Con la presente contesto formalmente la richiesta di pagamento pari a € 40,00 ricevuta tramite posta ordinaria, relativa a una presunta "penale contrattuale" per utilizzo di parcheggio privato in data 12/11/2025 presso il parcheggio di Corso Milano, 124 a Verona.
Preciso che la comunicazione ricevuta non ha natura di sanzione amministrativa, non proviene da alcuna Autorità pubblica e non è supportata da alcun valido titolo giuridico.
In particolare, non risulta da parte mia alcuna accettazione consapevole e specifica di un contratto, né la sottoscrizione di condizioni tali da giustificare l'applicazione di una penale.
Inoltre, la cartellonistica indicante le condizioni di utilizzo del parcheggio risulta assente e/o non adeguatamente visibile, circostanza che esclude la possibilità di una valida informazione preventiva e quindi di un consenso contrattuale.
La semplice presenza di eventuali avvisi generici, peraltro non chiaramente percepibili all'ingresso o nelle aree di sosta, non può in alcun modo essere equiparata a una valida accettazione contrattuale, soprattutto in un'area priva di sbarre o sistemi di controllo.
La richiesta appare pertanto come una pretesa unilaterale di pagamento avanzata da un soggetto privato privo di poteri sanzionatori, comunicata peraltro con modalità prive di valore legale (posta ordinaria).
Alla luce di quanto sopra, rigetto integralmente la richiesta di pagamento, diffidando la società dal proseguire con ulteriori solleciti o comunicazioni dal contenuto intimidatorio.
Chiedo inoltre la cancellazione di ogni mio dato personale trattato per tale finalità, ai sensi degli artt. 17 e 21 del
Regolamento UE 679/2016 (GDPR).
In difetto di riscontro, mi riservo di segnalare la pratica alle competenti Autorità a tutela dei consumatori.
Distinti saluti
Isabella Biasia