitto hanno la particolarità di poter essere utili anche in inverno. Alcuni modelli sono infatti dotati di reversibilità estate/inverno, andando a ventilare in direzione del soffitto, permettendo così un miglior ricircolo dell’aria calda del riscaldamento. Il minus di questi apparecchi è legato all’installazione: bisogna avere una predisposizione per l’aggancio alla rete elettrica e fissarli al soffitto stabilmente. Inoltre, questi apparecchi non possono ovviamente essere spostati facilmente, rimanendo in posizione anche quando non sono in uso.
- Ventilatori a parete: si tratta di un’altra tipologia di ventilatori fissi. Prevedono un’installazione tramite chiodi a incastro, mentre il cavo di alimentazione, in caso non si disponga di una predisposizione precedente, dovrà arrivare ad una presa già presente. Questo potrebbe influenzare la posizione d’installazione, dato che la lunghezza del cavo potrebbe non adattarsi alla posizione delle prese nella tua casa.
- Ventilatori a piantana: tra le tipologie più economiche, è possibile trovare modelli di medie dimensioni già a partire da 30€. Anche al prezzo base sono quasi sempre dotati di rotazione e 3 velocità, ma spesso la stabilità lascia a desiderare, soprattutto in caso di errato montaggio della base da parte dell’utente. Questi ventilatori, infatti, sono sempre venduti in confezioni con base da montare e, in caso di errore, stabilità e silenziosità possono risentirne pesantemente.
- Ventilatori da terra: si tratta di ventilatori per la gran parte fissi, senza capacità di rotazione ma dalla grande potenza. Sono adatti per ventilare intensamente una zona specifica, sacrificando la possibilità di movimento in favore dell'intensità del flusso. Fanno al caso vostro soltanto se l’intensità del flusso non dà fastidio o si deve generare un flusso d’aria ampio per raggiungere diverse postazioni senza dover utilizzare più ventilatori o portarsi dietro quello in uso.
- Ventilatori a colonna: detti anche ventilatori a torre, e sono pensati per aerare ambienti di medie dimensioni senza ricorrere a lavori elettrici o murari (come può accadere per il ventilatore a soffitto). I ventilatori a colonna vengono scelti soprattutto per la loro capacità di aerare una stanza pur avendo dimensioni contenute, offrendo una corrente più ampia e meno invasiva. I ventilatori a colonna possono oscillare in senso orizzontale, ma non hanno regolazioni in verticale, aspetto di cui tener conto se la zona che vogliamo areare è in alto, pensiamo ad esempio a dei letti a castello.
- Ventilatori da tavolo: sono pensati per un’aerazione più contenuta. Solitamente di dimensioni più piccole, sono in grado di portare sollievo soltanto in zone ben definite e limitate. Possono essere facilmente spostati e si può scegliere di bloccarli o di farli ruotare per aerare diverse aree dello stesso ambiente. Sono normalmente dotati di 3 velocità e possibilità di rotazione, ma le caratteristiche variano molto in base alla qualità e alla potenza. Questa categoria di ventilatori può infatti presentare molte funzioni, come ad esempio supporti telescopici, che possono far variare anche di molto i prezzi.
- Ventilatori portatili: I ventilatori alimentati attraverso prese USB o batterie ricaricabili offrono soluzioni adatte a piccoli spostamenti o in mancanza di accesso ad una presa di corrente. In questi casi la rotazione non è di solito presente, ma se le tue esigenze sono limitate - come, ad esempio, un posizionamento su scrivania - un ventilatore USB o a batteria potrebbe fare al caso tuo.
- Ventilatori nebulizzatori/evaporativi: questi sono gli unici ventilatori che agiscono sulla temperatura dell’aria, per farlo sfruttano il processo di evaporazione dell’acqua, in cui parte del calore presente in aria viene assorbito dall’acqua e utilizzato per evaporare, rendendo di conseguenza l’aria che attraversa il ventilatore leggermente più fresca. I primi nebulizzano delle piccolissime goccioline d’acqua all’interno del flusso d’aria, la nebulizzazione dell'acqua contribuisce infatti ad abbassare la temperatura per effetto dell'evaporazione delle microgocce mescolate al soffio d'aria. I secondi sono modelli dotati di un filtro evaporativo che aspira l’acqua da un serbatoio, proprio tra filtro e flusso d’aria avviene lo scambio termico con il conseguente abbassamento della temperatura. Di solito quelli domestici non sono di grandi dimensioni. Vista quindi la grandezza del ventilatore e la capacità del serbatoio non ci si può aspettare di rinfrescare una stanza intera: solo chi è di fronte all’apparecchio potrà percepire un flusso d’aria fresca. Questo sarà più o meno rinfrescante in base anche alla temperatura e all’umidità della stanza. Se la temperatura è già molto elevata e con un alto tasso di umidità la percezione di benessere è ancor più contenuta perchè l’aria potrà percepire meno carico d’acqua dal nebulizzatore e meno sarà il calore sottratto per evaporazione, quindi l’aria uscirà meno fredda.
Il consumo del ventilatore dipende ovviamente dalla potenza, ma anche dalla velocità a cui è impostato.Un piccolo ventilatore da appoggio alla velocità minima potrebbe consumare 17W, mentre un grosso ventilatore a piantana o da terra arriverà anche ad oltre 100W. In questo senso bisogna tenere in considerazione che la potenza indicata sulle confezioni è legata alla potenza massima.
Di seguito una pratica tabella per capire a colpo d’occhio i consumi orari minimi e massimi di alcune tipologie di ventilatori che abbiamo preso in considerazione:
Tipo di ventilatore |
Consumo medio minimo in Wh (wattora) |
Consumo medio massimo in Wh (wattora) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
30 |
50 |
Ventilatore da terra |
70 |
120 |
Ventilatore a torre |
40 |
60 |
Ventilatore a piantana |
30 |
55 |
Ventilatore da appoggio |
25 |
50 |
Considera che questi consumi sono ovviamente molto più contenuti rispetto a quelli di un condizionatore, il cui consumo si aggira intorno ai 900-1000 wattora.
Ma veniamo ai costi: considerando questi consumi, quanto potrebbe costare 1 ora di accensione per i vari ventilatori? Per saperlo dobbiamo tenere in considerazione i consumi orari e il prezzo medio dell’energia elettrica che è espresso in euro per kilowattora.
Consumo di energia × tempo di utilizzo = energia consumata . Quindi usando il ventilatore a soffitto per tutta la notte consumeremo 0,05 kW x 8h quindi circa 0,4 kWh (kilowattora). Con un costo medio dell'elettricità di 0,35 €/kWh avrò un costo di Costo = energia consumata × prezzo dell'energia . È facile: 0,4 kWh × 0,35 €/kWh = 0,14 € a notte, poco più di 4 euro in un mese. Ecco una tabella riassuntiva del calcolo:
Tipo di ventilatore |
Costo orario minimo (in €) |
Costo orario massimo (in €) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
0,011
|
0,018 |
Ventilatore da terra |
0,025 |
0,042 |
Ventilatore a torre |
0,014 |
0,021 |
Ventilatore a piantana |
0,011 |
0,018 |
Ventilatore da appoggio |
0,009 |
0,018 |
Come è evidente, i consumi orari sono irrisori. Immaginando che una persona tenga acceso il ventilatore per rinfrescarsi durante le ore notturne, può essere anche utile calcolare quanto mediamente consuma un ventilatore acceso tutta la notte (8 ore):
Tipo di ventilatore |
Costo minimo per 8 ore (in €) |
Costo massimo per 8 ore (in €) |
---|---|---|
Ventilatore a soffitto |
0,084 |
0,140 |
Ventilatore da terra |
0,196 |
0,336 |
Ventilatore a torre |
0,112 |
0,168 |
Ventilatore a piantana |
0,084 |
0,140 |
Ventilatore da appoggio |
0,070 |
0,140 |
Chiarito quanto consuma un ventilatore, vediamo ora i motivi per cui acquistarlo.
Come abbiamo in parte già visto, un ventilatore ha diversi vantaggi:
- I ventilatori aiutano a rinfrescarti nei mesi caldi ed eliminano rapidamente gli odori sgradevoli e il fumo. Se usati nei mesi invernali, permettono un utilizzo più razionale del riscaldamento: girando alla minima velocità mettono in circolo l’aria calda (che normalmente si concentra sul soffitto) mantenendo più costante la temperatura anche verso il pavimento;
- Il prezzo di acquisto è contenuto e i consumi limitati;
- Il disagio dell’afa e del gran calore sono attenuati senza modificare la temperatura e l’umidità dell’aria che viene solo mossa più velocemente;
- Sono facili da installare: quelli a pavimento si possono spostare da una stanza all’altra, secondo le necessità;
- Proteggono dalle zanzare: le zanzare sono deboli “volatori” e non possono competere con una brezza forte, quella che si ottiene con i ventilatori. Per la miglior efficacia antizanzara è bene orientare il flusso d'aria verso in basso, sotto il livello del tavolo, dove spesso si concentrano le zanzare. Leggi il nostro approfondimento dedicato a come organizzare la disinfestazione antizanzare.